L’odore della terra
ti scandalizzerà
l’odore della terra
mi riempie l’anima

forse è troppo presto
forse non voglio stare sveglio
forse è colpa mia
forse è come vuoi che sia

ma l’odore della terra
spaventerebbe i morti
e sul ciglio della strada
I miei pensieri incolti

forse per colpa di chi non si prende
le giuste libertà
e non li vedrai
e non li vedrai
forse è anche colpa tua 
che non ti volti mai avanti

L’odore della terra
è l’odore di casa mia
forse è la mia casa stessa
forse è ipocrisia

non pensarlo mai
non desiderarlo mai


Joel - L'odore della terra

Più o meno lentamente le date arrivano quasi sempre
Più o meno velocemente le date arrivano quasi sempre
Inutile tentare di scacciarle via come la malinconia di invecchiare
La nostalgia di restare la sollecitudine di avere
Un pane buono da mangiare

Cenerentola il lupo, cenerentola il lupo, senza padre
Cenerentola il lupo, cenerentola il lupo, senza madre

Cenerentolare è la paura d’invecchiare e diventare come la cenere

Più o meno ferocemente le date s’impegnano quasi sempre
E a meno di uno scherzo divertente dimmi almeno come ti senti
Povero lupo orfano, orfano di essere felice
Stanco d’incarnare la malvagità o la voracità 
o chicchessia

Cenerentola il lupo, cenerentola il lupo, senza padre
Cenerentola il lupo, cenerentola il lupo, senza madre

Povero lupo ameno, a meno di essere triste e di finire in cattività
o a meno di mangiare la nonna e cappuccetto e tutto quello che nel cestino lei porterà
o a meno di finire a rotolarti nel letto per il mal di pancia che ti procurerà
o a meno di morire sparato dal cacciatore e dal pallettone che ti attraverserà
dritto tra gli occhi per proteggere ancora il frutto che porti nel grembo tuo
e vedere realizzato nella tua ora di morte il tuo desiderio di maternità

Cenerentola il lupo, cenerentola il lupo, senza padre
Cenerentola il lupo, capitombola il lupo, senza madre


Joel - Cenerentolare

Per scrivere canzoni serve certo un certo estro
Ma serve anche un po' di "inistro"
Sapere dove va a morire il Sole
Sapere come scalda le persone

Però quello che mi piace di te è la tua bocca di fragola

Per scrivere canzoni le canzoni d'autore
Devi avere certo una tua opinione
Sulla crisi mondiale, sulla globalizzazione
Su come sta cambiando le persone

Però quello che mi piace di te è la tua bocca di fragola

Sulle tue pupille di ossidiana
C'era quel sorriso che non ho più con me
Sopra quel tuo cuore color corvo
C'era tutto l'amore che ho pensato per te...

...sopra quel tuo cuore mia regina
C'era tutto l'amore che ho pensato per te
C'era il meglio del mare
C'eran poche parole
C'era tutto l'amore che ho pescato per te.


Joel - Ossidiana

Ho dei graffi sul vetro del mio orologio e qualcuno sull'anima
Sul tempo che scorre via e sullo spazio che rimane
Ho una voglia infinita di andare oltre il cortile

Ho una gioia che mi logora come i graffi
Si alternano e ridono al di sotto dei baffi
Ho la voglia di farmi tradire
Sarebbe gioia di divenire
Ho un coltello in tasca e una spugna bagnata in testa
Ho la testa protesa ad ogni sciocca conquista

E tu che sei la mia Regina
Saresti pronta a cadere in rovina
E tu che sei la mia Regina
Saresti pronta ad andare

Ho  una canzone giostra per quando mi sento solo
Ho il fiato che mi serva per chiedere perdono
E perdonare chi posso e aggiustarmi il sorriso
Ho una gioia nascosta e un sorriso mal custodito
Ho l'idea di starti accanto
Ho il sospetto che tu sia soltanto un'idea

E tu che sei la mia Regina
Saresti pronta ad andare in rovina
E tu che sei la mia Regina
Saresti pronta a cadere 

Ho la vita che mi tiene per le dita
Ho una mano che mi stringe il petto
E la voglia di restare un po' sul tetto...


Joel - Cadere

Se c’è una cosa che mi opprime sono i nani nel giardino
Se c’è una cosa che mi confonde sono le tue curve sono le tue sponde
Se c’è una cosa che m’ingelosisce sono le tue angosce
Se c’è una cosa che mi ha percosso sono la tua carne sono le tue ossa

Allora bianca, bianca, bianca
Nevica, nevica qui

E non sarò perfetto
E non vivrò per sempre
Da non poterti attaccare
Fino in fondo
Non mangerò mai tutto
E non berrò alla tua fonte
Da non potermi mai saziare
Saziare di te

Se c’è una cosa che mi ha fatto bene sono le tue pene
Da potermi ricordare la tua umanità
Se c’è una cosa che mi ha fatto male sono le tue condizioni
Per poterti guardare

Allora bianca, bianca, bianca
Nevica, nevica qui

E non sarò perfetto
E non saprò mai tutto
Da poterti far vivere 
Ancora un poco
Non siederò alla tua mensa
E non berrò alla tua fonte
Da non potermi mai saziare
Saziare di te
Da non potermi mai
Saziare di te


Joel - Nevica

“INCENDI D’INCHIOSTRO”, più che un concept, è un "contenitore" in 12 tracce, in cui personaggi di fiabe, animali, cartoni animati rappresentano altrettante metafore, usate per parlare di rapporti d'amore e d'amicizia, e della difficoltà di allontanarsi da persone, luoghi, cose.

Ancor prima dell’uscita dell’album il progetto ha mosso i suoi primi passi, ad esempio al Lennon Festival 2012, dove il brano “Nevica” è arrivato alle semifinali di Letojanni, e dove ha preso forma la band che lo accompagna dal vivo e che ha poi preso anche parte alle registrazioni dell’album. Il disco completamente autoprodotto viene dato alle stampe nell’aprile 2013, ed è stato già suonato dal vivo in diversi locali del catanese. Grazie ai social network, al passaparola e alle poste ci si è guadagnati diverse interviste in radio locali e non, “Nevica” è stato novità della settimana per l’emittente “Radio Amore”, “Blu Radio Veneto” ha dedicato al disco uno speciale di un'ora, la trasmissione “Demo” di Radio1 ha trasmesso il brano “Cenerentolare” (dicembre 2013) e "Moby Dick Radio2" ha trasmesso il brano “L’odore della terra” (maggio 2014). 
Il disco è acquistabile inviando un messaggio a questo account.


Joel - Inc. inc.