when you are a kid
why would you need friends?

when i was a boy
you should have known me – i was ugly, oh-oh-oh uglier than you now

now that you’ve grown old.
people used to say:
«he’ll become the greatest dancer – trust me!»
but, sadly, things have changed.

am i too old now?
that march i was depressed.

wish you were with me in spain, while i was realizing that if you’re looking for something that surely will never come – i will never ever give you my whole support , because i know that life is not a hard science. 
when we were small kids i think it was easier than now.

when he was a kid
he didn’t know that leaves

want to lay on the ground
as badly as i wanna dance whenever i get to hear this 

sound / when the boy grew up
he became a sort of 

idol, a teenage idol – well trust me pal, @ ucla, if you look strange, then you’re the coolest kid in town

a teenage idol - it’s a shame indeed he burnt out so fast that even the quickest ones couldn’t notice his exit

it was a blast / the fastest blaze i’ve ever seen in my life
when we were small kids i think it was easier than now

when i was a kid
i didn’t know while leaves

are falling from the sky
they’re all afraid to die 

if you’re looking for something that surely will never come – i will never ever give you my whole support,  because i know that life is not a hard science: when we were small kids i think it was easier than now

Hard Science

Il Rock Marconi Festival giunge alla sua terza edizione!


*** IL PROGRAMMA UFFICIALE ***


• SABATO 26 | HIP HOP NIGHT •

•DJ Ictus
Warm up della serata affidata ad una certezza nel panorama del turntablism sassese: un imprescindibile classico.

•Be Hop Click & I regaz del navile
La più colorata e old school crew hip hop di Bololoco presenterà in esclusiva sul palco sassese il nuovo album. Classiconi cantati sing-along e tantissima energia per la realtà più divertente del panorama rap bolognese, accompagnati dai compagni di etichetta Regaz del Navile.

•Crema
Enfant Prodige del rap italico: beat orecchiabili, testi aulici e sofisticati. Il giovanissimo Matteo è senza dubbio la più bella novità della nuova scena hip hop. Orecchie tese.

•Kyodo
Celebratissima rapstar appartenente al gruppo hip hop Fuoco negli Occhi, Chiodo è tra le figure storiche della scena rap bolognese sin dai primi anni zero. L’attesissimo evento 
nell’evento di questa edizione del Rock Marconi, l’headliner della serata hip hop 2014.

•I sei elementi
Nati dalle ceneri della CMS crew, questa giovanissima balotta sassese è pronta a stupirvi e ad esordire in grande stile su un palco tanto importante. I beniamini del luogo.

•Feat. Esserela’
Math prog direttamente dai gloriosi ed indimenticati anni zero liceali: la band storica del sottobosco musicale cittadino bolognese. 
Tempi dispari e nonsense (geniale) come se piovesse. Virtuosi.


• DOMENICA 27 | ROCK NIGHT • 

•Chicken queens
Giovanissimo duo modenese che sta bruciando le tappe e, in questo 2014 di grazia, si sta imponendo definitivamente come nuova band dell’anno nel panorama musicale giovanile emiliano. 
Portabandiera di un ricco southern rock alla Black Keys, i due ‘cinni’ sono pronti a spettinare tutti gli indie rockers presenti al Rock Marconi con i loro riff robusti. 
C’è attesa: da non perdere.

•Sinthetica
La next big thing della bassa bolognese, presentano il loro esordio. Gli underdogs della serata, non abbassate la guardia mentre suonano.

•Parsec
Già celebrati da anni come l’indiscussa punta di diamante del post rock bolognese (e non solo) i Parsec ritornano dopo una lunga pausa e presentano il loro nuovo lavoro, in uscita questo autunno. Certezze.

•Subtrees
Hanno già convinto l’anno scorso al loro esordio, ritornano con nuova line up e nuovo nome, e un ep in dirittura d’arrivo. 
Capitanati da Roberto Lantadilla, il wunderkind della valle del Reno, gli ex Subterranean Trees affrontano quest’anno al Rock Marconi il temuto esame di maturità. 
Hype e attesa.

•Absolut Red
Gli Absolut Red, tra gli organizzatori del festival, ritornano sulle scene dopo quasi un anno di pausa per un concerto in terra natia, con l’ennesima lineup diversa. E’ reunion? O è forse il concerto d’addio? Ai posteri l’ardua sentenza. Presentano in anteprima il loro singolo in uscita in vinile a fine anno.
Padroni di casa.

