"Questo è lo spin-off tra "L'Amore ai Tempi del Corona Virus" e "Psiconautica Romantica" quando il barone Dollinar scenderà in Catabasi dopo essere stato lasciato, in lock down, dalla gotica/depressogena/fascista dedita allo stimolante, infatuandosi della sua sosia con dieci anni di più versione deathrock/narcotica per il look alla Siouxsie Sioux (Susan Saran Dillon)."
credits
released December 21, 2020

Entirely composed and live-performed
with a Roland MC-303, by Marco Dollinar
Artwork by Velenorso
license

Voglio Stare In Paranoia

Luce Di Stagione (voglio stare in paranoia)

Dark'Ola (voglio stare in paranoia)

Perdendo Una Dark (featuring Arthuan Rebis)

Squisitezze Gotiche

Transfert (la matta degli anni 70)

Proiezione Sentimentale (la matta degli anni 70)

Relazione Congeniale (la matta degli anni 70)

Amore Platonico (la matta degli anni 70)

Immersione (Quiete prima della tempesta)

Nuova Fase (Quiete prima della tempesta)

Dall'Estate All'autunno (quiete prima della tempesta)

“Confuso e ammaliato dal candore dei suoi cari, reduce da un percorso psico-spirituale d’ipersensibilità trascesa nella delicatezza che si concluderà con uno stato inerme di fragilità innocua, iniziato il 21 Dicembre 1987, in quella notte di tregenda dalle forze occulte, sotto i segni celtici di Yule e dell’albero del “fico” il quale quest’ ultimo, avente lo spirito di competizione rassegnato, non può aspirare al successo degli ambiti di alto livello: tende ad una monomania riguardante il genere horror e la celebrazione pagana di Samhain; Marilyn Manson; il filone gotico post-punk da latte alle ginocchia; l’elettronica pseudo underground che trascese nella pseudo psiche-delia fricchettona megalomane.
Dopo vigliaccherie e meschinità, violenze, blasfemie, traumi, nevrosi, furti ed alcolismo cronico - ma con nobile buon senso ed intelletto radicale - nel bel mezzo del suo reinserimento sociale a “La Missione” di Sarzana vide la Luce quando realizzò la bontà di una ragazza del servizio civile.
Ma questa è una storia delicata di proiezione dei suoi sentimenti a senso unico che rimembrerà sempre con calore in un astratto pensiero d’utopia; ed in seguito, al suo ritorno a casa, proiettò i suoi sentimenti per una sua consanguinea raggiungendo l’apoteosi del suo folle amore incondizionato.
Perché le relazioni impossibili gli illuminano l’essenza e lo abbagliano con il loro candore di buoni modi raffinati, eleganti, d’alta classe e perciò contraccambia con tanta immensa ispirazione a queste muse d’amori mai sbocciati poiché chi lo aspetta sono in realtà le ninfe dall’abisso del Maelstrom. Ed è proprio nel Maelstrom che cerca tanta delicatezza e sensibilità e nelle reazioni d’emersione da questo spettrale abisso alle valli degli alberi spogli e morti in queste nebbie, cerca il sorriso. Coglie la luce nel buio apprendendo la consapevolezza delle persone delicate ed aspira ad un elogio alla grande bellezza, all’armonia, alla squisitezza, alla gioia, alla bontà, ad un’esplosione di meraviglia, ad un’illuminazione cosmica circondata dal manto delle tenebre, a luci fluorescenti di colori verdi e viola nei meandri profondi delle caverne ancestrali dei pipistrelli primitivi, a un inno alla nobiltà individuale ricca di speranza per una società migliore, a una comunitaria pro-positività in unione all’elogio dell’amore cosmico e della comprensione, a un creativo sfogo non condivisibile reduce da eventi sinistri e incanalante energie per ciò che trasmette stimoli appaganti…”

l'armonia si scioglie all'anima evidente, trascende la coscienza degli spiriti, tralascia macabri giochi d'ombra: emerge in luce."

Marco Dollinar

dollinar

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