Testo:

Se non fosse stato per noi/
Per le nostre cocciutaggini d'autore/
Il futuro sarebbe semplice/
Ed il modo indicativo/
Ed il gerundio non più desueto/
Andando tutto verso un plein air/

Sai laggiù, dove lo spazio sarà per noi/
Fra le righe delle urla degli stolti/
E nei silenzi che reitererò/
E dei non detti musica farò/
Mi avvalgo della facoltà di lettere e filosofia/

Tu immaginami come se fossi una macchina interdetta/
Un sogno assai concreto/
Una pioggia bassa nel pineto/
Oppure come san Paolo ai margini del mondo/
Senza nemmeno il tempo per redimere il creato/

Soggetti sottintesi

L'atleta

Quello che resta

«Tra gli alberi»

Sono una foresta/
In me le voci si disperdono/

I rami chini e curvi/
Hanno perso il loro baricentro/
Come Ser Brunetto loro non si assolvono/
Non si perdonano/
Si guardan vivere/
Son pronti a piangere/
Ma interiorizzano nel buio amico i colori umbratili/

Prova a parlare con me/
Vienimi a cercar fra i corvi/
Prova a parlare con me/
Diventando poco a poco un albero/

Il salice, la rugiada/
Attendono garbati il vespro/
Le nostre esili radici/
Come gambe chiuse al tempo/
Conficcate nel ricordo mai vissuto e nella biodiversità/
Senza una pagina dentro cui scrivere di un'altra identità/

Prova a parlare con me/
Vienimi a cercar fra i rovi/
Prova a parlare con me/
Diventando poco a poco un albero/

Tra gli alberi

Il nostro Termidoro si è fermato in un istante e le ombre cui eravamo abituati a soggiacere si son fatte più blande/

I nostri cuori strapazzati, malcapitati e rattoppati avevano già pressato tutta la sofferenza dentro ad un barattolo/

Distillandone pietà e un briciolo di apparenza/

Ma adesso ci sciogliamo come neve al sole/
Siamo rovi nati e ci scegliamo come neve e sole/
Ma adesso ci sciogliamo come neve al sole/
Sistemi solitari e ci scegliamo come neve e sole/

Sistemi solitari

Cantastorie.
Tratti osceni in luogo del pubblico.

Piazza