Name: Little Black Submarines (by Factory, June 2022)-Remastered Version by Silvio Vinci
Duration: 5 min 14 s
Description: “FACTORY (mark II) risvegliano il classico dei Black Keys: da sussurro acustico a tsunami elettrico, un tributo che rispetta l’originale e lo travolge con il loro groove mod‑psichedelico.”

**Didascalia per le note del vinile**:

Registrata dal vivo nel 2022 e rimasterizzata nel 2025, questa versione di “A Town Called Malice” cattura tutta l’energia grezza e autentica dei FACTORY – Mark II. Un’esplosione di mod rock con l’Hammond ipnotico di Silvio Vinci, le chitarre taglienti di Davide Spanu, il groove inconfondibile del bassista londinese Chris Pain (da Chelsea), la batteria serrata e incisiva di Luca Monaco e la voce ruvida e carismatica di Giuliano Dettori, vero mod sassarese. Un documento sonoro potente, ritrovato dagli archivi perduti e finalmente restituito al pubblico.

A Town Called Malice- Remastered 2025

Playlist dei FACTORY, Mark II (2022-2023)

Lazy Sunday

Jam session funky blues per Silvio & Luigi 

Lee Cooper's Six Wives

“Lee Cooper’s Six Wives” è un viaggio ipnotico nel cuore pulsante del funky blues sudista degli anni ’70, un brano che sembra sbucare direttamente da una jam session notturna tra le paludi del Mississippi. Luigi Cattani imbraccia la chitarra con lo spirito e la sensibilità di un giovane Clapton: fraseggi blues asciutti, suono caldo e vibrante, assoli che si muovono sinuosi su un tappeto ritmico avvolgente.
Silvio Vinci firma l’anima sonora del pezzo: Rhodes piano in sottofondo , Hammond graffiante e basso elettrico carico di groove si intrecciano in un incastro perfetto, costruendo un’atmosfera densa, viscerale, visibilmente vintage ma mai manierista. Il brano scorre come un lento rituale tribale, fatto di dinamiche dilatate, sudore, soul e quell’inconfondibile polvere del Sud che sa di barbecue, sigarette e storie mai raccontate.
“Lee Cooper’s Six Wives” è un omaggio, nato da un improvvisazione in sala da pranzo, sincero e ispirato alla tradizione nera americana, ma filtrato da una sensibilità europea raffinata e libera, capace di reinventare il passato con rispetto e originalità. Una traccia da ascoltare a occhi chiusi, preferibilmente su vinile, con il volume alto e la mente aperta.

Lee cooper's Six Wives #3 (brass remix)

 Midnight To Six Man (cover dei Pretty Things)- by FACTORY – The MODern Blues Project, mark II

La rilettura di Midnight To Six Man da parte dei FACTORY mark II è un’esplosione di energia garage rock, filtrata attraverso la grana sporca e viscerale della scena mod inglese anni ’60. Lontani da ogni patina nostalgica, i FACTORY confezionano una versione che vibra di urgenza e stile, riportando il brano dei Pretty Things a nuova vita con una formazione affiatata e potente.
Giuliano Dettori alla voce incarna perfettamente l’attitudine notturna e ribelle del testo: graffiante, teatrale, sfacciato, porta il pezzo in una dimensione urbana e sotterranea, con un’interpretazione che ondeggia tra soul bianco e rock’n’roll. Davide Spanu, alla chitarra, scolpisce riff affilati e sporchi, mantenendo l’urgenza originale ma aggiungendo una precisione e un gusto psichedelico tipico del suono FACTORY.
Il basso elettrico di Chris Pain è nervoso, pulsante, essenziale: tiene insieme la sezione ritmica come colla funky, perfettamente agganciato alla batteria asciutta e muscolare di Luca Monaco, che picchia dritto come in un club del ’66. A completare la visione, l’inconfondibile Hammond di Silvio Vinci: caldo, urlante, vorticoso, anima e colora ogni pausa e ripartenza con toni da scantinato swingante, evocando i migliori momenti della British R&B invasion.
La versione dei FACTORY mark II è fedele nello spirito e libera nell’anima: più sporca, più dritta, più viva. Midnight To Six Man torna a camminare nei vicoli elettrici della notte londinese, ma lo fa con passo sassarese e cuore funk.

Midnight To Six Man - (Studio Session 2022)- remix 2025

“FACTORY (mark II) risvegliano il classico dei Black Keys: da sussurro acustico a tsunami elettrico, un tributo che rispetta l’originale e lo travolge con il loro groove mod‑psichedelico.”

