Il lavoro, a volte, appare un pò come un menage perverso, un rapporto d'amore-odio tormentato: quando non c'è, si pregano tutti i santi del cielo affinchè, prima o poi, in qualche modo, arrivi. Quando, però arriva per davvero, il lavoro, spesso diventa un macigno insostenibile, magari a causa di un capo insopportabile o più semplicemente perchè non ci piace o perchè non ci realizza dal punto di vista umano, rendendoci parte di un ingranaggio spersonalizzante derivato da fredde dinamiche di mercato le quali tengono poco conto del benessere del lavoratore. Il brano vuole focalizzare questo labile equilibrio del quale, per ovvi motivi, difficilmente si può fare a meno mentre il passaggio dalla contentezza per poter risolvere i nostri problemi economici al ruolo di criceto che corre in una ruota incastrata nel pavè, rischia di perpetuarsi senza fine nell'arco di una vita.

L' hai cercato, l'hai cercato veramente
sul giornale, tra la gente
in centro e in periferia
Hai pregato ogni santo protettore
per trovare soluzione
a un dramma insolubile

Ma il lavoro ha ucciso la spontaneità
Per correre in un mondo senza troppa umanità
Difenderai il mutuo ed i figli tuoi
sottomesso a un capo che non vale un caffè

Necessario, era tutto necessario
come ossigeno sott'acqua
quando l'aria non c'è più

Ma il lavoro uccide, mortifica le fantasie
per crescere in un mondo senza tante cortesie
difenderai l'amante ed i vizi tuoi
dentro un ingranaggio senza troppa identità

Un rapporto tormentato
senza la dichiarazione
di un ingenuo nella torre
che i suoi sogni non ha più
Una strana condizione
come il cane di quel Russo
o il criceto nella ruota
incastrata nel pavè

Il Lavoro

Il Lavoro (2021)

La canzone riprende alcune immagini, vizi e consuetudini dell'Estate e dei suoi tormentoni. Sentirsi per forza eroi di una lunga notte nella quale si materializzano visioni, distorsioni o incubi veri e propri (la scelta la lascio a voi). Scrivendo il pezzo, l'idea è stata quella di fare un cocktail con il film "Paura e delirio a Las Vegas" ed alcune atmosfere che mi evocavano il mare. Nel finale è citato il testo di Bruno Martino "Estate".

La schiena arrossata
la faccia arrostita
il naso è già andato
la lingua bruciata
l'occhio di cera
sorriso posticcio
di sparring partner
un pò suonato

Tu ammiri i piedi della vicina
ci trovi il mare, un tuffo in piscina
o un beverone di mojito
Questa è la vita, ti prende, ti dà
Formiche al microscopio supplicano libertà

Sogno e un'immagine strana
di questa estate sballata
come Salvini al Papeete
noi due stelle un pò comete

Suona l'Inno Nazionale
mi sembra quasi un Baccanale
era meglio il Telegiornale, tanto
noi non capivamo uguale

C'è un piatto che piange
dobbiamo ballare
figure sconnesse
e fuori tempo

Tu guardando dalla serratura
hai rimediato l'abbronzatura
e un viaggio in una scollatura
Esta es la vida, ti prende, ti dà
la base avanza su obblighi e continuità 

Sogno e un'immagine strana
di questa estate sballata
come Salvini al Papeete
noi due stelle un pò comete

Vorrei mettermi in vetrina
ma manca la materia prima
potrei sempre toglierti il bikini
faccio scherzi birichini

Odio l'Estate, che ha dato il suo profumo ad ogni fiore
l'Estate che ha creato il nostro amore
per farci poi morire di dolore
Tornerà un altro inverno, cadranno mille petali di rose
la neve coprirà tutte le cose
e il cuore un pò di pace troverà

Estate Sballata

Estate Sballata (2021)

Barnaba è un uomo burbero che non ride quasi mai. Si definisce un libero pensatore ma, di fatto, non può mostrare emozioni in quanto legato ad innumerevoli codici formali ed intrisi di moralismo che di libero gli han lasciato solamente il dito mignolo. 

Piacere! Mi chiamo Barnaba!
sono un uomo al passo con i tempi
serio, rigoroso, non rido a vanvera,
non apostrofo,
non faccio il catcalling,
non esercito il dogsitting.

Mi chiamo Barnaba!
mi han definito ingessato
ma sono un ex romantico
che si è timidizzato
non regalo fiori.

Piacere! Sono Barnaba!
un libero pensatore
non assumo oppiacei,
non assumo cannabinoidi,
non bevo la sambuca
sono un uomo al passo con i tempi
e rido quanto basta.

Mi chiamo Barnaba!
Sono un libero pensatore.
Mi è rimasto libero soltanto il mignolo
Ma non ditemi che sono ingessato

Barnaba (2021)

Ti Regalo Il Mondo (2021)

DONNE CHE BESTEMMIANO 

I tuoi lineamenti, quello sguardo
lo sai mi fa
aprire il cielo in una stanza
sarà l'incedere deciso
che ti rende popolare

E io che sono consumato
sognatore, disilluso
faccio fatica a stare al mondo
che mi annoia nel profondo
disinvolta ma elegante
sempre sveglia, operativa
quando cade il cellulare, tu
mi stupisci anche di più

Donne che bestemmiano
aria fresca, è il nuovo secolo 
La parità ha spalancato una porta
senti il vento che ci trascina via

Ehi fermati un momento e ascolta
ti ricordi quel ragazzo che ti guardava negli occhi?
e che ti accompagnava mano per mano
e che ti ha detto "Scusa..." 
ma tu ma tu.....ma tu

Donne che bestemmiano
Nonne che bestemmiano
Donne che s'indignano
poi si girano e bestemmiano
Il nuovo inverno mi ha coperto di neve
solo, col mio cane, aspetterò qui

Donne che bestemmiano (2021)

Codice OTP è un progetto musicale nato nel 2020 a Roma
Codice OTP is a music project from Rome - Italy

Codice OTP

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