Spazzo via gli ultimi residui del mio sogno
Apro gli occhi un pò confuso, poi li strizzo con il pugno
non so che tempo faccia fuori, la persiana è chiusa
il gatto sopra al letto che mi guarda inizia a far le fusa

Quella mi ha lasciato, adesso c'è quest'altra
la sveglia intanto suona e mi ricorda che l'ora è tarda
e mentre mi ricordo se ho il lavoro o l'università
penso che dovrei proprio chiamarla st'altra qua.

Caldo il mio giaciglio. Lasciarlo? No, non voglio
eppure dovrò alzarmi per avere ciò che voglio
di notte tutto è più leggero e di mattina è scoglio
voglia di agire? Zero! Tutto il mio cordoglio

Ok ora mi alzo, piano senza sobbalzo
uscirò lì fuori e coglierò la palla al balzo
sarò come vogliono loro, guadagnerò il mio oro
ma ora non mi tocca anche se il mattino ha l'oro in bocca

[Il mattino è blues... perchè è malinconico
insomma, ti svegli e realizzi in un attimo tutto quello che sei
realizzi se sei triste o sei felice e soprattutto perchè...
Poi pensi a cosa fare, dove andare, chi non vuoi vedere, chi incontrare
e intanto la sveglia magari suona ancora
Il mattino è un po' filosofia e un po' poesia
è l'inizio di un giorno che non sai come andrà a finire]

Bene mi sono alzato, però non sono il solo
corsa verso il bagno, lasciate al re il suo trono!
ma dimentico il gatto che mi gira ancora intorno
io non lo vedo, inciampo... ed ecco, buongiorno

Poi mi guardo allo specchio, ancora che sonnecchio
tornano pensieri in testa che sanno di vecchio
che si confondono con le cose da fare in lista
sta vita mi conquista, datemi un analista!

Va be dai non ci penso, volo sotto la doccia
mille dubbi esistenziali goccia dopo goccia
e da fuori la porta la solita ramanzina
"bravo, spreca l'acqua. Paghi tu la bollettina?"

Aggiusto un po' la barba, allaccio un po' la scarpa
due biscotti, caffelatte, un pezzo in cassa spacca
Indosso il mio sorriso e via di nuovo verso il mondo
Sto mattino è una routine ma anche un viaggio profondo

Anima - Morning Blues (Smile Beat prod.)

Fatto per uscire fuori da tutti gli schemi
io non appartengo ad uno solo dei vostri fottuti insiemi
E non c'è un cazzo da fare, io gemello di alcun'anima
se il vostro rap è acciaio io d'acciao sono lamina

non lo so cosa rimane delle notti qui a pensare
ci resto sotto per settimane finchè la luce poi non riappare
cammino con gli occhi chiusi per la luce solare
proseguo ancora a passi lenti ma è per non scivolare

Picchio nelle casse come in cella le manette
Fluido nelle menti come al fiume il suo torrente
dolce come il bacio di una madre sulla tempia
duro come il pugno di chi lotta nella nebbia

Finchè il destino mi toglie la voce
Finchè avrò dentro un pensiero che nuoce
Finchè avrò modo di andare veloce
Anima Phoenix rapace feroce

Il sangue nel mio cuore, dico, mai ci passa lento
puoi dire quel che vuoi adesso, ho il cervello spento
parla un pò più forte, che hai detto? non ti sento
vorresti farmi credere che Anima è un talento?!

mai ti ho chiesto niente perchè niente mi puoi dare
le mie fottute rime come le fottute lame
sono autolesionista mi ci nutro poi se ho fame
l'ispirazione aumenta, su queste ferite è sale
Porto il tempo, conto, ma nella gabbia toracica
centoquaranta bpm, vita che si scarica
si accende ora la base e la ragione abdica
e lì poi si versifica la mia mente lunatica

Suono al massimo della mia potenza minimale
subastrale l'eco che risale e poi scompare
Vivo al minimo della mia potenza massimale
microfono alla mano quando rappo sono un animale

Anemos è il soffio dell'eterna vita 
che abbandona il corpo quando ormai è finita
rappresento chi non ha una via d'uscita
che abbraccia il mondo e in un sorriso grida

basifico e calcifico un concetto metaforico
poi amplifico e rettifico il mio rap architettonico 
io celebro la metrica in maniera supersonica 
questa è la mia musica, fanculo a chi la giudica

ho bisogno di moneta per seguire una passione
non ho scelto io di averla mi è arrivata col vento a favore
per me non è una moda, dalla realtà mi schioda
a volte temo e spero che di rime la mia anima imploda

"Anima, ma come fai, non sembra la tua voce"
"Anima, si ferma il respiro quando vai veloce"
"Anima, ho i brividi, per me tu arrivi in alto
vedo che resti umile anche se qui ora ti esalto"

Volano neri i corvi su un campo di grano
fanno baccano ma come i pensieri volan piano
inquieto il cielo che ora raccoglie il mio sguardo
già vedo il lampo e sento il tuono in ritardo

Vado sicuro, dentro di me
la pace mentale di chi sa dov'è
nessuna incertezza, nessuna paura
la strada mi scruta e forse insicura

fulmini facciano luce nel buio
il grano mi sfami se poi dentro muoio
Il cielo promette tempesta e inquietudini
ma amo la pioggia e le vecchie abitudini

Suono al massimo della mia potenza minimale
subastrale l'eco che risale e poi scompare
Vivo al minimo della mia potenza massimale
ma microfono alla mano quando rappo sono un animale

Fenix