.vox, guitar, keyboard
.voce, chitarra, tastiera

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Credo fosse il 2000 quando ricevetti in regalo da mio padre il suo registratore 4 piste a cassetta "Tascam PortaStudio 05".  Da quel momento iniziai a "giocare" raccogliendo li sopra le idee, le bozze, gli aborti. Il 4 piste si sa, è un giocattolo limitato, ha solo 4 tracce, vale a dire 4 potenziali sovraincisioni. Di editing e tagli non parliamone, roba da fantascienza. Si potevano però fare dei bounc, ovvero prendere 2 o 3 tracce e riversarle internamente su un'unica pista, liberando le altre tre per sovraincidere ancora (alla faccia della qualità). C'era la funzione "punch-in" che consentiva, tramite uno switch a pedale, di avviare la registrazione in qualsiasi punto del brano, potendo imbracciare la chitarra e tenendo le mani pronte sul manico per eseguire la parte. A disposizione avevo poco altro, una chitarra semi-acustica Vox (Eko-Recanati) e un'acustica, un basso a scala corta tipo Mustang, una tastiera technics per le parti ritmiche ed elettronica "faidate", infine, importantissimi, un pedale fuzz Big Muff e un processore di riverbero Yamaha R-100. 
Per finalizzare un lavoro su 4 piste era necessario riversare ciò che si era registrato su un dispositivo master esterno, in tempo reale. Era quindi possibile collegare un cavo rca stereo agli ingressi di una piastra di registrazione a cassetta oppure di un registratore a minidisc, oppure di un computer (magari entrando nell'ingresso mic...vanificando tutto il lavoro di stereofonia). A questo punto bisognava mixare IN TEMPO REALE, quindi si facevano delle prove di coordinazione (finita la strofa devo abbassare la traccia n.2 altrimenti c'è il colpo di tosse, nello stesso punto devo aumentare l'effetto sulla traccia n.3 per tre secondi però stai attento che subito dopo parte il ritornello e devi rialzare il volume della traccia n.2, finito il rit parte il solo che è sulla stessa pista della voce quindi ricordati di abbassare quella traccia altrimenti il solo sarà troppo alto, se hai una mano libera spippola sul pan pot così l'assolo si muove a destra e sinistra ma ritorna in posizione centrale perchè, finito l'assolo, riparte la voce), se sbagliavo una di queste cose dovevo rifare tutto da capo ma non mi disperavo, lo rifacevo, lo rifacevo, lo rifacevo e lo rifacevo, altre soluzioni non ne conoscevo. Altra funzione interessante era il controllo del pitch, ovvero la velocità del nastro, che utilizzavo principalmente per riuscire ad eseguire delle parti vocali fuori dal mio registro. Abbassavo di un tono la cassetta, registravo la voce e riportavo il tutto a velocità normale. Abusavo anche di questa funzione per cammuffare la mia voce, alzandone o abbassandone la velocità, cosicché non sembrasse la mia. Soltanto anni e anni dopo, leggendo qua e la, scoprì che Lennon &Co facevano la stessa cosa (Lucy In The Sky With Diamonds, ecc). 
Ringrazio Enrico, mio padre per questo grande regalo e cercherò di raccogliere qui tutti quei lavori, almeno quelli di cui non mi vergogno o di cui mi vergogno meno.

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