Il saggio è incluso nella pubblicazione che accompagnava la mostra personale dedicata all’artista americano Tom Friedman, curata da Germano Celant e presentata nel 2002 da Fondazione Prada a Milano.
Mediante piccole azioni di formalizzazione elementare, l’artista si interrogava sul tema della complessità e dell’eterogeneità delle cose cercando corrispondenze sconosciute e segrete. Le opere presentate svelavano come l’artista sottoponesse a un sottile processo di manipolazione elementi semplici e banali come spaghetti, gomme da masticare, pezzi di carta, detersivo, carta igienica, saponette, trasformandoli in oggetti nuovi, caratterizzati da un’attitudine antieroica e al contempo da una strabiliante perfezione formale.

Mario Perniola - "L'estasi del quotidiano"

Il saggio è incluso nella pubblicazione che completa la mostra “Stop Painting”, un progetto curato dall’artista Peter Fischli, presentato nel 2021 nella sede di Fondazione Prada a Venezia, Ca’ Cornèr della Regina. La mostra racconta una serie di specifiche rotture occorse all’interno della storia della pittura negli ultimi 150 anni e profondamente legate ai coevi cambiamenti sociali, che hanno provocato un rinnovamento nel campo della pittura. Con queste linee narrative, Fischli ci guida attraverso il caleidoscopio delle molteplici problematizzazioni della pittura intesa come medium e come istituzione.

Hanna Magauer - "Staccarsi dalla rete e smettere o cominciare a dipingere"

This special episode presents the essay by writer and literary critic Nadia Fusini develops some of the themes explored in "Love Stories. A Sentimental Survey by Francesco Vezzoli, the project conceived by the artist and presented in 2020 on Fondazione Prada's Instagram account.

Through the language of social media, Francesco Vezzoli investigated the collective imagination about feelings, identity and forms of love desire as they are discussed in the present.

Nadia Fusini - Ordo Amoris

L’attrice Sonia Bergamasco legge il saggio della scrittrice e critica letteraria Nadia Fusini che sviluppa alcuni dei temi esplorati in “Love Stories. A Sentimental Survey by Francesco Vezzoli, il progetto ideato dall’artista e presentato nel 2020 sull’account Instagram di Fondazione Prada.
 
Attraverso il linguaggio dei social, Francesco Vezzoli ha indagato l'immaginario collettivo relativo ai sentimenti, i fattori di identità e le forme di desiderio amoroso, così come vengono discussi nel nostro presente.

Sonia Bergamasco legge Nadia Fusini - Ordo Amoris

Questioning Bodies #1
the podcast series dedicated to the exhibition "Useless Bodies?" by Elmgreen & Dragset presented by Fondazione Prada.
Text by Leslie Kern

To what degree is the body individual or relational?

Questioning Bodies #1 
la serie podcast dedicata alla mostra “Useless Bodies?” di Elmgreen & Dragset presentata da Fondazione Prada.
Testo di Leslie Kern

In quale misura il corpo è individuale o relazionale?

Questioning Bodies #2
Text by Maki Hirayama

Through ten open-ended questions, the episodes of the podcast series ‘Questioning Bodies’ bring the body back into the focus of intellectual enquiry. 

The series turns into podcast some of the essays commissioned for the exhibition book of "Useless Bodies?" by Elmgreen & Dragset presented at Fondazione Prada.

Has sex become unpopular?

Questioning Bodies #2
di Maki Hirayama

Attraverso dieci interrogativi aperti a varie interpretazioni, i podcast di “Questioning Bodies” riportano il corpo al centro dell’indagine intellettuale. La serie trasforma in tracce audio alcuni dei saggi commissionati per la pubblicazione della mostra "Useless Bodies?" il progetto di Elmgreen & Dragset presentato in Fondazione Prada da marzo ad agosto 2022.

Il sesso è diventato impopolare?

Questioning Bodies #3
la serie podcast dedicata alla mostra “Useless Bodies?” di Elmgreen & Dragset presentata da Fondazione Prada.

Chi ha paura del corpo trans?
Testo di Park Han-hee
tra i membri del Korean Lawyers for Public Interest and Human Rights e del Rainbow Action for Sexual-Minority Discrimination. Si occupa della difesa dei diritti LGBTQIA+. Le sue principali
aree di lavoro includono il riconoscimento legale transgender, leggi anti discriminazione, matrimonio/unioni tra persone dello stesso sesso, libertà di riunione e hate speech.

