Sono un puttano in saldo
E di questo me ne vanto perché
Sono il puttano in saldo
Sono un Puttano in saldo
Con il conto in banca alto perché
Sono un puttano in saldo

Mi sono ritrovato disoccupato
Come un cane dal capo abbandonato
Ho tentato la via del volontariato
Ma sono stato abbandonato anche dallo stato
E da lì, questa è la mia risposta
Ho Saldato il rosso del conto in Posta
Ora sono esente da qualsiasi imposta
Perché in Italia il mio posto non conta
Ho saltato la cassa integrazione
Mi sono fatto sei in disoccupazione
Poi ho tentato di trovare occupazione
Ma ho sentito dentro questa vocazione
Resterò senza la pensione
Ma già mia nonna non vede la pensione
Quindi per togliermi ogni preoccupazione
Io faccio il Puttano con grande dedizione 

Presi a stento la maturità
Pensando contasse per sta società
Poi mi sono trovato nella ditta di mio papà
dopo sta professione che non piace al Papa
Ma non comprendo che faccio di male
Il lavoro più vecchio del mondo è naturale
Lavoro solamente sull’istinto primordiale
Che ci è stato dato nell’indole animale
Come per Watson è elementare
È dalle elementari che lo fanno studiare
Tengo compagnia a chi si vuole fare amare
Quindi dopotutto non faccio niente di male
Ma vai a spiegare che non sono un teppista
sulla strada ci vivo senza commercialista
sulla strada ci finivo col lavoro da barista
Col mio stile da puttano ora vivo in villa
 
Vivo ogni giorno con un’anima gemella
A nessuno importa se è sempre diversa
Alla fine ogni donna è una principessa
Che cerca un uomo che dal sonno la risveglia
Il lavoro è arte e mi sento un artigiano
Non mi sento inferiore ad essere puttano
Perché la crisi ormai c’ha stretto la mano
O con il cappio al collo o con lo stile da puttano


Sono un puttano in saldo
E di questo me ne vanto perché
Sono il puttano in saldo
Che è il lavoro più saldo in saldo sono
Sono un Puttano in saldo
Con il conto in banca alto perché
Sono un puttano in saldo
E così mi sento salvo in saldo


Puttano in saldo

Quando entro nel club
E ci sei tu tipo porno-star
Sei come la criptonite per Clark
La gente attorno fa arf-arf
Crei impotenza con la tua prepotenza
In testa impazienza, in pancia la “Benza”
È scienza io sono il pesce e tu l’esca sulla lenza
Tanta concorrenza c’è intorno a me
E non mi spiego perché alla fine esci col tipo del coupè
Ultimamente hai aumentato il clichè
Mi sembri in astinenza e non so il perché!!!
Quindi  prendo un attimo
Mi sento asmatico
faccio il simpatico
Ma il sorriso è stitico
In bilico cerco di pensare alla svelta
Prima che la macchina sfreccia
Hai malizia da buttar via
Il tipo ha l’aria un po’ stantia
Quando passa lascia la scia
Esci con me ho la garanzia!

TU sei sexy
TU sei sexy
TU saresti
La figa nei college dei film
TU sei sexy
TU sei sexy
TU saresti
La Paris Hilton dei poveri

P – O – R – C – A
Piacere di conoscerti io sono TAZ
CUT, taglio la frequenza
E su questo BEAT scatta la mia violenza
La pazienza ormai m’ha lasciato
E mi avvolgo le palle nel filo spinato
Tanto dopo quello che per te ho passato
Questo è l’unico sollievo che ho trovato
Ahhhhhh, Che storia!!!
A sto punto verrei con te solo per la gloria
Ti ammazzi di chupito e ora vuoi parlarmi
ma per quella bocca ci vuole un porto d’armi
Non stai più in piedi e dopo la sbornia
Torni a far la figa ma chi te la tocca!!!
We ragazza dammi retta
tu sei Pazza! YO!
di tipe come te ce ne sono in abbondanza
Canta, canta, canta bella
Mi allaccio il pantalone e tu sei la mia cenerella
Piccola stella senza cielo
Ma sulla lingua ti resta il pelo
Giorno dopo giorno
Lo passi in ginocchio
Provino su provino
Ti sei fatta il mondo
Tu sei troppo bella è questa la sostanza
Col nervoso in pancia io resto a bocca asciutta

TU sei sexy
TU sei sexy
TU saresti
La figa nei college dei film
TU sei sexy
TU sei sexy
TU saresti
La Paris Hilton dei poveri