Little Black Submarines  (by Factory, June 2022)-Remastered Version

Registrato in presa diretta durante una sessione in sala prove nel febbraio 2023, I’m a Man dei FACTORY mark II è un’esplosione viscerale di energia garage rock. Il brano, storicamente legato a Spencer Davis Group e poi ai Chicago Transit Authority, viene qui reinterpretato con spirito crudo, selvaggio, e dichiaratamente analogico. Nessuna sovraincisione, niente plastica digitale: solo valvole roventi, sudore e amplificatori al massimo.
La voce di Giuliano Dettori è rabbiosa e teatrale, con un piglio da predicatore laico, mentre la chitarra di Davide Spanu sputa riff fuzzati e assoli taglienti come coltelli. Il groove di Chris Pain al basso è secco e nervoso, perfettamente incastrato nella batteria incalzante e garage di Luca Monaco. Ma è Silvio Vinci, con il suo Hammond impastato e feroce, a dare quel tocco “blues moderno” che distingue il suono FACTORY: un ponte tra mod inglese e psichedelia moderna.
Rimasterizzato oggi con cura ma senza snaturarne la grana grezza, il brano conserva tutta la tensione elettrica dell’originale sessione del 2023. Nessun compromesso: solo cinque musicisti che affermano, con convinzione, di essere uomini. Di essere vivi.

I'm A Man (Factory 20-2-23)- remix 2025

WHIPPING POST – FACTORY (Mark III)
Registrata il 13 giugno 2024, questa versione di Whipping Post segna una svolta nella poetica sonora dei FACTORY Mark III. Antonio Miscali, voce blues calda e graffiante, accompagna con la sua chitarra acustica l’incedere ipnotico di una band ormai rodata: Sergio Virdis costruisce due lunghi soli elettrici dal sapore psichedelico, che si intrecciano e si dissolvono nel dialogo lisergico con l’Hammond di Silvio Vinci. La ritmica pulsante di Chris Pain al basso e Luca Monaco alla batteria sostiene l’intera impalcatura del brano, trasformandolo in un viaggio dilatato, teso e visionario, lontano dalla furia originale degli Allman, ma denso di spiritualità e groove mod-blues.

Whipping post #remastered 2025

In questa reinterpretazione essenziale e potente di Delta Lady, i FACTORY (Mark III) spogliano il brano da ogni eccesso corale per restituirne il cuore più autentico: un soul-blues viscerale, ruvido, diretto. Niente cori gospel, solo cinque musicisti affiatati e un’energia che scorre senza filtri.
Antonio Miscali alla voce e chitarra acustica domina la scena con un’interpretazione calda, intensa, dal timbro soul e graffiato. Il suo canto, mai enfatico, ma profondamente sentito, guida il brano in un crescendo emozionale. Sergio Virdis disegna linee elettriche pungenti e vibranti, mentre il basso profondo e rotondo di Chris Pain e la batteria incalzante e precisa di Luca Monaco costruiscono una base solida e sincopata.
A fare la differenza, il tocco retrò di Silvio Vinci, che abbandona l’Hammond per un Wurlitzer elettrico: il suo suono metallico, funky e caldo insieme, dà al pezzo un sapore decisamente vintage ma originale, portando la rilettura verso territori tra Muscle Shoals e rock psichedelico inglese. Delta Lady dei FACTORY non è una copia, ma una trasformazione: un omaggio rispettoso e al tempo stesso personale, segnato da gusto, equilibrio e passione.

Delta Lady - 19 mar 2025- remastered- Lo-Fi version

“Whipping Post - Live @ Abetone 10-1-25” – FACTORY (Mark III)

Nella suggestiva cornice dell’Abetone a Sassari, i FACTORY (Mark III) hanno riportato in vita uno dei brani più epici del Southern rock con una versione incendiaria e profondamente psichedelica di Whipping Post. L’esibizione, registrata il 10 gennaio 2025, è un viaggio sonoro che abbraccia la tensione viscerale del pezzo originale degli Allman Brothers Band, spingendola però oltre, verso territori improvvisativi carichi di elettricità emotiva.

Antonio Miscali alla voce e chitarra acustica regala un’interpretazione intensa e sofferta, con un timbro blues roco e caldo, perfettamente aderente al pathos lirico del brano. Sergio Virdis, alla chitarra elettrica, costruisce assoli dilatati e viscerali, che esplodono in un interplay mozzafiato con l’Hammond di Silvio Vinci, vero cuore pulsante del crescendo psichedelico. 
La sezione ritmica – Luca Monaco alla batteria e Chris Pain al basso – tiene insieme l’intera architettura sonora con solidità e dinamismo, alternando groove sincopati e aperture progressive in puro stile anni ’70.

Il risultato? Una versione di Whipping Post che non è solo una cover, ma una reinterpretazione viva, viscerale e travolgente. La Mark III dei FACTORY conferma così la sua vocazione visionaria, capace di fondere radici blues, improvvisazione psichedelica e spirito garage rock in un’unica, ipnotica esperienza sonora.

Whipping Post -Live@Abetone 10 -1-25 (remastered)

tastierista 
1988-92- HIGHWAY 69
1993-96- MEDICINE MEN
1995-96- AMANITA 
1999-2000- MONEDA
2001-2002- KOSMEN
2006-2012- RAILROAD BLUES BAND
2012- COSMICK CHARLIE
dal 2013- FACTORY

Little Black Submarines (by Factory, June 2022)-Remastered Version

Silvio Vinci

Related tracks