ReDust - Fuffa

Stanchi delle solite suonerie ultratecnologiche? vi mancano i vecchi suoni a 8 bit? beh questa non è a 8 bit, ma non ci si allontana troppo! scarica la suoneria del gatto depresso ora!

Redust - Gatto Depresso (SUONERIA VERSION)

Versione Elettronica / psychedelica / moltofica della canzone Babylonelya Gelsomino, la quale è in uscita con l'EP dei BPF "Dilanyopolih"

Babylonelya (ver. Elettronica)

Lo straordinario dugongo

Agrodolce

Testo: FRANCESCO MARINO - Musica: FRANCESCO MARINO (Voce, tastiere, cori), GIANNI CAPECCHI (Chitarra elettrica, chitarra acustica), RAVI DI TUCCIO (Batteria)

Una nave salpa e presto si ritrova perduta in alto mare a dover affrontare una terribile tempesta. Il brano porta subito alla mente un senso di vertigine, le tastiere richiamano il rumore del vento e delle maree che sembrano trascinarci pian piano sott'acqua fino ad immergerci in un immenso e soffocante "gran bleu". Il senso di rassegnazione iniziale viene smorzato dal testo: un invito a "non nuotar", a non lasciarci ingoiare dalla paura; e mentre ci agitiamo e ci dimeniamo pregando e "implorando pietà", una voce ci chiama a sè e alla salvezza: "salta su".
Una metafora del viaggio della vita, di un'eterna lotta per risalire in superficie e riprendere finalmente fiato dopo una lunga e travagliata sofferenza.

Blue Parrot Fishes

Le Grand Bleu

Testo: FRANCESCO MARINO, RAVI DI TUCCIO - Musica: FRANCESCO MARINO (Voce, Tastiere, cori), GIANNI CAPECCHI (Chitarra elettrica, cori), RAVI DI TUCCIO (Batteria)

"Fuoco" è il secondo brano del disco; si potrebbe definire "un tributo al fuoco", il cui sinuoso ondeggiare, agitato e tremolante, è rievocato immediatamente dal basso. Le immagini suggerite dal testo sono "figure in movimento" che nascono e prendono forma nel fumo di un focolare. Queste figure senza forma nè contorni non sembrano avere coscienza di sè, ma portano dentro l'impulso di "ondeggiare a tempo con l'aria" e la brama di "destreggiarsi tra i colori", nonostante la consapevolezza che la loro vita sarà breve. L'enorme curiosità nei confronti di ciò che le circonda va scemando lentamente col tempo e le figure lentamente si affievoliscono fino a spegnersi.
Dopo la nascita (le grand bleu) vi è la curiosità e la voglia di scoprire il mondo circostante attraverso il quale riuscire finalmente a scoprire se stessi.

Fuoco

Testo: FRANCESCO MARINO, RAVI DI TUCCIO - Musica: FRANCESCO MARINO (Voce, Tastiere, cori), GIANNI CAPECCHI (Chitarra elettrica, cori), RAVI DI TUCCIO (Batteria, cori)

Dopo che le figure di luce e colori si sono affievolite e sono state interamente divorate dall'ombra (FUOCO) senza riuscire a trovare un equilibrio o una propria identità, non resta loro altro che amalgamarsi a coloro che hanno subito lo stesso destino, coloro che non hanno trovato se stessi, diventando semplicemente dei morti che camminano. Il verso è dominato da un senso di staticità mentre descrive questi esseri perduti, questa sorta di "zombie" abbandonare i loro corpi esanimi sulle panchine; racconta l'accettazione e la rassegnazione ad un'esistenza priva di significato, perpetuata unicamente dall'attesa di un qualcosa di ciclico (il ritornello) in cui sentirsi al sicuro e ballare fin quasi a perdere le forze, condannati a trascinarsi eternamente all'interno di un loop angosciante, di un circolo vizioso in cui la loro massima ambizione è quella di aspettare che si riproponga nuovamente il ritornello.

Rakatabum

Testo: RAVI DI TUCCIO - Musica: FRANCESCO MARINO (Voce, Tastiere, cori), GIANNI CAPECCHI (Chitarra elettrica, chitarra acustica), RAVI DI TUCCIO (Batteria

"Terra" è lo step finale, l'ultimo passo del viaggio, il termine del racconto: una creatura giunge in una terra sconosciuta e si accorge di essere fine del suo cammino. Scruta gli alberi e la natura attorno a sé cercando un luogo adatto alla sua morte, assaporando gli ultimi istanti di vita e contemplando l'immobilità del silenzio, spezzato unicamente dai rumori del bosco (il gorgoglio di un ruscello). Una dolce metafora del salto fra la vita e la morte e della lenta presa di coscienza che lo precede: mentre la creatura giace "sulla terra immobile", percepisce sulla pelle l'inesorabile scorrere del tempo quasi come fosse "una brezza leggera" e viene cullata da una miscela di sensazioni contrastanti di pace e accettazione e poi paura, di caldo tepore e poi improvvisamente di freddo pungente. La creatura è affascinata e spaventata allo stesso tempo dal misterioso oblio della morte mentre vede il suo destino compiersi inesorabilmente. Decide, infine, di attendere con calma che giunga il momento, cercando le parole giuste e consapevole che saranno le ultime, nella speranza che siano adatte a porre fine alla propria esistenza.

Terra

Brezza

Preludio

Fumo

Porto

Electro rock band toscana con base a Pontedera (PI) nata nel 2014.
Nuovo album in uscita il 20 Aprile 2018 (Beng! Dischi)

Blue Parrot Fishes

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