Un incontro con Michelangelo Bovero, Luigi Ferrajoli, Valentina Pazé e Gianni Tognoni. A cura di Scuola per la Buona Politica di Torino e in collaborazione con Scuola Costituente Terra di Roma.

Il XIV Ciclo didattico della Scuola per la Buona Politica di Torino, ideato in sintonia con la Scuola Costituente Terra nata a Roma allo scoppio della pandemia, è dedicato al tema La salute del mondo. Studiosi di scienze naturali e di scienze sociali guidano la nostra riflessione sulla salute del pianeta, attaccata e compromessa dalla specie dominante e dal suo modello di vita egemone; la salute della specie, minacciata da mali globali e alla ricerca di rimedi universali; la salute dei popoli, affetta da tragiche diseguaglianze nei destini collettivi; la salute della cosmopoli, erosa da competizioni esasperate e antagonismi feroci.

Circolo dei lettori
8 luglio 2021

🌍 La salute del mondo

con Dario Fabbri, Federico Petroni e Lorenzo Pregliasco
a cura di “LIMES”
in collaborazione con YouTrend

Circolo dei lettori
22 settembre 2021

🌍 La mappa del mondo | Lezioni afghane

L'ospite della puntata è Antonio D'Alessandri, professore di storia dell'Europa Orientale all'Università Roma Tre.

La memoria corta e una informazione decontestualizzata ci portano a fraintendere o a non comprendere la storia, la geografia e la stessa realtà. Anche oggi che tutto ci scorre velocemente davanti agli occhi, basterebbe rallentare un momento e tornare indietro di meno di un secolo per capire che da Cabo de Roca a Odessa, da un intreccio inestricabile di storia, geografia e storie di popoli emerge un'idea di Europa diversa per ciascuno eppure comune a tutto il continente. Esserne consapevoli è il primo passo per esserne tutti, con intelligenza e lucidità, primi cittadini.

3 Puntata, 7 Stagione, 20.01.23 Bar Europa, Michele Gerace e Antonio D'Alessandri

Popoli Tutti

SABATO 9 MAGGIO RIVIVIAMO TUTTI INSIEME LE ATMOSFERE E LA MUSICA DELL' UNDERGROUND CITY - Popoli - (PE)
IL LOCALE CHE HA FATTO LA STORIA IN ITALIA
TOP DJ'S
CLAUDIO DI ROCCO - MASSIMINO LIPPOLI - 
DINO SERAFINI - RIKY MONTANARI -
ALESSIO COSTA - PEPPE FIORDALISI - FABRIZIO DELLA CORTE -

DJ DINO SERAFINI @ UNDERGROUND CITY 09.05.2015

Copertina 21 Maggio

In un tempo fragile, nasce una voce che invita alla riflessione e alla speranza. Oltre il velo del mondo non è solo una canzone: è un appello silenzioso alla pace, un viaggio nell’anima umana. 

OLTRE IL VELO DEL MONDO

Radio ViGiova intervista Padre Giorgio Vito, insignito del titolo di Giusto del mondo 
per le centinaia di vite che ha salvato in Rwanda durante il genocidio del 1994.


Radio ViGiova incontra padre Giorgio Vito, missionario rogazionista recentemente insignito del titolo di “Giusto del mondo”. 

Come lui, uomini e donne straordinari si sono opposti ai genocidi che hanno insanguinato il Novecento; per commemorarli sono sorti in varie città del mondo i “Giardini dei giusti” che ricordano quanti hanno aiutato le vittime della Shoah, del genocidio armeno, rwandese e bosniaco.

Attraverso il racconto di padre Giorgio Vito, Radio ViGiova racconta il genocidio del Rwanda: cento giorni di mattanza consumatasi nel cuore dell’Africa. In particolare ripercorreremo insieme le vicende della città di Nyanza e del suo orfanotrofio che, grazie all’operato di padre Giorgio e dei suoi confratelli,  ha dato rifugio e salvezza a centinaia di persone.


