Visioni in sogno 
Quando ci addormentiamo, il passaggio dal mondo reale a quello dei sogni avviene
gradualmente. Attraverso diverse stratificazioni comprendiamo quello che accade. Un percorso immaginato ci guida dentro e fuori del sogno.
Le mani partono entrambe dall'angolo inferiore sinistro della cornice. La mano sinistra sale
lungo la cornice ed incontra un inizio di sentiero: bordato e fatto di piccole incisioni. Sentire la dimensione del percorso che andremo a seguire e spostarsi lentamente verso l'interno della pittoscultura. La mano destra sale di poco, ma si sposta verso l'interno, incontrando uno strato graffiante e carico di colori. Fare dei movimenti orizzontali verso destra ed esplorare questa superficie fino all'altro estremo del lavoro tattile. La mano sinistra esce, per un momento, dal percorso e sale. Con piccoli movimenti circolari si tocca un secondo strato
cristallino e più omogeneo rispetto al primo, ove semplici sprazzi di colore lasciano spazio ad immagini più nitide. Ritrovare il bordo e tornare nel percorso. La mano destra lascia lo strato ruvido e sale, lungo il lato estremo della cornice, incontrando una superficie liscia: è la terza stratificazione, rappresentata da una distesa d'acqua. Esplorando la parte liscia, si trova la sagoma del viaggiatore che si lascia trasportare. Toccare l'intera figura distesa dell'individuo.
Mentre la mano sinistra segue lentamente il sinuoso percorso, la destra lascia il sognatore e
sale in linea retta fino a trovare il bordo ed entrare anch'essa nel percorso. L'ultimo tratto in
alto a destra, porta le due mani ad uscire insieme dal sogno.


Dalla mostra itinerante Sensoltre di Informatici Senza Frontiere>>
pittoscultura: Giovanni Pedote
testo e mixaggio: Emanuela Ferri
musica: Satie, “Gymnopédie n.1” (1888)
app: Fabrizio Lippolis

Visioni In Sogno - Sensoltre

InformaticiSenzaFrontiere

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