Trittico italiano (2000)
Fantasia, testo di Umberto Saba
Nel senso di morte, testo di Salvatore Quasimodo
Avidamente allargo la mia mano, testo di Salvatore Quasimodo

Ensemble del Giglio
Livio Cavallo, direttore

Fantasia

Gloria
dalla Missa Brevis (2011)

Pilgrim Choir
direttore Jae-Joon Lee

Gloria!

- Erano i capei d'oro, testo di Francesco Petrarca

Coro di Voci Bianche Cesare Pollini, Padova
Marina Malavasi, direttrice

La terra dei sogni

Erano i capei d'oro

La terra dei sogni
- Inno alla vita, testo di Madre Teresa di Calcutta
- Chissà che cosa pensa il pettirosso, testo di Giovanna Gelmi
- Se fossi io a fare la città, testo di Roberto Piumini
- Un furbo commerciante, testo di Luisa Bianchi
- O Padua sidus praeclarum, testo di Johannes Ciconia
- Erano i capei d'oro, testo di Francesco Petrarca

Coro di Voci Bianche Cesare Pollini, Padova
Marina Malavasi, direttrice

O Padua sidus preclarum

un furbo commerciante

se fossi io a fare la città

- Chissà che cosa pensa il pettirosso, testo di Giovanna Gelmi

Coro di Voci Bianche Cesare Pollini, Padova
Marina Malavasi, direttrice

Chissà che cosa pensa il pettirosso

inno alla vita

Quartetto d'archi

L’idea di partenza è il fioccare uguale e diverso della neve mossa dal vento in un paesaggio bianco in cui le figure si confondono e si trasfigurano. Musicalmente questo concetto si manifesta  nella dialettica tra l’intervallo di seconda minore in contrapposizione al suo rivolto. Nel primo movimento (Mosso ma non troppo) la dissonanza implicita di questi intervalli trova una quiete nella morbida sonorità degli accordi di settima, attraverso un percorso che sperimenta la possibilità di inserire dei centri tonali anche in un materiale così dissonante. Nel secondo movimento (Lento) questa ricerca viene affrontata attraverso accordi per seconde da cui emergono ampi archi melodici eseguiti alternativamente da tutti gli strumenti. Nell’Inquieto finale i ribattuti d’apertura vanno a formare dei suggestivi cluster per poi svilupparsi in una fuga, implicito omaggio ad una forma che prende radici dal passato per poi attualizzarsi in ogni tipo di linguaggio.

Alessandro Kirschner

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