•The Groovy Guys
Capitanati dal poliedrico Dock, i Groovy Guys sono l’ennesima certezza sfornata dalla scuderia HMCF Label. Groove old school e tanto funk hip hop per una band di rap suonato che (promesso!) vi farà girare la testa. 
Imperdibili.

•Band vincitrice premio critica SassoXFactor 2014
Chi riuscirà a conquistare il cuore della giuria di qualità dell’ormai classico SassXFactor ed accaparrarsi un’ambitissima slot nella già ricchissima lineup della domenica? La risposta venerdì 18 luglio al Parco Marconi, nell’ambito della finale del contest presso la festa della birra!


LA STORIA
Il tutto ha inizio nell’ormai lontano 2003 con l’organizzazione del primo Papinsky Rock Festival. 
Questa piccola rassegna nacque dalla volontà degli educatori del centro giovanile di Casa Papinsky di incentivare e dare uno spazio di esibizione ai gruppi musicali che frequentavano la sala prove del centro giovanile di Sasso Marconi. 
Il festival si perpetua negli anni, diventando un appuntamento tradizionale per i giovani musicisti sassesi. 
Da tre anni il festival ha cambiato nome ed intenzioni trasformandosi in Rock Marconi Festival grazie all’impegno di alcuni giovani musicisti sassesi e degli educatori di Casa Papinsky.


L'IDEA
L’obiettivo è quello di creare una manifestazione che sia rivolta ad un pubblico ampio, chiamando a esibirsi, oltre ai giovani del territorio, artisti e musicisti già affermati sulla scena bolognese e non solo. 
Un secondo obiettivo, non meno importante, è l’utilizzo e la valorizzazione in toto del bel Parco di Villa Putte, che ospiterà anche due stand di ristoro gestiti da Birreria del Reno e dall‘associazione Tractor Sdaz oltre che numerosi banchetti di artigianato, autoproduzione e mercatini; senza contare l’ormai tradizionale percorso sensoriale Intracosmibus. 
L’obiettivo finale, il più ambizioso, è quello di riuscire a far diventare questa manifestazione un punto fermo negli appuntamenti estivi del paese e dell’intera scena musicale bolognese.


LE COLLABORAZIONI

•Pro loco di Sasso Marconi: insieme a loro abbiamo delineato un bel percorso tematico attraverso le feste sassesi di inizio estate (Notte Blu, Festa dell'Acqua, Sassofest) organizzando per la prima volta un contest multiserata che ha coinvolto oltre 50 musicisti emergenti e che porterà la band vincitrice del premio della critica sul palco del Rock Marconi, nella serata di domenica.

•Pubblica Assistenza: l'associazione sassese di volontariato ribadisce l'affetto e la vicinanza già dimostrati in passato nei confronti della nostra giovane iniziativa, facendoci dono nuovamente del loro bellissimo palco. Ma la collaborazione, quest'anno, non si ferma qui: volontari della PA saranno attivamente presenti al festival, allestendo un'area con materiale di protezione civile e tendone soccorso per promuovere l'associazione e far crescere la consapevolezza dei cittadini.

• Progetto appennino: l'ecologia sbarca al Rock Marconi. Questo progetto si occupa di rendere il festival ecosostenibile: canestri da basket al posto di cassonetti, messaggi promozionali di sensibilizzazione, portacicche gratuiti per i fumatori all'ingresso del festival, bicchieri in PLA biodegradabili ad impatto zero e tovagliolini ecologici. E ancora: allestimento completamente gratuito di una navetta Sasso-Casalecchio-Marzabotto durante il festival, per minimizzare l'impatto ambientale dei trasporti da e verso il Rock Marconi; verrà inoltre lanciata un'iniziativa di car pooling per minimizzare il numero delle macchine coinvolte negli spostamenti.

• Tractor Sdaz e Birreria del Reno: anche quest'anno i nostri fornitori gastronomici sono rigorosamente a Km 0, nel pieno della filosofia territoriale del festival. Menù a prezzi popolari con sfiziose proposte locali per la cena e per l'aperitivo; birre artigianali made in Bo che esalteranno l'appassionato e disseteranno gli avventori: entrambi gli esercizi saranno aperti sin dal tardo pomeriggio.


