
musica e testi di fabrizio barnabè
(eccetto ario: musica di fabrizio barnabè e libero foschi)
produzione e arrangiamenti di fabrizio barnabè, libero foschi e filippo gaddoni

registrato da andrea scardovi e ivano giovedì
dal ventitré al ventisei giugno duemilaquattordici
missato e masterizzato da andrea scardovi
presso dunastudio (russi, romagna)
prodotto da fab (e i fiori) - edito da brutture moderne

fabrizio barnabè: voce; chitarra acustica; cembalo; shaker; grancassa; basso; tastiera
libero foschi: chitarra elettrica; voce; cembalo; shaker; chitarra classica; stompbox
filippo gaddoni: pianoforte; fender rhodes; organo hammond; basso; diamonica; cajon
antonio cortesi: violoncello

nicola nieddu e anna de leo: violini in nora
mattia de paola: batteria in nora, massì e ario
valentina ponti: voce in bambola, bye bye e ario
elena cattani: voce in bambola, bye bye, nora, massì e ario
il coro finale in ario è composto da: anna de leo, elena cattani, fabrizio barnabè, libero foschi, oscar davoli e valentina ponti

grazie a mattia pinna de paola, valentina ponti, elena cattani, anna de leo e nicola nieddu per aver contribuito musicalmente alla riuscita dell'album prestandoci il loro tempo e il loro lavoro; davide galanti e famiglia per la pazienza e la chitarra acustica d'annata; cristina zama per le determinanti consulenze sui testi; lorenzo calderoni per la miccia; iacopo casadio per la spinta essenziale; saverio galanti per aver posto quasi tutte le basi; leonardo foschi per la batteria; marco manzoni per il basso;  andrea scardovi e ivano giovedì per i consigli; monica spinosi per il provvidenziale aiuto

idea copertina di fabrizio barnabè e libero foschi
disegni e grafica di libero foschi (ramdasfoschi.it)


ario (e il burrone)

spara (la canzone d'amore più tragica che c'è)

bambola (crepacuore)

musica e testi di fabrizio barnabè
(eccetto ario: musica di fabrizio barnabè e libero foschi)
produzione e arrangiamenti di fabrizio barnabè, libero foschi e filippo gaddoni

registrato da andrea scardovi e ivano giovedì
dal ventitré al ventisei giugno duemilaquattordici
missato e masterizzato da andrea scardovi
presso dunastudio (russi, romagna)
prodotto da fab (e i fiori) - edito da brutture moderne

fabrizio barnabè: voce; chitarra acustica; cembalo; shaker; grancassa; basso; tastiera
libero foschi: chitarra elettrica; voce; cembalo; shaker; chitarra classica; stompbox
filippo gaddoni: pianoforte; fender rhodes; organo hammond; basso; diamonica; cajon
antonio cortesi: violoncello

nicola nieddu e anna de leo: violini in nora
mattia de paola: batteria in nora, massì e ario
valentina ponti: voce in bambola, bye bye e ario
elena cattani: voce in bambola, bye bye, nora, massì e ario
il coro finale in ario è composto da: anna de leo, elena cattani, fabrizio barnabè, libero foschi, oscar davoli e valentina ponti

grazie a mattia pinna de paola, valentina ponti, elena cattani, anna de leo e nicola nieddu per aver contribuito musicalmente alla riuscita dell'album prestandoci il loro tempo e il loro lavoro; davide galanti e famiglia per la pazienza e la chitarra acustica d'annata; cristina zama per le determinanti consulenze sui testi; lorenzo calderoni per la miccia; iacopo casadio per la spinta essenziale; saverio galanti per aver posto quasi tutte le basi; leonardo foschi per la batteria; marco manzoni per il basso;  andrea scardovi e ivano giovedì per i consigli; monica spinosi per il provvidenziale aiuto

idea copertina di fabrizio barnabè e libero foschi
disegni e grafica di libero foschi (ramdasfoschi.it)


pose (la regina del telefono)

bianca (e il moralista)

bye bye (la canzone d'amore più stupida che c'è)

purché sia (elena)

alida valli - fabrizio caveja

Dimmi quanti mostri hai.
Dimmi se li uccidi adesso o se li tieni in serbo tutti lì per noi.
Quanti ne vuoi regalare e quanti invece qui ci restano anche se non vuoi?
Domani ce ne andiamo al mare 
e sarai bella bella bella bella più che mai:
io ti porterò uno specchio d'oro per vederti.
Intanto dimmi di che pasta sei, forse non me lo vuoi dire 
perchè tutto il mondo è chiuso dentro gli occhi tuoi.
E il fiore non sa più volare se lo bagni con le lacrime che non berrai,
ma lo porto a fare un giro, e poi non ci saranno scuse, amore mio, vedrai
per amare solamente ciò che vuoi.
E il giorno ti odierà: gli rubi luce e forza, al sole.

Tornerò.
Come siamo vivi adesso, in piedi dopo tutto questo, io non lo so.
Forse mettersi ad urlare è provare un po' a capire
che tutto va, e cadono le nostre foglie, un tempo erano così belle.
Ma dove andrò, se gli occhi che facevan luce ora tremano con la mia voce?