Vorresti chiamarti come un albergo
Vorresti tenere un chihuahua nel borsello
Un autista col fisico da modello
Imitata dalle amiche fino l’ultimo capello
Per un novello saresti un esempio
La principessa sul pisello di un falso regno
Un giorno arriverà dove paghi pegno
Sul tuo viso il tempo lascia il segno
Il chirurgo cancella ogni difetto
E continui ad essere un grande esempio
Una barbie in un mondo di plastica
Ma la plastica al sole si squaglia
Quindi tieni le tue labbra da pornostar
Con i piani alti a farti di crack
Tanto poi il papi paga la cauzione
E quando esci sei il tormentone
Non riesci più a esprimere emozione
Il botox ti gonfia e ti toglie espressione
Tu stai a Paris come Paris sta a sfiga
Scusa un’equazione stava bene su sta riga!

TU sei sexy
TU sei sexy
TU saresti
La figa nei college dei film
TU sei sexy
TU sei sexy
TU saresti
La Paris Hilton dei poveri
Quindi siamo qua
Quindi siamo qua
Con la mia amica 
P O R C A
Quindi siamo qua
Quindi siamo qua
Con la mia amica 
P O R C A

TU sei sexy
TU sei sexy
TU saresti
La figa nei college dei film
TU sei sexy
TU sei sexy
TU saresti
La Paris Hilton dei poveri


Paris dei Poveri

Piacere donzella questo è TaZerStyle
Da questo momento iniziano i tuoi guai
Questo è il tuo tipo? Ma dai come fai?
Lo guardo e gli dico: “Non mordi ma quanto abbai?”
Hai mai pensato di stare zitto?
Guarda, fidati, te lo suggerisco
Per ogni parola che dici ti zittisco
Per ogni provocazione che giri io ti umilio
Fai il tipo incravattato ti credi Silvio
Tradisci la tua tipa con minorenni? Come Silvio!
Non ci credo alla scusa che eri sotto al vischio
Con sta frase si che rischio ma ormai la finisco
E quando inizio! 
Contenuti espliciti sono presenti in questo disco
Ma in realtà è un fritto misto di saggezza e buonismo!
E non mi stupisco se alla fine fallisco!

TaZerStyle parola composta dell’anti-inetto
Se ti senti fighetto tieni la mia foto nel cassetto
Così che quando la vedi mi prendi d’esempio
E forse per un giorno cambiamo sto siparietto
TaZ come chi tazza, come il gene perfetto che sta nel cognome Tassar
Siamo pochi ma ognuno col suo stile
Siamo le pecore nere dentro a questo ovile
Er come il la lo li lu le
Articolo che sorregge l’aggettivo Stile
Quindi te lo leggo e ora lo traduco
Lo stile di TaZ che inserisco in ogni buco
E inciuco le vostre menti malate
Voi roccettari del cazzo con le pupille dilatate
Sparate a salve il teppista
La mia canna in tasca, cancello il tuo nome dalla lista

Questo è l’inizio del mio stile stupido
Insensato come quando il mio cruscotto lucido
Non sono un fenomeno video-ludico
Al massimo sono un fenomeno video-sudicio
Aspetto che mi rubino, qualche bella rima
Perché la scalata è parallela alla rapina
Come il successo è parallelo alla tipa supina
Che lo prende in bocca ogni volta che si china
Che stima! In me forse ne ho troppa
Anche se mi sbattono in faccia ogni porta
Anche se fare questa vita troppo costa
Ma ora stringo mani da costa a costa!

Inizia con la T Come tamarro
Seguito dalla A Come Azzardo
Conclude con la Z perchè è Zarro
Piacere TaZerStyle il Puttano in Saldo

TaZerStyle

Fino oggi mi sono messo sempre in discussione
Ho agito in fretta calcolando poco ogni azione
Non mi sono mai schierato per nessuna fazione
Perché schierarsi è come pararsi il culo dietro qualche nome
Sono responsabile dei cazzi miei
E dai miei cazzi quello che ottengo è mio al cento per cento
Quindi continuo con questo accento e accentuo 
Ogni mio difetto per ottenere il meglio
L’autoironia è l’anima di sta faccia da schiaffi
Che più ascolti e più non riesci a stopparmi
Ogni volta che parto sei sotto a registrarmi
Vuoi una foto con me? Certo! poi devi taggarmi
Amo il centro dell’attenzione
Il centro della nazione (Roma)
Centro con una centra la tua faccia da coglione
A furia di centre in faccia ho trovato la mia direzione
Mi ero perso, mi sono ritrovato  
mi sono riperso poi sono rinato
e da questo stato di ottimismo e fanatismo in cui mi trovo 
riparto dopo una salita sulla quale diverse volte ho imballato
e ho imparato ma sono fiero di avere sbagliato

Oh come stai messo? Non ti rendi conto che hai venticinque anni e forse è ora che metti la testa a posto?

