Kelilan (Intro)

Clouds Near You

Italian song made for fun 

"Non posso più lasciarti sola
il tempo è nostro ormai
mi credi perso ma è ancora
presto per pensare al male e a quel che vuole
respira questo istante
e guardalo svanire

Ho passato quattro giorni e quattro notti
con gli occhi vuoti 
e i sogni morti 
rinchiuso tra le righe fino a tardi
tra sorti grigie e sordi sguardi
sepolto nel mio sonno senza senso
impossibili visioni senza tempo
credendo di capire a cosa penso
lasciandoti nel fumo dell’incenso 

E pensare che ti scorderai di me mi uccide

Naufrago in un’eterna tempesta
Novembre è più blu e ora niente mi resta
ho speso il primo giorno a capirti
il secondo a volerti e il terzo a nascondermi
e il quarto a lasciarti
per poi tornare in me"

Quattro Notti

"Disteso su un fianco, rendevo sospeso e stanco anche l’ultimo dubbio nel tremore mai capito, e sorpreso sedevo poi stordito rivolto al tuo fascino che piange. Appeso al dito era legato l’amato all’amata ed era poi l’amata nell’amato trasformata, indissolubili, soli contro il lento morire nei modi di dire del vento. I ricordi si separano adesso, e indicano l’ingresso nascosto del nostro segreto, mosso dal destino nel mio tratto che scrive ma non nel suo complesso distrarmi. Ed è chiaro che siamo solo ombre scure incerte su come essere ricordate, avvicinate alla paura, ma la paura è lì e lì rimane, fuori dalle mura, fuori dalle mie mura.

Mostrami i tuoi confini
Quelli con cui convivi
Scaldami coi respiri
Battiamo il tempo per esser vivi

E sai non ho più dubbi su chi sei ma ho dubbi su chi sono, se il lasciarti lasciarmi o il lasciarmi lasciarti. Quindi dammi la certezza di un suono e non il costante abbandono, perché sento nero da quando ti cerco e vedo le note di ciò che siamo, e mento se ti dico che questo è tutto perché non credo solo a questo. E avevo paura a distaccarmi come te avevi paura che il sogno non fosse vero, e aleggiava sepolto nei ricordi degli amici la presenza di ciò che ero in profondità e mai rivelavo, strappato al volo libero e alla coscienza, conservato nella tua ultima lacrima.
E ora lascerò che il mio pensiero più sincero venga a sfiorarti, così, per dimostrarti che il sogno era vero."

Correnti

“Ricordo quando avevi freddo, mi hai chiesto la felpa e c’è stato uno sguardo intenso d’intesa, era denso il fumo dell’incenso ed era folle l’attesa, ricordo il digradare nel dissolversi dei sensi, e se ci pensi ora non ha più nemmeno senso. 
Ricordo il bagliore nella notte scura e la paura costante che lo sguardo andasse perso, terso in scenari vaghi e fughe senza meta. Ricordi? Il rimorso di un ultimo gesto prima di lasciare l’attimo e voltare pagina, e adesso ciò che avevi è svanito in scenari troppo saturi e foglie autunnali che fluttuano in aria impiegando il nostro tempo per toccare il suolo, e mi sento solo su un molo tra oceani dal malinconico suono.
Ricordo quando mi pensavi all’alba e me ne accorgevo al tramonto, e allo spegnersi del mondo mi pentivo, perché sai ti pensavo sempre, mentivo. Ed è strano ma il destino ci ha incatenati schiena contro schiena sotto la chioma dell’albero spoglio, quello dove ci siamo baciati la prima volta, e non possiamo guardarci e per questo ti sogno anche se non voglio. 

Ciò che avevi non sta più tornando. 

Ricordo il fuoco annegare d’amore e il diluvio bagnare il sole, e il lento morire insieme ma da soli, distanti ma vicini, ricordo la cenere delle sigarette cadere nel vuoto colmato da una passione velata di nostalgia, ricordo ogni singola nota di ogni singola canzone a te dedicata e ogni rima sbagliata che finiva accartocciata, dannati tentativi per trovare parole inesistenti cercando di immortalare quei momenti. Conto ancora i petali per vedere se mi ami oppure no, strappandoli e gettandoli al vento nel suo tocco d’argento. Prendevi i fogli con le mie storie e ne facevi aerei di carta da lanciare in cielo per rendermi un sognatore, e lascerò crescere il ricordo di te in giardino per coglierne il fiore in primavera, e ti aspetterò tutta la sera.

Quante notti contro il tempo per fermalo
Ti senti al sicuro ma la verità è che non riesci a stare calmo
Sguardo avanti speri in quel che sta arrivando
Ma ciò che avevi non sta più tornando
Ciò che avevi non sta più tornando.”

