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Song Title: Fuggi da Questo Cielo
All rights reserved © Lance Thomas Davidson
Written, composed, directed, and artistically improvised by Lance Thomas Davidson.
Although certain sections of this work draw inspiration from lyrical and musical traditions of the sixteenth and seventeenth centuries, it represents a complete and original innovation in both concept and form. Its transformative structure and interpretive development render it a wholly unique creation, not a derivative composition. Copyright is fully maintained and asserted by Lance Thomas Davidson.

Tutti i diritti riservati © Lance Thomas Davidson
Scritto, composto, diretto e artisticamente improvvisato da Lance Thomas Davidson.
Benché alcune sezioni di quest’opera si ispirino alle tradizioni liriche e musicali del XVI e XVII secolo, essa costituisce un’innovazione completa e originale nel concetto e nella forma. La sua struttura trasformativa e l’elaborazione interpretativa la rendono un’opera del tutto unica e non derivata. Il diritto d’autore è interamente mantenuto e rivendicato da Lance Thomas Davidson.

Song: Fuggi da Questo Cielo
Lyrics Below

Sotto la luna il pianto mio s’avvolge,
L’ombra del core langue e si scolora;
Nel vento odo il nome che m’accora,
E il tempo fugge, come amor mi scioglie.

L’alba mi trova stanco e senza fede,
Le rose han spine dove nacque il canto;
Ogni sospiro è ferro, ogni rimpianto,
E l’anima in catene al duol concede.

Fuggi, fuggi, fuggi da questo cielo,
Crudo Amor, che sì mi punge il core;
Già non è tempo di seguir Amore,
Ché già di duol mi muoio e non mi spero;
Porto tua memoria, e dal suo foco forgiato sarò in novo core,
Per amar più forte, e più ardente che pria.

Ma dallo strazio nasce nova luce,
Un fuoco santo dentro il petto vivo;
Se Amor m’ha vinto, or io lo sfido,
E dal dolore il mio valor riluce.

Fuggi, fuggi, fuggi da questo cielo,
Crudo Amor, che sì mi punge il core;
Già non è tempo di seguir Amore,
Ché già di duol mi muoio e non mi spero;
Porto tua memoria, e dal suo foco forgiato sarò in novo core,
Per amar più forte, e più ardente che pria.

Nel tuo silenzio odo il mio destino,
Tra ceneri di sogni e di promesse;
Ma rinasco, sì, dalle tue stesse,
Come fenice al ciel del mattutino.

Fuggi, fuggi, fuggi da questo cielo,
Crudo Amor, che sì mi punge il core;
Già non è tempo di seguir Amore,
Ché già di duol mi muoio e non mi spero;
Porto tua memoria, e dal suo foco forgiato sarò in novo core,
Per amar più forte, e più ardente che pria.

Sopra le onde il vento canta piano,
Ricordo il volto, dolce e lontano;
Ogni sorriso come un fior d’estate,
Che il tempo serba, ma l’anima abbraccia.

E sotto i cieli d’oro del tramonto,
Porto la pace di chi ha sofferto;
Non temo più l’amor né il suo rimorso,
Poiché dal pianto il cor trovò conforto.

[8-bar mandolin tremolo in Dm with muted trumpet counter-melody; alternating calls; resolve softly into the next section]

Se tutto il mondo cade e poi si leva,
Anch’io risorgo, e del mio pianto rido;
Nel foco trovo il ciel ch’era smarrito,
E servo Amor, ma Amor che mi releva.

Dolce tormento, fonte del mio bene,
Né più mi spaventa la tua catena.

Porto tua fiamma, non più mia rovina,
Ma lume eterno che la notte inchina;
Fuggi, sì, ma resta nel mio core,
Che dal tuo foco nasce il mio valore.



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