È vero confesso che passo troppe sere a fare il pirla in disco
Che vado in giro con la visiera piatta come un disco
Che amo il mio stile, sono coloratissimo e ti acceco
Ma non mi spreco a darti spiegazioni
I miei due neuroni sono impegnati a gonfiare ormoni
Il cui pensiero è svuotarmi i coglioni mentre 
voi coglioni vi massaggiate i coglioni 
e cogli ioni pompo batterie fino a sfondare i coni! AHAHAH
Che fusione.. 
Ogni tanto perdo il filo del discorso
Tanto poco importa, per iniziare sondo il terreno
accompagnato da un bicchiere pieno
Mentre.. ehi zyo cos’è quella roba bianca sotto il naso?
Ti genufletti al cospetto dello specchio poi cadi a pezzi come un puzzle
E guarda caso io sono ancora in piedi che ti guardo strano
E mi chiedo come sia possibile che non riescono a tenermi passo
Ogni sera taglio da solo il traguardo
In questo lasso di tempo cadi in collasso
io mi sollazzo facendomi giocare dalla tipa l’asso dal mazzo  


Agita e gusta

Adesso penso a quegli attimi passati
Adesso penso per quanto ci siamo corteggiati
Quelle lunghe notti dentro la dance hall
Io che ti fissavo mentre tu ora non so
Se hai mai fatto caso al mio sguardo
Io che mi perdo facendo l’idiota quando parlo
Cercavo di nascondermi dietro le battute
Giocando con emozioni che mai sono rimaste mute
E da li che è iniziato tutto questo
Adesso confesso la mia testa più non fermo
Viaggia e mi porta oltre e lontano
Aspetto il tuo messaggio con il cellulare in mano
Questo pensavo non mi sarebbe più successo
Invece sto così messo che nemmeno mi capisco
Usciamo parliamo e vediamo che succede
Usciamo parliamo e vediamo che ci succede

Come se rubassimo 
tempo al nostro tempo
In gocce di momenti nelle quali ti rifletti
E scendono 
nel profondo 
di attimi che bruciano intensi
in un cerchio di ricordi che non spegni

Ora siamo noi seduti in questa atmosfera
Le parole escono mentre si spegne la candela
Queste dita che si intrecciano e non si sciolgono
Queste labbra che danno la scossa se si toccano
Incrocio il tuo sguardo che timido sorride
i miei occhi ti scavano nell’anima e vanno oltre le false righe
Falsi progetti, falsi programmi 
Trovo l’asso nel mazzo nonostante gli inganni
Con te ho deciso, voglio concentrarmi
E smetterla di girare la sera a fare danni
Malanni ci stanno sul percorso e 
forse troppe sere passate a pensarti
A pianificare strutture che al ritmo del respiro 
non reggono e crollano mentre qui ridono 
viene tutto spontaneo nemmeno te ne accorgi
che se vivi le emozioni si realizzano i tuoi sogni

Come se rubassimo 
tempo al nostro tempo
In gocce di momenti nelle quali ti rifletti
E scendono 
nel profondo 
di attimi che bruciano intensi
in un cerchio di ricordi che non spegni

Io il giullare di corte
A te che fanno la corte
In queste note sporche
Nella pace della notte


Senti Lady da te ormai sono invaso
Riempi l’aria e riempi i miei respiri
riempi il cuore con i tuoi semplici sorrisi
Colori anche i miei attimi più grigi
E ora che siamo io e te e non voglio altro
E ora che ti penso mentre questo pezzo canto
M’incanto se penso a quando rientro in casa
tu che mi aspetti e ti amo senza pausa
So che vuol dire soffrire so come si può guarire
Ho imparato a elargire attimi magici
Ho imparato che non sempre si vince e si è fragili
Non ci interessa in questa notte sulla spiaggia
Non ci interessa se la notte ci lascia
Lasciamoci andare agli eventi
E ogni giorno ci saranno nuovi risvegli che
ci terranno vicini finché non ci si stanca
ci terranno vicini finché non ci si stanca

Io il giullare di corte
A te che fanno la corte
In queste note sporche
Nella pace della notte

Come se rubassimo 
tempo al nostro tempo
In gocce di momenti nelle quali ti rifletti
E scendono 
nel profondo 
di attimi che bruciano intensi
in un cerchio di ricordi che non spegni
