Un duetto immaginario! una fusione vocale unica!

SUDOKU

LA VOGLIA LA PAZZIA L'IDEA with Mario Biondi (Cover)

MIAO

CHE VUOLE QUESTA MUSICA (cover P.Gagliardi)  MIAO 2021

COME VORREI (cover Ricchi e Poveri) MIAO 2021

COMETA

E' UNA STORIA SAI (la bella e la bestia, feat :Alessia Manin) Cometa 2021

GANIMEDE cocciante songbook

IO CANTO (cover Cocciante) GANIMEDE 2022

“Jazz Songs”
Giorgiofranco e la sua “cifra” di interprete
Ci sono voci che possono spaziare, col loro canto, dal pop all’underground, dal blues alla melodia italiana, dal jazz alla musica napoletana e hanno dalla loro parte sempre la capacità di immergersi nella musica, nelle parole, nel genere, con spirito di adattamento, con grande disinvoltura, rendendo al meglio la loro performance canora.
La voce di Giorgiofranco è una di quelle voci: sa adattarsi senza manierismi ai brani che esegue, che siano essi del cantautorato italiano, oppure canzoni classiche napoletane, o standard internazionali, lui riesce a “mettersi addosso” sempre con eleganza quel miscuglio di musica e parole.
Questa sua nuova raccolta “Jazz Songs”, di imminente pubblicazione, però ci svela anche altro: ci dice che quando Giorgiofranco affronta il jazz, e questa è una cosa che da qualche tempo sostengo, vi si abbandona totalmente ed è sempre a suo agio, nessuna sbavatura, nessuno sforzo, solo il piacere di cantare. E quel piacere assoluto riesce a comunicarlo pienamente all’ascoltatore.
Sentitelo mentre esegue “Perdiamoci”, la song di Chiara Civello, già colonna sonora della serie TV “Imma Tataranni”: Giorgiofranco accarezza le parole, le vive col cuore, si “stende” sul tappeto musicale e canta con grande naturalezza, facendo suo il brano. Oppure ascoltate con attenzione la sua versione di “Torno al Sud”, del grande Astor Piazzolla, in essa c’è tutta la malinconia e l’inquietudine del ritorno alle origini, del ritrovarsi, un’interpretazione essenziale e toccante.
Tra i classici (“Georgia on my mind”, “My Baby Just Cares for Me”, “Night and day”) spicca il classico dei classici, “The man I love”, che Giorgiofranco interpreta con una sensualità matura, da crooner esperto, con un risultato molto credibile e aderente alla canzone.
Una menzione a parte, per l’intensità dell’interpretazione e il “mood” molto jazzy, va al brano di Nino Buonocore “Tra le cose che ho”, tratto dall'album "La naturale incertezza del vivere" del 1992, una delle più belle composizioni del cantautore napoletano. La versione di Giorgiofranco si rifà a quella più recente realizzata nel 2004 da Nino Buonocore che, negli ultimi anni, si è volutamente dato definitivamente al jazz e al blues.
Con “Jazz Songs”, quindi, Giorgiofranco ha scovato la sua vera cifra di interprete: quella appartenente al mondo musicale, fatto di velluto e carta vetrata, del jazz, quello autentico.
Gennaro Reder
9 maggio 2023

PERFORMANCE jazz songbook

THE MAN I LOVE

Giorgiofranco canta a sorpresa L'ITALIANO di Toto Cotugno.
Incisa nel 2012 è un omaggio ad un pezzo degli anni '80 divenato oramai nazional-popolare e che fa parte di quel filone di canzoni che Giorgiofranco rispolvera dal dimenticatoio collettivo.
Le foto che precedono il pezzo sono scattate da Lucio Nocentini proprio durante la seduta di registrazione.
 Data di pubblicazione 30 maggio 2014.

L'italiano - Giorgiofranco 2014

VOCI VIRTUALI

LA PRIMA VOLTA (Giorgio & Mario Venuti)

IO E TE è il primo duetto virtuale , contenuto nel disco VOCI VIRTUALI, che vede la voce di Giorgiofranco accompagnare quella di Renato Zero, in un viaggio emozionale senza tempo.
Il disco di duetti virtuali è stato realizzato senza scopo di lucro e a livello amatoriale. (Mi perdonino tutti gli interpreti originali e tutti gli autori). 
Voci d'incanto è il primo dei 5 volumi in progetto, ed è stato pensato come un "esperimento musicale e vocale personale" da condividere con chi ama la musica.

