Date fuoco ai locali
Impiccate i deejay
La loro musica
Non parla dei fatti miei

Date fuoco ai locali
E impiccate i deejay
La loro musica
Non guarda con gli occhi miei.

Io pace non trovo
E non ho da far guerra
E fra tormento e speranza
Io resto per terra.

Ché a sopportare la noia
Si fa meno fatica
Che a conquistarsi la gioia
Rischiando una ferita.

Ma in fondo chi se ne importa
Di un errore o un fallimento
Lo urlo contro il muro
E per un po' sono contento.

Se alla domanda "sono in grado?"
Non troverai consolazione
Inadeguato e mai abbastanza
Inibirai ogni azione.

Date fuoco ai locali
Impiccate i deejay
La loro musica
Non parla dei fatti miei

Date fuoco ai locali
E impiccate i deejay
La loro musica
Non guarda con gli occhi miei.

Sai che spesso la saggezza
È solamente la prudenza più stagnante
Ma ora è tempo di reagire
Senza porsi altre domande.

Ogni ferita o cicatrice
Che porterai sotto la pelle
C'è una medaglia al valore
Per ognuna di quelle.

Ma che fatica esser se stessi
Se negli occhi della gente
Il tuo valore di misura
Dal far di più o fare niente.

Io ossessionato dal fare
Ma più a mio agio nel pensare
Mangio un'idea a colazione
Poi cago la mia rivoluzione.

Date fuoco ai locali
Impiccate i deejay
La loro musica
Non parla dei fatti miei

Date fuoco ai locali
E impiccate i deejay
La loro musica
Non guarda con gli occhi miei.

Non si sa cosa fossero
Se ribelli o disertori
Nella follia di ieri
I soli erano dei pionieri.

Non si sa cosa sono
Se conformisti o arrendieri
Nella follia di oggi
I soli sono dei prigionieri.

Ma io sono come lui
E lui è come te
E tu sei come me
E noi siamo tutti assieme.

Per chi si è arreso alla realtà
E ha rinunciato a sognare
C'è chi ancora sogna
Che la realtà possa cambiare.

Date fuoco ai locali
Impiccate i deejay
La loro musica
Non parla dei fatti miei

Date fuoco ai locali
E impiccate i deejay
La loro musica
Non guarda con gli occhi miei.

pace non trovo e non ho da far guerra

Hikikomori (2018)

Occhi gonfi e lo sguardo dimesso
che denota imbarazzo
una timida stretta di mano
e poi un lungo abbraccio.

Di domande puoi farne se vuoi
ma quelle giuste
non aspettarti però
delle risposte.
Dai, lo sai, che faccio fatica
a dire quello che ho nella testa.

Chiudo gli occhi più forte che posso
magari scompare
ogni sguardo ed il peso del mondo
non lo so sopportare.

Io vorrei restare chiuso
dentro al mio cervello
ma voi, fuori, continuate 
a bussare, a bussare, a bussare
Non cercate di entrare
per favore
lasciatemi stare
a me penso io.

No non è cattiveria e lo sai
forse un po' di vergogna
voglio porre rimedio però
ad ogni mancanza.
Eccomi qua, ti risolvo la vita
senza pietà, con uno schiocco di dita.

E intanto la radio che passa
vecchie e nuove canzoni anni '80
un passato ingombrante che incalza
un presente che è stanco e che arranca.

Ed io dovrei darmi da fare 
per esser migliore
come voi, là fuori, che continuate 
a tentare, a cercare, a provare.
Sai ho una macchia sul cuore
ma adesso
se mi tendi la mano
lo faccio anch'io.

Occhi gonfi e lo sguardo dimesso
che denota imbarazzo
una timida stretta di mano
e poi un lungo abbraccio.


"Tutto il problema della vita è dunque questo: come rompere la propria solitudine, come comunicare con gli altri." (Cesare Pavese)

hikikomori

Milan Kundera (2018)

Rido quando mi dici che
io son profondo come il mare
non capisco bene perchè
tu ti veda così superficiale
poi ti guardo e capisco che
in fondo sia del tutto normale

il tempo che tu passi a vivere
io lo spreco a pensare.

Tu del tutto naturalmente
ti lasci andare ad ogni sensazione
io che altrettanto spontaneamente
blocco sul nascere ogni nuova emozione
e l'analizzo per capire se
riesco a condurla alla mia comprensione

ma questo porta inevitabilmente
a non provare più niente.

Io che ho bisogno di ogni certezza
per tramutare il mio pensiero in azione
tu in assoluta spensieratezza
prendi costantemente ogni decisione
ti senti libero e senza catene
prima di accorgerti che è un'illusione

volti lo sguardo e misuri il vuoto che
separa te e la ragione.

Il vuoto è un peso che non puoi sopportar
tu vuoi qualcosa che lo possa colmare
come quel senso che io mi ostino a cercar
in ogni cosa e che mi fa disperare
ti prego insegnami la leggerezza
guardar la vita come ad una sciocchezza

giusto equilibrio fra ragione e libertà
non una vita a metà.

milan kundera

Ridicolo

Ridicole
le nostre paure
che sembran montagne
ma sono pianure
che puoi calpestare
senza farti male.

Ridicoli
sono i tuoi limiti
che sembrano mura invalicabili
se guardi bene
sono di plastica
li puoi spostare dove vuoi.

Nessuno dice che sia così semplice 
nessuno dice che sia tutto facile.

Ridicolo
non chiedere aiuto
quando hai bisogno
o sei confuso
non esitare
chiedi e non te ne pentirai.

Ridicole
queste parole
che dentro la testa
rieccheggian da ore
ma non serve a niente
se ci credi solo a metà
no, non serve a niente
se non le metti in pratica.

Nessuno dice che sia così semplice
nessuno dice che sia tutto facile
ma non pensare che tu sia così fragile
ma non pensare che sia così impossibile.

Kevin Garvey

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