Chi ha paura del corpo trans?

Questioning Bodies #4
the podcast series dedicated to the exhibition "Useless Bodies?" by Elmgreen & Dragset presented by Fondazione Prada.
Text by McKenzie Wark
-
McKenzie Wark lives in New York City. She is the author of Capital is Dead: Is This Something Worse? (Verso Books, 2019), A Hacker Manifesto (Harvard University Press, 2004), and other essays and books. She is the Professor of Media and Culture at Eugene Lang College and at The New School for Social Research.

Is what you do even work?

Questioning Bodies #4
di McKenzie Wark

Attraverso dieci interrogativi aperti a varie interpretazioni, i podcast di “Questioning Bodies” riportano il corpo al centro dell’indagine intellettuale. La serie trasforma in tracce audio alcuni dei saggi commissionati per la pubblicazione della mostra "Useless Bodies?" il progetto di Elmgreen & Dragset presentato in Fondazione Prada da marzo ad agosto 2022.

Credi che il tuo sia un vero lavoro?

Questioning Bodies #5
dal testo di Jamie Hakim

La serie trasforma in tracce audio alcuni dei saggi commissionati per la  mostra "Useless Bodies?" il progetto di Elmgreen & Dragset presentato in Fondazione Prada da marzo ad agosto 2022.
Attraverso dieci interrogativi aperti a varie interpretazioni, i podcast di “Questioning Bodies” riportano il corpo al centro dell’indagine intellettuale.

In che modo la cultura digitale ha influenzato l’attrazione fisica?

Questioning Bodies #6
di Anita Allen

Attraverso dieci interrogativi aperti a varie interpretazioni, i podcast di “Questioning Bodies” riportano il corpo al centro dell’indagine intellettuale. La serie trasforma in tracce audio alcuni dei saggi commissionati per la pubblicazione della mostra "Useless Bodies?" il progetto di Elmgreen & Dragset presentato in Fondazione Prada da marzo ad agosto 2022.

Il tracciamento dei nostri movimenti è un bene sociale?

Questioning Bodies #6
the podcast series dedicated to the exhibition "Useless Bodies?" by Elmgreen & Dragset presented by Fondazione Prada.
Text by Anita Allen

Is social tracking of our bodily movements social?

Questioning Bodies #7
the podcast series dedicated to the exhibition "Useless Bodies?" by Elmgreen & Dragset presented by Fondazione Prada.
Text by Lisa Blackman

What kind of body does our current society demand?

Questioning Bodies #7
la serie podcast dedicata alla mostra “Useless Bodies?” di Elmgreen & Dragset presentata da Fondazione Prada.
Testo di Lisa Blackman

Che tipo di corpo richiede la nostra società?

Questioning Bodies #8
the podcast series dedicated to the exhibition "Useless Bodies?" by Elmgreen & Dragset presented by Fondazione Prada.
Text by Ezio Di Nucci

Who owns your health?

Questioning Bodies #8
la serie podcast dedicata alla mostra “Useless Bodies?” di Elmgreen & Dragset presentata da Fondazione Prada.
Testo di Ezio Di Nucci

Chi possiede la nostra salute?

Questioning Bodies #9
La serie podcast dedicata alla mostra “Useless Bodies?” di Elmgreen & Dragset presentata da Fondazione Prada.
Testo di Xinyuan Wang

Lo smartphone esclude o estende il nostro corpo?

Questioning Bodies #9
the podcast series dedicated to the exhibition "Useless Bodies?" by Elmgreen & Dragset presented by Fondazione Prada.
Text by Xinyuan Wang

Is the smartphone excluding or extending the body?

Questioning Bodies #10
La serie podcast dedicata alla mostra “Useless Bodies?” di Elmgreen & Dragset presentata da Fondazione Prada.
Testo di Roderick A. Ferguson

In che modo i corpi minoritari hanno ridefinito gli spazi pubblici?

Questioning Bodies #10
the podcast series dedicated to the exhibition "Useless Bodies?" by Elmgreen & Dragset presented by Fondazione Prada.
Text by Roderick A. Ferguson

How has the minoritized body redefined public space?