Ciò Che Avevi

"Some days I feel strong
But now I’m falling
I guess there’s something wrong
I pretend the summer but I have to face the winter first
This wind is shaking my bones
Your shadow just covered my feelings
And I’m starting to think that you’re just so proud to break all my memories in pieces 

I’m so sick of waiting
You’re the sense that I don’t have

I’m living the worst days
Because it’s snowing on your love
You’re wasting it all
Down in valleys with lost roads and dead thoughts 
I’ll get trough this alone

Some nights I feel lost
But then I realize 
That I’m just searching home 
I’m driving so fast just to find a place without these songs
But it’s all in my mind 
And I will be fine
I just need to define all your secrets
‘Cause you’re what I am and maybe something more"

stefano

Dead Thoughts

"‘Cause I wanna save you from a bad goodbye
I’m gonna lose control try by try
And now I miss you
You miss me
No matter if you don’t know why

It was the longest  september
The one you never want to live again 
Oh, loneliness keeps my head at home
We were letting cigarettes burn
And then watching them falling down on highways of broken thoughts
Please, believe me

These days don’t you feel you’re distant?
Please come closer
I know I’ll spend another winter writing 
Looking my eyes changing
Loving someone else I can forget
Hiding your face down in plains of regrets"

Closer

"Senza sosta, siamo in apnea nell’angolo di cuore che ancora ci appartiene, sommersi e cullati da sottili fibre di cielo senza espressione. Illudimi, ma fallo bene o non farlo proprio. Poi lasciami dimenticarmi di te, e ti lascerò volare d’estate per poi prenderti quando non sarai altro che mera nostalgia. Hai ascoltato ogni tuo battito e realizzato ogni tuo desiderio, così che il tempo formasse la loro sostanza e la scagliasse nel vuoto dei miei occhi. 
Dolore e gioia sono solo due prospettive dello stesso destino. 
Tutti si amano fino a quando anche l’amore non basta più. Noi siamo molto più di questo.
Sono a tanto così da lanciarmi, e tu? 

Ma io sono questo e non posso negarlo
Io sono questo e non posso negarlo
Quindi malinconia
portami lontano dove non cresce il dolore ma solo la voglia di trovare un luogo che non esiste o il ricordo di un’altra vita

Io che ho creduto a tutto, finchè il fato mi ha rubato anche questo, che ho dimenticato cieli e ombre, finchè poi sono tornati a tormentarmi. Io che ho abbandonato me stesso per il gusto di trovare ciò che ancora non sono, ciò che non ho scritto e mai scriverò. Io che sono stato pioggia nei miei giorni migliori ma sole nei tuoi giorni peggiori.
Non ero più sicuro di volerti. Non ero più sicuro. Non ero più.
Com’eri tutto in te, e tuttavia com’eri sola, e remota, sempre. Analizzavi le cose con l’intenzione di amarle ma all’ultimo le lasciavi sfuggire dal tuo palmo. Come se l’attimo fosse più importante di uno stupido per sempre.. e come se io fossi una di quelle cose. 
Sei davvero sicura che è questo che vuoi? Perchè io non voglio più scegliere. 
Vorrei davvero scordarti un giorno, perchè non può mancarti quello che dimentichi. Rimarresti una luce fioca sotto stelle di materia sognante, tra spiriti oscillanti. Un pensiero insconscio che tuttavia non saprò distinguere, e che non potrò più rincorrere. O amare. 

Ma io sono questo e non posso negarlo, quindi malinconia, malinconia
portami lontano dove non cresce il dolore ma solo la voglia di trovare un luogo che non esiste
o il ricordo di un’altra vita
sorreggi le mie ansie e legami alle teorie del destino
fino alla prova certa che l’amore non sia temporaneo
ma permanente.
Sono a tanto così da lanciarmi.
Sono questi i miei confini. E i tuoi? 


Permanente

"Cosa ti lasci dietro quando ti volti? Senti il peso di tutti quegli occhi, meglio morire che vivere morti. Meglio odiarti se ti amano in molti. Meglio volerti e lasciarti che perderti adesso. 

Cosa mi diresti se mi avessi accanto? Il tuo vento mi chiamava, ma non era più dolce poesia, solo tristezza pura che mi scagliava addosso il freddo dell'assenza. Così tiravo su il cappuccio, e in un lampo era subito maggio: sole, euforia, casa. Casa. Casa.. ogni tanto ti sento. Amami con le tue radici, ovunque esse siano, cresci i fiori sui miei rami e trasformali in parole da cedere a chi crede nei miracoli. Potevo vivere lì per sempre in quella bolla d'argento, ad osservare un tramonto di vetro, ma era tutto così fragile e surreale. Niente poteva trascinarmi più a fondo della consapevolezza di vivere un'illusione perfetta. La visione che tutti sognano, era quella la mia casa, ma esisteva solo nel mio bisogno di evadere, non qui, non ora e non con te, così dovevo scegliere la pioggia e la tenera tristezza. Forse questo puoi chiamarlo amore: scegliere il tremore, ed il suo soffice dolore pur di lasciarti quei pezzi di me. 

Io sono questo e non posso negarlo. Quindi malinconia, portami lontano e dimostrami che l'amore non è temporaneo, ma permanente.

Maggio

Acoustic guitar
Simple/emotional songs
Pop-punk, emo & alternative influences 
I hope my stuff makes you feel something

neverbeenhome