Forse tu lo sai cos'è che prende in mano le persone, 
le solleva e le abbandona, dimmi tu perchè
Da ieri s'addormenta il mare
e dentro il mare tutto il male: ci sei anche te.
Ricorda il tuo vestito a fiori,
ma Dicembre li ha portati tutti via da me.
La legge sempre più severa l'ho imparata, ma lei non sa niente in più di me.
E piove e sono qui in mutande a far canzoni che nemmeno sanno più di te;
vivo con due gatti stanchi e un orologio che si è rotto fermo sulle tre.
Goditi le meraviglie, che la vita sempre bella chissà poi com'è.
Io resto sotto il mio maglione però poi di sera riuscirò a liberare gli acquiloni.

E tornerò.
Come siamo vivi adesso, in piedi dopo tutto questo, io non lo so.
Forse mettersi ad urlare è provare un po' a capire
che tutto va, e cadono le nostre foglie, un tempo erano così belle.
Ma dove andrò, se gli occhi che facevan luce ora tremano con la mia voce?


DICEMBRE (quanti mostri hai?) - fab

Tu lo sai: una bella pietra in testa è quello che vorrei.
L'amore ti accarezza a mezzanotte 
e puoi giocarci e respirare fino a che vorrai; 
ma è stupido e crudele.
Poi che vizio hai?
Nella Signora Wardh rivedi ciò che sei
ma ripensi sempre troppo a dove finirai
con quella bella faccia in chiave erotica .
Ma baci solo me, raffreddi il tuo caffè e non chiami mai. Perchè?

Guarda qui che belli che siamo 
tra le tante persone che ci vedono per come voliamo
fra le reti di un mondo che ci vuole fare a pezzi così poi non ci crede.
E allora dicci chi siamo noi!
Le foto son più belle più a colori, ed i colori qui sembran proprio i tuoi:
il rosa sembra quasi un fantasma di commedie di quarant'anni fa 
che guardavamo di notte sul sofà.

Ma come fai? Con quelle due gambe ironiche mi salverai:
mi sembrerà tutto d'oro come siamo noi.
E luccicando, l'aria brillerà anche fin qua.
Occhi blu,
ti stringi le labbra in bocca e spazzi via i tabù.
Su questo divano in fiamme 
metterai nei guai le mie quattro parole 
e tutto ciò che ho lasciato qui per te.
E lo stravolgerai, ma lo farai per me

Guarda qui che belli che siamo 
tra le tante persone che ci vedono per come voliamo
fra le reti di un mondo che ci vuole fare a pezzi così poi non ci vede.
E allora dicci chi siamo noi!
Le foto son più belle più a colori, ed i colori qui sembran proprio i tuoi:
il rosa sembra quasi un fantasma di commedie di quarant'anni fa 
che guardavamo di notte sul sofà.
E le tue labbra per me: un luna park!
Ci baciavamo di notte sul sofà.


Sofà (innamorarsi e vivere con una diva della commedia erotica italiana)

Se tu vedessi la mia faccia di mattina, quando mi siedo e aspetto che arrivi una speranza 
a illuminarmi e tirarmi giù dal letto, e a immaginarti lì con me nella mia stanza.
Se tu vedessi la mia faccia di sera, quando cammino solo dentro alla notte:
io non ti cerco per giocar le mie carte, ma per tentare di sfuggire alla morte.
La morte amara di chi splende in un lampo di vita e sole, sempre a caccia del vento.
Tu non mostrarmi quella faccia cattiva, ti voglio bene io ma tu non sai quanto.

C'è una sinfonia di miracoli e di malinconia.
Una malattia che vorrei che non andasse più via.
Tu mi dici addio, ma il sorriso dei tuoi occhi nel mio: chissà chissà.

Non c'è più nessun rimedio all'amore se non riuscire ad amare di più
Ti vedo bella anche se poi mi fa male questa paura di non toccarti mai più
E nello spazio lancerò le illusioni, così le stelle brilleranno di più
E anche se è buio e sono mille milioni, io lo saprò che la più bella sei tu.

Se tu sapessi l'infinito che ho da parte, e se potessi per un momento immaginare
di avercelo il coraggio che ti serve per riempire la tua vita anche di amore.
Se scegli il facile a discapito del bello, come lo sai che poi non perdi tutto quanto?
Se l'HERBA FRESCA è il tuo profumo e gli assomigli, dimmi perché non sono io a starti accanto.

C'è una sinfonia di miracoli e di malinconia.
Una malattia che vorrei che non andasse più via.
Tu mi dici addio, ma il sorriso dei tuoi occhi è nel mio: chissà chissà.

Non c'è più nessun rimedio all'amore se non riuscire ad amare di più
Ti vedo bella anche se poi mi fa male questa paura di non toccarti mai più
E nello spazio lancerò le illusioni, così le stelle brilleranno di più
E anche se è buio e sono mille milioni, io lo saprò che la più bella sei tu.

E tutto il mondo, sai, si piega all'amore, e se non ti pieghi poi ci penserà lui.
La verità risplenderà come il sole, e queste nuvole non verranno mai più.
Adesso è buio, stai lontana ed io tremo: dov'è la strada per la felicità?
Non sono io che lì ti tengo la mano
Ma, se mi pensi, forse un giorno chissà.


chissà (l'erba fresca)

Riderà (Little Tony) - fab (e i fiori)

La musica di fab (e i fiori) è pop sanguigno e sincero dalla Romagna. All'attivo hanno un EP del 2013, e il primo album "nonmiscordardite" in uscita a marzo 2015, anticipato dal singolo "pose (la regina del telefono)" in uscita il 5 marzo 2015.

http://www.facebook.com/fabeifiori
https://www.youtube.com/channel/UCKAgrT4RK1Q8J6dgD6NGj4Q
https://www.youtube.com/channel/FabrizioSpara


fab (e i fiori)

Popular tracks