Il saggio è incluso nella pubblicazione che accompagna la mostra “Art or Sound”, a cura di Germano Celant. Presentato a Venezia nel 2014 da Fondazione Prada, il progetto esplorava le relazioni tra arte e suono e la loro evoluzione dal 16° secolo a oggi. “Art or Sound” analizzava, in particolare, gli aspetti iconici degli strumenti musicali, il ruolo dell’artista-musicista e le aree di compenetrazione fra arti visive e musica.

Christoph Cox: "Vedere non è sentire. Sinestesia, anestesia e arte audiovisiva"

Brano tratto da “Icone della Legge”, Adelphi, Milano, 1985.

Davanti alla legge  è una parabola contenuta nel penultimo capitolo del romanzo Il Processo, di Franz Kafka.  In essa, un contadino desidera entrare nel palazzo della Legge, ma un guardiano gli spiega che dovrà attendere di fronte ad un portone. Il contadino trascorre anni interi in un’inutile attesa. In punto di morte, chiede perché nessun altro uomo abbia mai tentato l’accesso: il guardiano rivela che quella porta misteriosa poteva essere dischiusa solo per il contadino, ma che ora verrà serrata per sempre.

Il testo è incluso nella pubblicazione che accompagna la mostra “K”, a cura di Udo Kittelmann e presentata a Milano da Fondazione Prada. Il progetto prevede tre possibili incontri creativi con l’opera di Franz Kafka attraverso i lavori di Martin Kippenberger, Orson Welles e Tangerine Dream.

Massimo Cacciari: "Sulla legge”

The essay is part of the publication accompanying the exhibition “When Attitudes Become Form: Bern 1969/Venice 2013”, curated by Germano Celant in dialogue with Thomas Demand and Rem Koolhaas. Presented at Fondazione Prada in Venice in 2013, the project reconstructed “Live in Your Head. When Attitudes Become Form”, the show curated by Harald Szeemann  at the Bern Kunsthalle in 1969, which went down in history for the curator’s radical approach to exhibition practice. In a surprising remaking of the exhibition, the project restaged the show in the spaces of the 18th century palazzo Ca’ Corner della Regina, the Venice venue of the foundation, maintaining the original visual and formal relations and links between the works.

Boris Groys: "Art Topology: The Reproduction of Aura"

This text is an excerpt of the essay published in 2015 and titled “Serial / Portable Classic. The Greek Canon and its Mutations”. The volume accompanied two exhibitions. Serial Classic’, co-curated by Salvatore Settis and Anna Anguissola in Milan, focused on classical sculpture and explored the ambivalent relationship between originality and imitation in Roman culture and its insistence on the circulation of multiples as an homage to Greek art.
“Portable Classic”, co-curated by Salvatore Settis and Davide Gasparotto in Venice, explored the origins and functions of miniature reproductions of classical sculptures.

Salvatore Settis: “Supremely original: classical art as serial, iterative, portable”

Questo testo è un estratto dal saggio di Salvatore Settis che apre il catalogo “Serial / Portable Classic - The Greek Canon and its Mutations”, pubblicato nel 2015 da Fondazione Prada.
La mostra “Serial Classic”, co-curata da Salvatore Settis e Anna Anguissòla, era dedicata alla scultura classica ed esplorava il rapporto ambivalente tra originalità e imitazione nella cultura romana e il suo insistere sulla diffusione di multipli come omaggi all’arte greca.
La mostra “Portable Classic”, co-curata da Salvatore Settis e Davide Gasparotto, esplorava invece origini e funzioni delle riproduzioni in miniatura di sculture classiche.

Salvatore Settis: “Sommamente originale: l’arte classica come seriale, iterativa, portatile”

The essay is part of the publication accompanying the exhibition “TV 70: Francesco Vezzoli guarda la Rai”. Presented at Fondazione Prada in Milan in 2017 in collaboration with Rai, Italy’s national broadcasting company, the project is a personal interpretation of the television production in the 1970s in the form of an intense visual journey. The Italian public TV is considered by Vezzoli as a driving force for cultural, social and political change in a country in transition from the radicalness of the 1960s to the hedonism of the 1980s. In particular, the project analyzed the relationships between media production, women’s emancipation, art, politics and entertainment.