MEDIA PARTNERS

• Radio Città del Capo
• Radio Città Fujiko 103.1 FM - Radio LIBERA!!!!
• Ciao Radio
• Transatlantico TrasmissioneRadio
• Studi Televisivi - Telesanterno


• SABATO 26 E DOMENICA 27 LUGLIO DALLE 18 
• CONCERTI, CIBO LOCALE E BIRRA ARTIGIANALE
• VIA PONTE ALBANO 43 / PARCO DI VILLA PUTTE / SASSO MARCONI (BO)
• FB.COM/ROCKMARCONIFESTIVAL 
• ROCKMARCONIFESTIVAL@GMAIL.COM 

#ROCKMARCONI

Promo Rock Marconi Festival 2014 - Radio Città del Capo

Registrata allo studio di registrazione dell'Antoniano il 9 luglio 2012.
Grazie a Massimo Sterpi, Alex Volpi & Alessandro Renzetti, Claudio Renzetti e a tutta la balotta di Casa Musica.

Lyrics by Lorenzo Tassi:

Last night I was a bit too drunk and I was wandering in the road
Me and the binge were hand in hand but I was trying to walk alone
Until I saw her, she was with her friends and she was smiling at me waving her hand
Oh my god, I've found a girl she's speaking to me but I'm totally done
And I'm glad to drink another beer because tonight is the sin's night and I don't want to sleep alone
So take me away and give fire to this fucking night, oh!

I am a bit suspicious
Her sholuders are a bit too large
She has hairy legs to show
Perhaps she's a man

Tonight no hills to walk up
Tonight no prayers to implore
Betrayed by a couple of cheers
No, no: I'm not glad anymore.

Water

She was tender, she was cute. 
Not enough for young Juan: you know, unborn kids may think that love is uncool. 

He was socially accepted but he never had a thought about everything that belongs to sentimentalism. 
Sadly we know than soon or later that april comes to end, then adolescence doesn’t forgive and we are sad. 

N: Juan my friend, how do you do? 
J: I’m fine, I live in Iquitos me too, do you remember when we were young? When we played chess,and you always won. 
N: You called me nina,and my father was still alive. 
Y: Do you remember when he used to sang? 
N: He was the first to make you understand that music and guitar would have become your life, but now please tell me: have you got a wife? No, seriously, are you still not engaged? 
I’m a mum, instead, I’ve got two children and guess what: the first one is called Juan, Juan like you. 

If I were honest I’d say that all nights, sunsets or sundays or other fake happiness 
I only wanted that you smiled when I told you that funny joke 
You were serious and watching me you told me I was just a dork.

A Love Story From Outer Space

Bergson used to say
"We’re not in the same place in which we believe to be
Or where we were supposed to be"

Enthusiasm, secret surprise
For a moment I believed to touch the sky
Livin’ forever happy
Then the end of the happiness caught on the wrong side of bed, already dreaming
I was already dreaming of, I will always be dreaming of you

Passed, now it’s passed
But I still can taste that wastement
And now I’m anxious, weak, depressed
I should drink a coke, maybe go to bed
But inside my head, also when I’m dreaming
I still recall of that
It’s time warp, time lacks under my feet

You told me when we were young
Hidden behind closed doors we sat, we kissed, we hug and softly
You whispered in my ear: "please lick my tongue"
I was very scared from the way you moved
You felt very strange ‘cause you liked me, and me too
When we were young
It’s a strange love
The one between my boyfriend and me, it’s a feeling only for itself

