Vi è uno strato disponibile
Tra la coltre del tuo viso,
Che rischiara il più recondito sorriso
.. Io lo vidi ricoperto dentro un livido

Camminai, smisi di pensare..
Avvilito e sfatto,
A sfidare l'agonia
Di un sentimento sudicio

Tentai di consumare
Il tremore di un "addio",
Interrogando lo squilibrio
fino a divenirne complice

La tortura convulsa
Si svelò nelle maschere
Che indossai, per illudere
L'essenza del dolore

Divenni ricordo,
Nella condizione selvaggia
Che scelsi per paura
Di raschiare l'oblio

Una pallottola sfiorò
I limiti imposti,
Nell'attesa di un alba
Dipinta di crepe

Mi persi
nel tuo sguardo di cristallo,
Mentre Fiorì lo sdegno
e la sepoltura del mio IO...

NelleArti

Sepoltura (Jam In Studio)

Nel 2000 oggi
te la ricordi la neve
e il fastidio
a contatto con la muta?

Te la ricordi la crisi?
gli incidenti volontari,
il suicidio di massa
in diretta reale?

Posso governarmi io,
Posso decidere di cambiare
Posso disporre le carte in tavola
E poi rischiare di giocare?

Proteggemo il nostro sdegno
Organizzando la rivolta
Come neo carbonari nascosti
sui grattacieli, dietro le antenne

La crocifissionne dei solidi
Bei tempi quelli!
Te la ricordi la carne
che brucia al sole di mezzanotte?

É stato un momento
 ..forse un sogno
E la percezione che tutto
fosse in armonia con tutto

NelleArti

OBE (part II) - Ossido

Sto percorrendo
La strada verso casa..
Una vibrazione, d'un tratto,
Pervade la mia carne dannata

Ricomincio a camminare,
I piedi sollevati da terra
Appassiscono i sensi,
La percezione disorienta

..Bagliori blu intenso
Testimoniano il passaggio
Ad uno stadio di coscienza diverso,
Impercettibile da sveglio

Diressi la mia verità, 
Corrosa dalle ambiguità FETIDE,
In quello strato d'incoerenza scoperto
e ignaro d'ogni compromesso!

"Lo stiamo perdendo"
"RIUSCITE A SENTIRE LA MIA VOCE"
"Lo Stiamo perdendo"
"RIUSCITE A SENTIRE IL MIO CORPO IN CROCE"

..Una spirale di voci
Continua a sollecitare
Il mio corpo che dorme ...

Mentre percorro
La strada verso casa,
Vedo il mio corpo dimesso
sull'asfalto ruvido

Incapace di reagire
Agli stimoli della rianimazione,
Veglio, in silenzio, sospeso

"Lo stiamo perdendo"
"RIUSCITE A SENTIRE LA MIA VOCE"
"Lo Stiamo perdendo"
"RIUSCITE A SENTIRE IL MIO CORPO IN CROCE"

Fece breccia nel mio petto
L'algida solitudine cumulata
Negli anni in cui nutrivo 
La mia anima di rammarico e vergogna

Vorrei spogliarmi
D'ogni crisi e demoniaca coscienza.
Catalizzare quelle inutili, energie rimaste,
Lontano da mete raggiunte, in vita, solo per inerzia

Esalare altrove, il mio dissenso 
Ora che il tempo sfiorisce rapace!

NelleArti

OBE (part I) - Il Mio Corpo Che Dorme

Male diagnosticato,
Il caos si dipana
Come liquido su di un panno
consumato dal tempo

Metastasi sfumano,
Bollette frantumano
Caldaia e stabilità
Fino all'esaurimento

FUORI DAL MIO TERRITORIO

Cucina un po' di vergogna,
Fumala con avidità
O sniffa la solitudine
Per Darti UNA possibilità

È per amore
Che prostituisci la tua dignità
E' la vergogna
a renderti liquido

FUORI DAL MIO TERRITORIO

Povero Cristo!
Abbandona la ragione
Sotto i baffi
Il ghigno della tua rivoluzione

