Creato con una patch di MaxMsp progettata per comporre basandosi su numeri casuali secondo logiche impostate inizialmente e in maniera auto-correttiva e auto-ispirativa.

Algorithmic dream

Il materiale sonoro di partenza proviene da suoni reali campionati, che nel corso dellʼelaborazione hanno subito numerose trasformazioni. In particolare, ho scelto di restringere la scelta dei suoni allʼambiente di una cucina. Questo per contestualizzare e porre dei limiti alla vastità delle possibilità creative che un ambito come la musica elettroacustica ci offre.
Lo stile del brano è piuttosto cupo e vorrebbe essere unʼinterpretazione della violenza casalinga. O meglio, un tentativo di trasmettere in maniera sonora lʼinteriorità di persone, in particolare donne, vittime di violenze casalinghe. Per questo motivo, lʼimpiego massiccio di delay e riverberi è fortemente legato a condizioni mentali: i primi rappresentano la quotidianità, il continuo ripetersi ma al contempo il continuo inasprirsi della quotidianità; i secondi rappresentano il vuoto, i momenti di vuoto interiore in cui, nel mio immaginario, tutto rimbomba e rimbalza da un lato allʼaltro della nostra mente. Il pitch shifting e il time stretching sono stati invece adoperati con un senso di deformazione della realtà percepita.

Dramma Concreto

Questo brano è stato creato partendo da campioni di suoni reali vari ed elaborati secondo un meccanismo ideato da me: per ogni suono è stata scelta una banda di frequenze (come nel caso di un filtro passa banda). La parte rimanente dello spettro non è stata buttata via (perché gli spettri non sono così peggio dei maiali in fondo) ma è stata di volta in volta rovesciata e ripiegata sulla banda scelta, come un foglio di carta piegato tante volte su se stesso.
Il brano ha una connotazione piuttosto cupa, l'ambiente vuole assomigliare a una foresta nera, quella degli incubi di tutti i bambini, quella in cui si perde Biancaneve, quella di quando muore la mamma di Bambi. L'ambiente è tetro e sinistro, con lievi sfumature più familiari ma che si rivelano unicamente delle allusioni, dei suoni che richiamano voci umane ma che già ad un ascolto più attento si distaccano sempre di più.
Il disagio più assoluto

Spectral Packages

Nel presente sono consueti un sacco di suoni che nel passato non lo erano.
La storia, si sa, si ripete: già dalla rivoluzione industriale l'uomo sente cose che nessun umano prima di quel momento aveva mai sentito.
L'uomo del 2000 sente cose che l'uomo della rivoluzione industriale non ha mai sentito.
L'uomo del 3000, se ci sarà, magari non sentirà nemmeno mediante le orecchie. Ma se sentirà, sentirà suoni che noi non possiamo nemmeno immaginare, o che non possiamo collegare a nulla di reale.
Il tema di questo brano è sviluppato pensando a un suono che potrebbe esistere nel futuro. Magari il linguaggio con cui comunicheremo. Magari il rumore della lavastoviglie del domani.

Tutta la composizione ruota attorno a 17 frequenze, scelte perché le uniche a comparire una volta sola nella tabella di frequenze scritta e adottata da Stockhausen nel suo "Studio 2".
Quasi ogni parametro della composizione fa riferimento a quelle 17 frequenze, in proporzioni dirette o indirette, o più complesse.

Alessandro Battisti

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