DELLA MERDA E DELL'EROS

Che peccato sei quando ti procuri traumi contro la rete che isola le possibilità dalla tua follia che crepa d'idiosincrasia?
No, così non va: solo conseguenze e parodie; non sento, qui, sincronicità che mi dia il via dalla tua mania, fuori dalla tua idiozia.
Merito il mio rito di ritorno in me.
Nostro mostro è la fobia del torto che ci spezza la malìa del soggetto/oggetto e spreca vita manifesta in rigide poesie.
Incredibile: ferme o no le vite vanno via, si covano, bramano l'addarsi di ogni io che si accorga un po', che si stupisca un po'.
Merito il mio rito di ritorno in me.

KALE YUGA

Della merda e dell'Eros

VITE MAGICA

Ogn'ora nel vento magico, davanti alle viti, meditò; così, la sua apostasia si depose nelle vene e nelle vene andò via.

Vite magica

Sei di marmo, niente muove in te: roghi e libri, pagine e cenere.
Niente cambia, stallo d'immagini, onto e filogenesi si negano.
Che indicazioni mi dai, contro le controindicazioni?
Obbligo nel credere a parte di mappa e: la terrà dov'è?
Ma sì: produci anche tu, consuma e dopo crepa!
Poiché tu scegli il tuo cibo, qualcun altro non ne sceglie più.
Paga i frutti, sementi figli, quando sei figlio di un seme tu.
Sgobba così pagherai l'auto che avrai per andare a sgobbare.
Bevo per dimenticar di aver bevuto per dimenticare te.
Produci anche tu, consuma e dopo crepa, produci anche tu, consuma e dopo crepa!

Controproduttività paradossale

Pendaglio per un'eco? Meglio vero: sai ch'io mangio Dei-fili.

Prede, pensate così: male a lui, meglio che a me. Il fato di ogni voi non è un'eresia, è un paradosso.

Ma sì: proponiti di stare qui, prescriviti di stare qui, dimostrati come si sta qui così.

Mai ammonire gli involontari ribelli d'idee.

Più che provarne dolore d'amico ne fai i tuoi Dei.

Ma sì: coinvolgiti a stare qui, offriti di stare qui, obbligati ancora a star qui così.

Ma sì: tu chiediti di stare qui, prospettati di stare qui, co-stringiti qui.

Resta tu di guardia qua, un'anima biposto avrai, sporca la bozza finché un tutto apparirà più bianco del tuo oblio.

E tu consigliati di stare qui, dimentica che tu stai qui, ingannati in là.

Resta tu di guardia qua, un'anima biposto avrai, lava la bozza finché un tutto apparirà più bianco del tuo oblio.

alessandro crippa