Nicolas Bourriaud: "Art, Cable and the Net: the Post-TV Situation"

The essay is part of the publication accompanying the exhibition “Art or Sound”, curated by Germano Celant. Presented at Fondazione Prada in Venice in 2014, the projects explored the relationship between art and sound and the way it has developed from the 16th century to the present day. “Art or Sound” examined the iconic aspects of musical instruments, the role of the artist-musician, and the areas in which the visual arts and music have intermixed.

Christoph Cox: "Seeing is not Hearing: Synaesthesia, Anaesthesia and the Audio-Visual"

Il saggio è incluso nel catalogo “Serial / Portable Classic - The Greek Canon and its Mutations” pubblicato nel 2015 da Fondazione Prada in occasione di due mostre a Milano e Venezia sul tema della serialità nell’arte antica e moderna.
La mostra “Serial Classic”, co-curata da Salvatore Settis e Anna Anguissola, era dedicata alla scultura classica ed esplorava il rapporto ambivalente tra originalità e imitazione nella cultura romana e il suo insistere sulla diffusione di multipli come omaggi all’arte greca. La mostra “Portable Classic”, co-curata da Salvatore Settis e Davide Gasparotto, esplorava invece origini e funzioni delle riproduzioni in miniatura di sculture classiche.

Maurizio Ferraris: "Il Discobolo e la Brillo box"

The essay is part of the publication accompanying the exhibition “When Attitudes Become Form: Bern 1969/Venice 2013”, curated by Germano Celant  in dialogue with Thomas Demand and Rem Koolhaas. Presented at Fondazione Prada in Venice in 2013, the project reconstructed “Live in Your Head. When Attitudes Become Form”, the show curated by Harald Szeemann  at the Bern Kunsthalle in 1969, which went down in history for the curator’s radical approach to exhibition practice. In a surprising remaking of the exhibition, the project restaged the show in the spaces of the 18th century palazzo Ca’ Corner della Regina, the Venice venue of the foundation, maintaining the original visual and formal relations and links between the works.

Gwen L. Allen: “The Catalogue as an Exhibition Space in the 1960s and 1970s”

The essay is part of the publication accompanying the exhibition “When Attitudes Become Form: Bern 1969/Venice 2013”, curated by Germano Celant in dialogue with Thomas Demand and Rem Koolhaas. Presented at Fondazione Prada in Venice in 2013, the project reconstructed “Live in Your Head. When Attitudes Become Form”, the show curated by Harald Szeemann at the Bern Kunsthalle in 1969, which went down in history for the curator’s radical approach to exhibition practice. In a surprising remaking of the exhibition, the project restaged the show in the spaces of the 18th century palazzo Ca’ Corner della Regina, the Venice venue of the foundation, maintaining the original visual and formal relations and links between the works.

Dieter Roelstraete: “Make It Re: The Eternally Returning Object"

The essay is part of the publication accompanying the exhibition “The Small Utopia”, organised by Fondazione Prada in Venice in 2012. The title of the show curated by Germano Celant was a reference to the dream of achieving the democratic dissemination of art through a multiplication of the work of art as object, in order to favor a different perception and use of it from the aesthetic and social standpoint.
Covering a period of 75 years, from the beginning of the 20th century to 1975, the exhibition documented - with over six hundred works - an adventure in which all the principal artistic movements became caught up, from Italian Futurism to the Bauhaus, from Neoplasticism to Dada and Surrealism, from Nouveau Réalisme to Op Art and Fluxus, culminating in the explosion in multiplication triggered by Pop Art, promoter of a genuine ‘supermarket’ of the art object.

Beatriz Colomina: "Little Magazines: Small Utopia"

Il testo è incluso nella pubblicazione “Laurie Anderson: Dal Vivo”, che accompagnava l’omonima mostra curata da Germano Celant nel 1998.
Il progetto era una meditazione sul tempo e sull’immagine che si concretizzava nel trasporto telematico del corpo del detenuto Santino Stefanini dal penitenziario di San Vittore di Milano agli spazi della Fondazione: un modo per Anderson di evidenziare il nesso tra incarcerazione e incarnazione.

Laurie Anderson: “Com’è nato Dal Vivo”

Since 1993 Fondazione Prada has championed contemporary art and culture through its experimental program.
Physically closed, but virtually active.

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