IO E TE (Giorgio e Renato) VOCI D'INCANTO 2023

NANNE' (Giorgio & Teresa de Sio)

TORNANDO A CASA (Giorgio & Concato)

VOCI D'INCANTO

DI LI' (Giorgio con Massimiliano Pani)

TEMPO NUOVO (Giorgio con Riccardo Cocciante)

PIU FORTE DI TE( Giorgio con Paola e Chiara)

DI LI' (con Massimiliano Pani) Voci d'incanto vol.1 2023

ONCE UPON A LONG AGO

MENTRE TUTTO SCORRE

L'AIUOLA

LA ROSA DELL'INVERNO (cover Mango)

Quando musica e voce si incontrano per caso possono nascere collaborazioni artistiche come questa che danno vita a immagini e sensazioni che ci riportano ad anni migliori di questi, a stati d'animo diversi e nostalgicamente rimpianti. Sandro Scuoppo è un talento musicale, sia come autore che sopratutto come sassofonista e il connubio con Giorgiofranco è avvenuto per caso...Infondo le cose belle non nascono forse per caso? (visitate la pagina fb Sandro Scuoppo)

PRENDILA COSI' Lucio Battisti (Sandro Scuoppo Sax Feat Giorgiofranco) 2014

La bellissima canzone di Luca Carboni del 1987, nella versione di Giorgiofranco dall'album Squarciagola.
Tecnico del suono ALESSANDRO GALANTE
realizzazione video ANTONIO PEDONE
Testo e musica LUCA CARBONI.

FARFALLINA (cover Luca Carboni)

Ad un anno di distanza dalla morte di Pino Daniele, Giorgiofranco pubblica un sogno, un duetto virtuale sulle note di una canzone che lui ama e che ha già inciso nell'album tributo Pulcinella atto secondo, del 2011: Vento di passione.

VENTO DI PASSIONE -( Giorgiofranco feauturing Pino Daniele) YOGA 2016

Un omaggio al talento di Zucchero Fornaciari, l'ennesimo da parte di Giorgiofranco che già in Squarciagola (2015) interpretò la sua mitica Diamante. Qui la voce cavalca il testo emozionante e il sax di Stefano Corradini, componente del gruppo con cui il cantante sta costruendo uno spettacolo con cui si esibirà presto. Dune mosse apre il nuovo album YOGA. 
Daniela Travaglini per Giorgiofrancosite.com

DUNE MOSSE (cover Zucchero Fornaciari) YOGA 2016

(di: Claudio Baglioni – Antonio Coggio)
(con Pino Daniele ai cori)

Saranno stati scogli di carbone dolce 
dentro il ferro liquefatto 
di una luna che squaglio’ un suo quarto 
come un brivido mulatto 
o un bianco volar via di cuori pescatori 
acqua secca di un bel cielo astratto 
chissa’ se c’erano satelliti o comete 
in un’alba senza rughe 
larghe nuvole di muffa e olio 
appaiate come acciughe 
o una vertigine di spiccioli di pesci 
nella luce nera di lattughe 
ed io 
dal mare venni e amare mi stremo’
perche’ infiammare il mare non si puo’ 
aveva forse nervi e fruste di uragani 
scure anime profonde 
tra le vertebre di vetro e schiuma 
urla di leoni le onde 
o tende di merletto chiuse su farine 
corpi caldi di sirene bionde 
forse era morto senza vento nei polmoni 
graffio di cemento bruno 
barche stelle insonni a ramazzare 
nelle stanze di Nettuno 
o turbini di sabbia tra le dune calve 
sulle orme perse da qualcuno 
ed io 
dal mare ho il sangue e amaro rimarro’ 
perche’ calmare il mare non si puo’ 
i miei si amarono laggiu’ 
in un agosto e un altro sole si annego’ 
lingue di fuoco e uve fragole 
quando il giorno cammina ancora 
sulle tegole 
del cielo e sembra non sedersi mai. 
E innanzi al mare ad ansimare sto 
perche’ domare il mare non si puo’ ‘
e come pietra anneriro’ 
a consumare a catramare 
a tracimare a fiumare 
a schiumare a chiamare 
quel mare che fu madre e che non so…