NelleArti

Fuori Dal Mio Territorio

Siamo stanchi..
Stanchi di evocare la diffidenza
Ogni qualvolta ci troviamo dinnanzi
A questioni di lecito dubbio

La nostra ora è sfiorita
Così come le viole,
Nell'attesa che il sole
Covi dentro il TUO altrove

Siamo clitoridi che beneficiano
Del piacere prodotto
Da vibrazioni meccaniche
Privati dell'estro, sedotti
da una fievole leggerezza

Frenetico di reputazione
Immobile.. nel tuo raggio.
Argo nave del cosmo
prosegue il suo viaggio

Ma germoglia chiasso..
La meta eclissa
Nelle giovani menti
Stordite dall'astio

Solo ingannevoli
spunti di riflessione,
Insorgono come alone
attorno gli astri

A MEZZOGIORNO L'IGNAVO DORME
SOGNI CONFUSI DALL'ALCOOL,
MENTRE VANTA IL PRIMATO D'ESSER
L'ULTIMO A PRENDERE SONNO

Karma Police
osservato da saturno
pagherò il mio conto,
nell'attesa del Re unto.

Che desti un varco,
un nuovo canto
che svegli l'apatico
dal coro spento

popolo in visibilio,
pavoneggia grezzo
nell'ipocrisia del babbano.

A MEZZOGIORNO L'IGNAVO DORME
SOGNI CONFUSI DALL'ALCOOL,
MENTRE VANTA IL PRIMATO D'ESSER
L'ULTIMO A PRENDERE SONNO

Come l'urlo di Munch-straziato taccio.

NelleArti - Kartagine

L'Ipocrisia Del Babbano

Il terzo occhio tormenta,
Come l'insetto insinuato
nel verso, percuote il verbo
E ne assopisce le declinazioni

È un iride traditore,
Scruta, non batte ciglio 
..è meccanico ingranaggio,
Mentore suicidia

Ariosto depreda il senno
Che dalla luna trabocca,
e come l'untore, cospargi d'ardore,
L'umana disgrazia

Ammaliano le palpebre dei monitor 
I telefoni strillano..
Offuscano il timido Orlando
Intento a consumare mestieri

Intanto giovani Speer risorgono, 
Sotto i dettami del raich novello
..ma sono ologrammi privi di ingegno
Devoti all'occulto senza saperlo

Ariosto depreda il senno
Che dalla luna trabocca,
e come l'untore, cospargi d'ardore,
L'umana disgrazia

Il terzo occhio,
non è una musa,
è una pupilla, un polpo viscido con i suoi tre cuori.

Orlando è vero, il mondo, si legge anche capovolto.
ingranaggi nelle pupille, del grande capo senza volto.

Questa Epoca non ha un minimo di senno.
occhio viscido coi suoi tre cuori,
polpo viscido che dentro me si dimena.

NelleArti - Kartagine

L'Era Degli Ologrammi

Dimentica di appartenere.. 
Dimentica il rispetto 
dopo l'impegno testardo, 
non aspettarti di sognare 

Il fallimento 
urta contro le spalle, 
pronto a farti ustionare 
...la notte è fuori discussione 

Assaggia una vena, 
Scoprila marcia.. 
Mordila ancora 
e Aspetta che infetti il tuo grembo 

Muori e costringi 
i nervi ad affusolarsi 
intorno al collo scoperto, 
allora dimenati e soffocherai 

È uno strazio 
la presa di coscienza.. 
Daltonica sostanza 
brucia bagnata dal sale 

Assaggia una vena, 
Scoprila marcia.. 
Mordila ancora 
e aspetta che infetti il tuo grembo

Sei Mercurio Cromo
che scegli d'ingoiare
l'iniezione letale,
la condanna dell'incanto

NelleArti

Mercurio Cromo

E' il giorno ad assegnare
Menzogna sul mio viso apparente
E la parola rivolta al mondo,
Diviene il suo effetto

Tra sorriso e ipocrisia
Rispetto il ruolo assegnato..
"La gente mi vuole per quello
Che rappresento.. Nient'altro!"