Podcast: http://www.vigiova.it/radio
Facebook: http://www.facebook.com/radiovigiova

Non c'è pace senza giustizia - Radio Vigiova

L'ospite della puntata è Alessandro Capriccioli, presidente della II Commissione "Affari europei e internazionali, cooperazione tra i popoli" del Consiglio regionale del Lazio.


Senza contare ciò che è stato prima. Due guerre mondiali, i campi di sterminio, i gulag, l'haparteid, i genocidi, altre guerre. Storia dello scorso secolo che sembra ripetersi anche se forse procede lineare. I campi di rieducazione, la libertà a punti come la patente. L'idea che lo Stato possa controllare, spiare, reprimere, usare violenza, segregare. Arbitrariamente, senza dare spiegazioni o mentendo ufficialmente davanti a un mondo che distrattamente chiede spiegazioni e si fa andare bene una evidente menzogna.

Mette i brividi sapere che, mentre si discuteva cosa scrivere nella Dichiarazione universale dei diritti umani, oltre a chi considerava i diritti fondamentali come una grazia da concedere, c'era anche chi rivendicava il diritto di poter decidere la soglia di crudeltà e disumanità della pena da infliggere a piacimento.

Sono passati poco più di sessant'anni da allora. Gran parte delle Costituzioni democratiche e la stessa Dichiarazione universale dei diritti umani riconoscono alla persona diritti inviolabili finanche dallo Stato. Anche quando si entra nel campo penale, almeno sulla carta, presuppongono l'innocenza, garantiscono un giusto processo e condannano la crudeltà della pena che, come chiesero già gli inglesi a Guglielmo d'Orange al tempo del Bill of Rights, deve essere proporzionale al reato commesso e finalizzata al recupero del reo che si è comportato in modo antisociale.

Chi ha avuto occasione di mettere piede in carcere, al di là di casi al limite della mostruosità e subumanità, dice che quando si incrocia lo sguardo di chi si trova al di là delle sbarre ci si guarda allo specchio. Dentro e fuori la stessa umanità. Ciò che la distingue è uno sbaglio che nessuno di noi vorrebbe commettere e che tutti potremmo trovarci a commettere per le ragioni più diverse e insondabili. Fuori di retorica e senza buonismo. Uno sbaglio che se per la legge è punito con la reclusione è giusto che chi lo ha commesso sconti una sanzione proporzionata alla gravità del reato e alla capacità a delinquere. Ma non è scritto da nessuna parte che la privazione della libertà debba trasformarsi in supplizio e scuola di criminalità quando invece dovrebbe essere ravvedimento, redenzione e dissuasione. Giustizia per chi è stato offeso e per chi ha offeso. 

Non possiamo considerare crudeltà e disumanità concetti relativi all'interno di uno stato che pretendiamo sia di diritto. Dobbiamo sapere che se oggi lasciamo calpestare la dignità degli altri, nulla impedisce che domani possa essere calpestata la nostra. Libertà e diritti si possono perdere un poco alla volta. Accrescerli significa porre una questione di rispetto per gli altri e per noi stessi. Affermare che in teoria e nella pratica quotidiana l'umanità è l'unico gradiente di civiltà.

20 Puntata, 4 Stagione, 10.01.20 Bar Europa, Michele Gerace E Alessandro Capriccioli

RS dal vivo alla FESTA DEI POPOLI, presso il parco delle feste in Via Cabriolo a Fidenza (PR).
Vi aspettiamo!

Radio Soppalco dal vivo 5-6-7 Luglio

An Italian-Persian artist, is a versatile creative blending music, poetry, and visual arts into a distinctive style. Rooted between Florence and Persia, she merges classical elegance with contemporary sensibility, crafting songs that resonate and linger. Her performances and collaborations showcase a coherent and original artistic vision, capturing the attention of industry professionals.

Promuove e produce cultura, tutti i giorni, per tutti, nelle sue tre sedi – Torino, Novara e Rivoli – con rassegne e festival. Un progetto di Regione Piemonte

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