A VOLTE RITORNANO

Quello Che Non Sei

Autunno

Effetto Serra

A tratti

Altrove

Gocce d'inchiostro

La Solita Bugiarda

"Se l'arte, per ogni artista, è il modo di svelare se stessi fino a restare fatalmente nudi e indifesi, fare musica è per noi il modo elegante di spogliare l'anima dall'affanno e di offrire le nostre note e parole, al vostro sguardo"


I Burlésk nascono nell'ottobre del 2010 da un'idea di Angela Madonia, voce della band. Qualche mese dopo si uniscono al progetto il tastierista Salvo Taranto, la bassista Sabrina Damiani, il chitarrista Nelson Pari e il batterista Francesco Azzariti, costituendo il prototipo dell’attuale band.

Il primo anno è dedicato alla fase di composizione e arrangiamento dei brani e alla ricerca di una rifinitura stilistica dell’immagine e lo stile dei Burlèsk. Nascono così i primi singoli del gruppo, “Gocce d’ Inchiostro” e “La Solita Bugiarda”, home recording presso Elvio Rocchi, mixaggio e master da Roberto Priori (883)

A partire dal maggio del 2011, successivamente all’incontro con il chitarrista, compositore e studente del Dams-Musica, Alter Sadovnic (allievo del maestro Juan Pablo Montaño Carrillo; Massafurtiva, Mens Rea, The Puppet Ears), la band attraversa una metamorfosi nella formazione. La tastiera viene sostituita da un’ulteriore chitarra, alla ricerca di un sound più aggressivo e flessible, adatto alle nuove composizioni, ma senza abbandonare l’eclettismo e lo spirito dei brani iniziali.

Angela e Alter, motivati dalle prospettive del rinnovato progetto, e grazie alle conoscenze guadagnate nella Music Academy e nella facoltà di Musica e Spettacolo, modellano la formazione definitiva della band. Così entrano a fare parte dei Burlèsk il chitarrista Marco Minzoni (allievo di Emiliano Fantuzzi e Luca Rustici; Recall, No Limits), il bassista Michele Lamacchia (Dams-Musica; Sons of a Gun, Disappears) e il batterista Paolo Parravicini (allievo di Paolo Valli, Bruno Farinelli, Ivano Zanotti; 400 colpi, Purple Noise).

I Burlèsk hanno partecipato con “Gocce d’ Inchiostro”, nel 2010, ad Area Sanremo – SanremoLab, tenuto dal Maestro Bruno Santori, Marcello Balestra, Massimo Giuliano, Franco Fasano, Fio Zanotti, Claudia Mescoli, Roberto Rossi, Silvia Lorenzi e Roberto Razzini. Nel 2011 sono tornati con il brano “Fiore Bianco”. In entrambe le occasioni sono arrivati in semifinale.

Nel Novembre del 2011 suonano allo Zoom Club di Bologna, nell’ambito del Pop Music Festival, e l’anno seguente prendono parte al Tour Music Fest 2012. Nello stesso anno, a Luglio, suonano al Casinò di San Remo. A Ottobre si esibiscono al Teatro Dehon di Bologna, nel concerto “Iskra e i suoi amici”, invitati da Iskra Menarini, di cui Angela è corista.

A Luglio del 2012 viene registrato il nuovo singolo “Effetto Serra”, homerecording presso l’ex-batterista della band Federico Collovà, mixaggio e master da Michele Postpischl. Successivamente vengono eseguite le riprese del primo Videoclip ufficiale della band realizzato dai Dirty Drunks (Stefano Lalla, Cristiano Novelli). Con il Videoclip di “Effetto Serra” i Burlèsk partecipano a diversi Contest tra cui il Festival della Musica del Macondo, il Casting per le Notti Bianche di Bologna e il B-Nervous Music Contest.

Recentemente la band ha fatto parte di diverse presentazioni Live, tra cui un concerto al Circolo Guernelli -Dicembre 2012- e un’esibizione al Macondo Club di Bologna -Marzo 2013, nell’ambito della fase finale del rispettivo Festival della Musica, grazie al quale hanno anche partecipato ad un’intervista per Radio Kairos, dove è stato mandato in onda il singolo “Effetto Serra”. Ad Aprile dello stesso anno la band suona nel Teatro Moruzzi di Noceto, Parma, nell'intermezzo del concorso "Un volto per il Cinema".

Attualmente la band è impegnata con concerti a Bologna e dintorni, la registrazione del loro primo Album e le riprese del Videoclip del prossimo singolo.




Testi in italiano disegnano atmosfere poetiche con colori pop-rock, sospese tra dimensioni liriche e denuncia sociale: amore e precariato, sogni dal fiato corto e frustrazioni di una generazione invisibile. Un viaggio musicale, delicato e allucinato, che ha come meta il risveglio dal torpore della mente e del cuore, perché a volte può bastare «qualche goccia di tremore per sentirsi ancora vivi».



Burlèsk: il nome deriva dalla “bolognesizzazione” del termine francese “Bourlesque”.

"All'inizio un azzardato e irriverente gioco di parole, con il tempo ci siamo resi conto che descrive perfettamente lo spirito e l'animo della nostra musica e dei componenti della band: una via di mezzo tra umorismo contenuto e sfrenata serietà".

Burlèsk

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