IO DAL MARE (cover Claudio Baglioni) YOGA 2016

PER LEI (cover Riccardo Cocciante) YOGA 2016

PERCHE' NO (cover Lucio Battisti)LUCIO, 2017

Il testo, come molti altri di Battisti, è stato scritto da Mogol, «nei diciannove minuti di autostrada tra Milano e Como», come egli stesso spiega in questa intervista. Durante il percorso in auto era presente anche lo stesso Lucio: «Eravamo su una macchina piccolissima. Uno guidava. Lucio stava davanti e io dietro. Lucio canticchiava davanti e io trovavo le parole dietro».Originariamente, “E penso a te” fu incisa prima da Bruno Lauzi e poi da Mina e, soltanto successivamente, da Battisti.
Mogol racconta – in questo articolo sul Corriere della Sera – come, durante quel periodo (gli anni Settanta), nelle performance di Battisti si cercasse sempre un escamotage per ricondurlo in qualche modo al fascismo, e narra in particolare questo aneddoto: proprio durante l’esecuzione di “E penso a te”, un gesto della mano è stato volontariamente male interpretato. «Facevamo un programma televisivo in cui alla fine, su sfondo nero, Lucio intonava: “io lavoro, e penso a te/ torno a casa, e penso a te/ le telefono e intanto penso a te…”. A un tratto alzava il braccio teso: si accendevano le luci e gli ospiti della puntata si univano al coro: papapapapà… Era un segnale. Fu interpretato come un saluto romano».
Il testo di questa canzone racconta di un uomo che, intento nelle attività quotidiane, viene inevitabilmente distratto – anzi, quasi rapito – dal pensiero di una donna. Dai primi due versi («io lavoro e penso a te / torno a casa e penso a te») non possiamo esserne sicuri, ma dal terzo diviene evidente che non solo si tratta di una donna, bensì di un’altra donna («le telefono e intanto penso a te»).
Lui, dunque, telefona alla sua compagna, le chiede dove trascorreranno la serata, quando si incontrano le sorride, ma non potrà fare a meno di abbassare gli occhi… e pensare a lei (l’altra). Non sappiamo se si tratta di una donna con cui è effettivamente accaduto qualcosa oppure se è una figura scorta solo una volta e per pochi istanti, verso cui potrebbe essere scattato un colpo di fulmine.
La sua attenzione e i suoi pensieri si spostano, allora, totalmente su quest’altra figura, così irraggiungibile ma vivida nella sua mente e nel suo cuore, e si domanda con chi lei adesso possa trovarsi («non so con chi adesso sei / non so che cosa fai»), quasi a voler sottolineare il proprio intenso desiderio di essere proprio egli stesso la sola compagnia di cui questa donna dovrebbe circondarsi.
Tuttavia, lui lascia intendere di non essere il solo ad avere questi dolci pensieri: lei, infatti, sembra ricambiarli («ma so di certo a cosa stai pensando»). Dunque, se anche fosse solo uno scambio di sguardi a legare i due, il sentimento scaturito pare essere ugualmente intenso da entrambe le parti.
La città sembra all’improvviso troppo grande, troppo confusa, sapendo che al di fuori del proprio misero mondo di quotidianità e di finto amore esiste una creatura che potrebbe essere la propria anima gemella. Lui e la sua donna ideale sono infatti due che non sperano, però si stan cercando: ormai disillusi dalla vita e da relazioni vuote, sanno tuttavia che al di là della porta c’è qualcuno che potrebbe renderli felici.
La serata volge al termine, forse un po’ troppo frettolosamente («scusa, è tardi»), perché lui intanto pensa a lei. Accompagna la propria donna a casa, conoscio di essere rimasto distratto tutta la sera («non son stato divertente»), perché pensava a lei.
Esistono versioni di “E penso a te” di molti artisti diversi. Oltre i succitati Bruno Lauzi e Mina, la canzone è stata riproposta anche nel 1971 da Raffaella Carrà, nel 1986 da Ornella Vanoni, nel 2003 da Mietta, nel 2005 da Raf e nel 2009 da Fiorella Mannoia.
Ascoltiamo quella di Giorgiofranco, intima, rarefatta, accompagnata da un estratto cinematografico curato con astuzia e professionalità dall'inseparabile amico e complice Gennaro Reder.

E PENSO A TE (cover Battisti) Lucio 2017

Incredibile come con poche parole, anzi pochissime e con un solo nome ( che poi è un soprannome, Tofee è un tipo di caramella) riesca a far trasparire le varie emozioni che il protagonista prova in questa storia.
Dapprima dolcezza e gioia, poi tristezza, poi disperazione, in ultimo rammarico e rassegnazione.
Le fasi classiche delle storie d'amore, una quotidianità insomma descritta solo modificando il tono di voce.
Semplice dimostrazione di come le persone sfuggano alle relazioni serie, basta un piccolo riferimento dovuto al fatto che lei gli ha preparato il caffè appena sveglio "saresti proprio una brava moglie"..e lei subito, mentre lui fa la doccia, scappa.

CUPETA

TOFFEE (cover Vasco Rossi) CUPETA 2017

Ancora un omaggio a Mia Martini, tanto amata da interpreti e cantautori. Ancora un mio personale omaggio eseguito in punta di piedi e con la consapevolezza dei miei limiti ma anche dell'infinito amore per la musica, quella italiana, quella che cantava Mimì..... ( LASCIATE UN COMMENTO)...
Dall'album ADELINA (2018)
CUMM'E' (E.Gragniariello)
Voce: Giorgiofranco 
Videoclip: Michele Raffa

ADELINA

CU'MME' (cover Mia Martini) Adelina 2018

JE STO' VICINO A TE (cover Pino Daniele) ADELINA 2018

Il primo singolo ufficiale che annuncia il nuovo album di cover di Giorgiofranco. SUDOKU . Novembre 2020

BRIVIDO FELINO (Papik remix) Giorgiofranco cover 2020

Giorgio è un interprete di musica leggera italiana, diplomato al CET di Mogol nel 1998.
Vive e lavora a Milano dove incide regolarmente i suoi dischi a cadenza annuale. La sua particolarissima voce lo rende indiscutibilmente un interprete originale che passa dalle melodie più leggere della musica al repertorio dei grandi cantautori del presente e del passato creando sfumature rarefatte. Il
Pittore e fotografo Mauro Balletti dice di lui “ ha la stessa intenzione vocale di Mina, senza imitarla mai”.

Giorgiofranco official

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