Taison eclissi temporale family 


edera che silente avvolge le mie braccia in una sorte calda
destino che inn fronte mi stappa la faccia di chi mi salverà e abbraccierà forte la mia anima 
animale che corre indisturbato per gli anfratti delle foreste pungenti insidiose nelle più false piazze aperte di margheite profumate  e ricoperte
dal un miele dove l'ape si siente e tranquillamente passa la sua giornata facendo la guarda a proprio fiore radice che intralcia il passante
silenzio assordande dietro una siepe dove si presuppone che il mondo sia  un po troppo nauseante mi affido alla natura 
pericolo che corro se l'ortica punge la mia cura cuce la mia paura sfilaccia fili che mi tengono inbilico tra arte di due mondi differenti io mi affido alla luna
cosi sperduta lontana da me 
la rincorrerò per sempre finchè non sarò talmente vicino da toccare quella luce che mi addormenta la sera e calmava la mia ansia mandandomi temporali 
pioggia celeste che mi cullava come il mormorio di una sirena canto che decorava i miei sogni con brillanti dorati e smeraldi che illiminavanon 
i miei solchi passi fatti ormai storti  ho sbagliato strada sento uomini che mi indicano la pace dei sensi distesa in petalo di loto che mi placa..
nel frattempo un donna cara mi dona u bacio caldo che ripristina la mia anima..

che sarà questo ?
un paesaggio troppo bello per essere visto da tutto il mondo 
adesso che ho notato nell'acqua tiepida un riflesso 
me stesso dentro che lotto per uscire dal mio interno 
scalcio come un bambino ancora in pancia rompo queste acque
e scappo come una farfalla dal suo involucro 
oltre il tempo che passa la lancetta assume le sembianze di un metronomo
ed ogni ora che scatta sento la stanza sciogliersi piano la mia cura sarà all'artico
dovrò passerggiare per molto tempo col suono nelle orecchie del fiume che scorre candido 
tranquillo percorre il suo percorso fino ad arrivare allo sbocco del mare 
li libera tutta la sua essenza cioò che per anni si è tenuto tra le rocce del fondale 
ora lo libera come un spirito che si muoverà lento tra le nuvole e raggi di sole
asma che ansima a coltelli nella pancia soffro in silezio
assordante questo vuoto che sento mi schiaccia le sinapsi è psichedelia nel mio cervello
irrompe nella staza una zanzara essa interrompe la calma
suono che sfuoca la pace dei sensi come il vento come la sabbia nel deserto del saarah
nel frattempo un uomo a passo lento
va in cerca della propria oasi fonte di tutti i suoi sogni nel cassetto


Taison ET