"Socializzare" riscuote successo..
"Anestetizzare" questione di tempo
Necessito notorietà ..
Necessito carnalità necessito

È IL MIO GIORNO MAIN-STREAM

E le notti scorrono
Come le scommesse
Infrante lungo il giorno
Di ogni giorno

Ricordo una notte permisi
Alla mia anima
Di affondare il colpo
Lasciandomi violare

Schiavo di un pensiero
Avvolto in mille versioni diverse,
Appassisco nell'Ascolto
Di una traccia.. che ho composto

È LA MIA NOTTE LOW-FI
LA VERITÀ RISIEDE IN ESSA

NelleArti

Mainstream Lo - Fi

Amo te
E le vicissitudini ignare
Che portarono i nostri corpi
Ad abbattere gli stessi solchi

Amo la sincronia
Delle nostre scelte dirette
Verso percorsi tortuosi
E pregni di irresolutezza

Vorrei sana dissonanza,
Vorrei dare uno spunto
A tutto quello che
non conosce trasparenza

Mettendo virgole,
Accenti sbagliati
Alle parole inutili,
Costruite solo per eludere
la fragilità più intima

SOMMERSO DA FOGLI DI CARTA
CONTINUAVO A SCRIVERE
DI QUANTA INUTILE DISGRAZIA
ARMONIZZI IL MONDO 

FU ALLORA CHE
IMMERSO NELLA MIA VISIONE
PIENA D'ARROGANZA
MISTA A SOLITUDINE, INCONTRAI
LA TUA LIBERA INCOSCIENZA

Costringendo, così, dissapori
E la bieca insofferenza
Che fino ad allora avevo sorbito,
A dissuadersi nella tua iride..

NelleArti

Iride

HI!!!! We are ARTEFICI from Rome Italy..... ENJOY US!!!!!

Gli Artefici Nascono Tra la fine del 2009 e l'inizio del 2010.
In breve tempo iniziano a comporre i primi brani che faranno parte del primo EP chiamato Periferico, grazie al quale
iniziano ad esibirsi in quasi tutti i locali del circuito underground/alterativo di Roma e dintorni.
Jailbreak, Spazio Ebbro, Alpheus, Sinister Noise, Contestaccio, Locanda Blues, Felt e molti altri.
In questo periodo partecipano anche al festival MARTELIVE nel quale si classificano quarti nel Lazio accedendo di diritto 
alla finale nazionale che li vede posizionati in undicesima posizione tra i 24 finalisti.
La stagione 2011-2012 è molto ricca di eventi per gli Artefici, che si ritrovano come band di supporto ai BLASTEMA in una
delle loro esibizioni Romane, vincono il primo premio del contest ANIME DI CARTA e arrivano in finale al Giuliano Rock Festival.
Purtroppo per loro il 2012 non si chiude in bellezza, ad aprile infatti, per vari disguidi interni si ritrovano a dover interrompere il percorso che li aveva visti insieme fino ad allora.
Dopo un anno esatto di Stop, Alessio, Davide e Pierpaolo decidono di rimettere a nuovo gli Artefici, cercano un nuovo batterista, e trovano in Luca la nuova rivelazione.
Tuffati subito in sala tra Aprile e Maggio del 2013 iniziano a comporre nuovi brani e raggiungerne un numero sufficiente da presentare da li a breve. Il 22 febbraio del 2014 ritornano definitivamente in pista, presentando una scaletta con solo nuovi brani che faranno parte del loro prossimo lavoro L'ipocrisia Del Babbano in uscita il 1/04/2015 su tutti gli store digitali e firmano con l'etichetta discografica MYO AGENCY. Nel mese di marzo 2015, entra a far parte della band il bassista Luca Lorenzetti. Dicono: La biografia da qui in avanti è ancora da scrivere e speriamo di farlo insieme a chi verrà ad ascoltarci.

Artefici

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