Omelia Agape Koinoikia Maggio (Mons. Dario Gervasi)

Oggi ho chiesto a mia nonna di raccontarmi di Oreste
Era suo fratello
Quando ero bambino pranzavo da lei e ogni tanto Oreste veniva a trovarci.
Si sedeva con noi
Poi diceva che di solito mangiava 3 bambini al giorno
ma quel giorno ne aveva mangiati 2.
Io mi spaventavo un pochino, ma non gli davo soddisfazione.
Gran simpaticone Oreste.

Da bambino faceva i dispetti a mia nonna
gli mischiava la pasta con la sua forchetta
e lei non la mangiava più.
Era arrabbiato e diceva che voleva volare
voleva entrare nell'aereonautica.
i genitori lo fecero retrocedere di due classi
perché altrimenti mia nonna sarebbe dovuta andata da sola a scuola, ed era pericoloso.
Oreste si fece qualche anno con lei e poi smise.

Gli piaceva cazzeggiare, fumare qualche sigaretta, ma non aveva i soldi e doveva rimediarli..
Un giorno smontò il tubo del lavandino di casa
per vendere il piombo.
Per farlo uscire senza sospetto lo fece mettere sotto la maglietta di mia nonna
e se ne andarono via, tutti e tre a farsi il bagno nel fiume Calore.
Era l'unico figlio maschio, con 4 sorelle.
Il padre non c'era perché era richiamato in guerra.

Non so come se la vivesse Oreste, però faceva l'ometto.
 Avevano un cortile a Benevento, e giocavano con i figli delle altre famiglie fino a tardi
ma la mamma era sola e - a quanto mi dicono - un po' isterica.
Se non rientravano in tempo, non diceva niente. li mandava a dormire, a tutti e 5.
Poi di notte li picchiava.
Loro lo sapevano e non dicevano niente, perché non è facile fare la mamma con 5 figli. Anche Oreste aspettava nella cameretta le botte, poi si rimetteva a dormire sognando gli aerei.

Gli aerei degli inglesi e degli americani bombardarono a tappetto Benevento nell'Agosto del '43.
Oreste, con la mamma, le cinque sorelle e i vicini di casa
Si fecero un sacco kilometri a piedi per scappare
e trovavano rifugio nelle case dei pastori, nelle stalle, come la Sacra Famiglia,
proprio come nel Vangelo si beccano i rifiuti,

Dopo un mese mia nonna inizia a sentire freddo.
Erano scappati a fine Agosto, con i vestiti estivi
il clima era cambiato, faceva freddo nei posti dove si nascondevano.
Cinque sorelline, nessun padre, un ometto.

Vola. Oreste scappa di notte dal rifugio,
verso Benevento.
Riesce a evitare gli ordigni non esplosi,
riesce a evitare le bombe
Quando le sente cadere a poca distanza, si butta nell'erba alta per non farsi vedere dagli aerei.
Dopo un giorno raggiunge casa sua, entra nella cameretta e prende dall'armadio 5 maglie di lana e qualche coperta.
Poi, fa la strada al contrario, di corsa, con i vestiti sulla testa, come per pararsi dalle bombe
Quando la mamma lo rivede non ci crede, gli strilla tanto. (Però poi le magliette se le mettono.)
Aveva 12 anni e Si è fatto una corsa in mezzo alle bombe per non far morire di freddo le sorelle. O forse solo per vedere gli aerei della RAF più da vicino.

Gli alleati bombardano Benevento per tutto Settembre.
Qualche mese dopo entrano a Roma e distribuiscono caramelle e gomme ,
Oreste e le sorelle sono in cameretta a giocare,
quella notte la mamma ascolta la radio, non verrà a rompere
i fratellini fanno le verticali sul letto e si tengono in equilibrio sulla spalliera
fermandosi, finché le braccia reggono, a guardare il mondo capovolto.
Come spetta
ai bambini.

Omelia Agape Koinoikia Maggio (Mons. Dario Gervasi)

Alessandro Di Medio

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