Bathroom Whistling

Where did you go last night Eric, I could not say goodbye to you. 
You were laying naked and cold in a coffin, near mine.
And early tomorrow there will be no one when they will be burying us together,
hand in hand.
No one’ll ever pay a visit at your grave nor be crying of your death. Everybody hates us, my love.
Did you know that your father knew who you was? Did you remember that I killed you? Don’t worry I killed myself too afterwards.
Are you still waiting newspapers’titles with our faces on, with our teeth that don’t exist no more.
Sunday has been our latest sunday, the last one we could live in, the last one were we lived.
Monday we killed almost twelve people, we really had a great fun: the best day of my life.
You only you, Eric I have made all that just for you and because I think I’m mad.
At the first killings my hands were so trembly and moist, were we making the right thing? 
Were we making it right? I must admit my friend, i don’t think I was already prepared to kill and to die: then you fired a bullet in Jane’s face (that nigger bitch that always smells bad) and then I suddenly felt better!
Happiness is warm gun, let’s kill our friends it’s time to lose and to pretend.
Sunday has been our latest sunday, the last one we could live in, the last one were we lived.
Monday we killed almost twelve people, we really had a great fun: the best day of my life.
You only you, Eric I have made all that just for you and because I think I’m…
Can you feel the good vibes from the guns don’t you orgasm when you shoot a girl?hear the secret silence of the bombs, they are still exploding!
Sunday has been our latest sunday, the last one we could live in, the last one were we lived.
Monday we killed almost twelve people, we really had a great fun: the best day of my life.
You only you, Eric I have made all that just for you and because I think I’m mad.

Sunday

Occasion you never come, and you never after being passed one time:
it’s hard to believe that we’ll never be young again.
Occasions is a Montale’s book, a collection of poems written between the 1925 and the late thirties.
Are you sure to love me enough?
Like the queen loves her tarts: she bakes many many cakes, but she’s always very very doubtful
about her final result.
Poems are linked between them, as Hypertextual poetry, that’s a book I had decided to write but I
never really begun to.
Please love and feed me and my soul, may it be for a moment or forever, I will never forget you I will
never forget it.
And if you get on, we might get awesome.
If we get on, we might get awesome.

Occasion

I'm sure you will be wonderful
small, round, warm and pregnant with me in you
our little secret
my sleepy feelings
i promise that I'll study
embriology
but it's hard, it really is
to think that I'll go out
am I supposed to be the child of your dreams?
should I know what it means to live and what means not to
so tell me in simple words what is the difference between
it's a crossroad and i feel sad
I don't want to disappoint you
mother I don't know what should i do
I think I'm dying
still before living
paradox
anxiety
but it's hard, it really is
to think that I'll go out
here I am to soft your soul to deny all your painful thoughts

Embryology

Forse non siamo abbastanza maturi, abbastanza pronti o convinti di diffondere qualcosa. Noi suoniamo. 

Per questo e "non per altro rio" abbiamo deciso di chiuderci insieme in una sala prove.
La prima volta è stata alle porte di uscita di una noiosa estate, senza mondiali e senza europei che la decorassero.
Congedati, quindi, da serate in cui saremmo stati obbligati a sbrigliare il nostro razzismo e a liberare il nostro falso nazionalismo, abbiamo iniziato piuttosto velocemente, preparando repertori con un iPod in mano e i piedi immersi in una piscina. Senza accorgercene, eravamo già su un piccolo palco a rompere corde, ad andare fuori tempo e a mettere a frutto qualche nottata passata a provare, chiusi in un centro giovanile, tra collassi, viaggiatori tedeschi e qualcos'altro.
Così tutto ha avuto inizio: compravamo dischi, li ascoltavamo e li copiavamo. Scimmiottavamo le mosse di tutti quei ragazzetti anglosassoni (o giù di lì) che, con quelle loro giacchette e con tutto il loro meraviglioso aplomb riuscivano a svegliarci da un torpore quasi fastidioso.
E inesorabilmente trascorrevamo il confino nella noiosa Sasso Marconi: cupa, vecchia, triste e all'apparenza insignificante ma in fin dei conti teatro di tutta la nostra storia.
Tra litigi, abbandoni, felicità e soddisfazioni, abbiamo iniziato a scrivere. Lentamente e disastrosamente, questo è certo. Lo abbiamo fatto e continueremo a farlo in inglese perché odiamo l'unica criptica possibilità di comporre in italiano, cadendo in fiumi di orrende sinestesie, che ci farebbero solo lacrimare gli occhi dall'imbarazzo. 

"La musica è un rumore che per mezz'oretta può divertire, ma se dura di più stanca chiunque, benché oggi nessuno si arrischi di confermarlo".
Così Voltaire ci accompagna con la sua prosa, terribile, cinica forse, ma straordinariamente terapeutica: lo è per noi che ci occupiamo solo di suonare, come dicevamo. Di riuscirci con i piedi cementificati a terra, provando, per lo meno, ad allietare quei trenta famigerati minuti.