TESTO:

All'alba il sole
mostra i segni
e le follie
di una notte
passata a inseguire 
una luna che
io mai mai 
troverò nei suoi riflessi
abbandonati
chissà dove
chissà in quali occhi 

Sai l'amore
rompe spesso
gli argini 
della gelosia
ma con te
non è stato così
perché
amore
con te non è stato
sai
non ha fatto in tempo


Le mie labbra
screpolate
e le tue rimpiante
nella pioggia
quando il cielo
ci urla in faccia
ed io ho paura
di guardarti
troppo
e capire
di non essere felice
senza la tua arroganza

la tua persona
mi appare piccola
come bugie di bambina
tanto innocenti
quanto evidenti
agli occhi di tutti
come la tua malattia,
quanto sei bella,
tanto non sei nient'altro

dei miei pensieri
non ho il timone
sono un treno in corsa
tu sei alla guida
e non lo sai
sei anche destinazione,
i nostri incontri
le rotaie
troppo distanti 
per ricordare
il bacio mancato
che ogni volta ti dovrò

Bugie di Bambina

Budapest, il Treno, le Aspettative

Trepidi Tiepidi Vivi Morituri

Trepidi Tiepidi Vivi Morituri [LONG VERSION]

I Tre Stadi

Testo:

Innamoratemi, come studenti in piazza senza anestesia,
come la rabbia di chi non c'è mai, come chi non va mai via,
Innamoratemi di lei, che bambina ti guarda cadere
imparando ad alzarsi, a non fermarsi
Innamoratemi di tutte quelle innaturali calamite
del dolore, delle calamità naturali, del terrore
Innamorate Mira a cogliere, a volere,
Innamoratemi a partire senza sapere
come fare, a cominciare questo viaggio in alto mare,
ad affogare tra le nuvole e il sole, 
tra gli scontrini rubati, buttati.
Innamoratemi delle pretese vegane,
dei volantini a terra, pestati, delle persone buie,
di quelle strane,
Innamoratemi senza perché, delle distanze,
delle promesse mancate, delle coincidenze perse,
Innamoratemi della magia bianca, ma sporca abbastanza
delle sue manie di importanza, della sufficienza,
Innamoratemi della speranza di un aereo a basso profilo,
della rete, delle sere in piazza a Stoccolma con la febbre,
Innamoratemi per strada, di continuo,
con il freddo sulla pelle scalza e gelata,
come innamorati raffreddati che si tengono per mano,
nella neve ostinata di aprile, a prestare riparo,
Innamoratemi a rate, delle foreste amazzoniche
delle loro cascate, delle tue cazzate, 
Innamoratemi in altalena a cento metri dal cemento,
senza tregua con la gioia di ridere del tempo,
di com'eravamo piccoli senza cappello
condannati alla vecchiaia ora senza appello,
non ci interessava, e neanche adesso, è vero,
ma si sono spenti tutti i tuoi raggi di fiore,
che prima vedevo, e si è acceso il televisore.
Innamoratemi, che è solo un gioco dalle regole strane,
è scherzare con il fuoco, è potersi fidare,
Innamoratemi di chi non può parlare,
di chi apprezza il rumore, delle barche a motore
buone ad inquinare, delle scalate ad occhi chiusi,
Innamoratemi di nuovo, per sempre,
per saltare la corda tra le strisce pedonali,
contando chi cade e aiutando a rialzarlo,
Innamoratemi del resto, della pace,
abbracciando le armi per imbracciare 
un anagramma che mi manca,
che mi ricorda i palazzi di Milano, la sua banca,
dove ti regalai quella cravatta rosa, 
che volevo spiccassi tra gli altri, in fondo era solo un salto
dalla cima dei nostri addii caldi umidi,
Innamoratemi della terra, come Mira che vola
sulla Svezia a cavallo di un gabbiano
guardando l'ontano che a sud cresce solitario,

Innamoratemi illegalmente, con i passamontagna calati,
con le mani in tasca e la testa per aria, a lanciare preghiere,
a sentir litigare, tra i corridoi della Torino bene,
come quando facevamo l'amore a sospiri,
Innamoratemi della nebbia di Londra,
della timidezza sfrontata, della musica metal troppo alta
per essere baciata, ma ti accarezzo, sei tutta sudata,
Innamoratemi cantando, che voglio vibrare come un violino stonato
perché mai usato, e per la prima volta provare a parlare,
che sia svedese, greco, italiano, non importa, voglio essere capito,
Innamoratemi per convenienza o per noia,
ma fatelo con gioia, come chi saluta per strada senza risposta,,
Innamorate Mira in inverno e nel suo silenzio abusivo
perché possa gridare più in fretta alla primavera in arrivo.


e così ti cercherò
nell'eremo ultimo
primo che ti vide al mondo,
sarà un conoscerti da sempre
respirarti nel legno duro
picchiato troppo a lungo dagli inverni,
vorrò trovarti
nei racconti di tuo padre
averti da prima che ti avessi
superare il tempo
gli spazi
esserti quì e ora
in quel di Ljungdalen
toccare ogni tuo stato
capirti a fondo
e volerti
ancora più incommensurabile

Il pudore che nascondi 
acre, nell'odore che ti porti
quando chiuse le serrande
chiusi gli occhi 
mi dici che mi vuoi
mi vuoi che tanto io ti voglia 
che poi più non mi vorrai 
e in breve amarti come se tu fossi
la prima e l'ultima 
donna che abbia mai avuto, amarti 
come se io fossi a un attimo 
dalla morte, anche un attimo 
dalla vita, 
sospenderci
nel fiato di queste quattro mura
mai le stesse

io la chiamo eternità

Pretese Vegane - Remastered

FULL TRACK WITH LYRICS:  https://soundcloud.com/tommaso-dylanyato-sgrizzi/pretese-vegane-remastered

Tomx