“Mattia qual’è il tuo colore preferito?” – “Il rosa” – “Ma no quello è un colore da bambina, meglio il blu!” “Che stai facendo Simone?” – “Metto il rossetto” – “Ma tu sei un maschio non si fa!” “Con cosa giochi Diego?” – “Con le bambole” – “Ma è un gioco da femmina, i maschi giocano con le macchinine!” Oh no, mio figlio ha un problema! A te è mai capitato? Niente paura… La verità è che tuo figlio non ha nessun problema.

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Mio figlio gioca con le bambole. Niente paura!

Abbiamo già analizzato nell’episodio precedente, se non lo hai ascoltato ti consiglio di cercarlo, quali sono gli errori che più comuni che si commettono durante questo delicato passaggio. Oggi affrontiamo attraverso 7 utili consigli il modo più efficace per liberarsi definitivamente del pannolino senza stress.

Togliere il pannolino: la strategia più efficace!

Questa di oggi è una domanda che mi viene posta molto spesso dai genitori, durante incontri o consulenze: Quali sono i segreti per far addormentare il tuo bambino?

Buonanotte è ora di dormire. Il rituale perfetto!

Con il pianto qualsiasi essere umano esprime un sentimento, un timore, o comunica semplicemente un bisogno. Questo vale in misura maggiore per i neonati e i bambini.

Il pianto di tuo figlio. Sai come calmarlo?

Cos’è il linguaggio positivo? Oggi ne scopriamo, insieme, il significato e l’importante valore educativo. Esiste un metodo basato su un insieme di parole, concetti e significati che può rendere più efficace la comunicazione con il tuo bambino, si basa sulla capacità dell’adulto di risolvere in maniera costruttiva le situazioni quotidiane.

Il linguaggio positivo. L'importanza delle parole!

I neonati hanno un ritmo e una intensità particolare nel pianto, ma tutti esprimono uno stato emotivo. Piangere per loro è senz’altro il primo segnale o modalità di richiamo che sono in grado di governare. Ciò è dimostrato dal fatto che, in alcuni casi, smettono di piangere se esposti a stimoli uditivi. L’interesse per l’ascolto è così forte da interrompere la comunicazione delle proprie esigenze.

Il pianto del neonato. Impariamo a riconoscerlo.

Il bambino occupa gran parte del suo tempo giocando. Attraverso il gioco, esplora e scopre ogni giorno oggetti più disparati. L’interazione con la realtà circostante, svolge un ruolo importante per la sua crescita.

Attività educative da fare a casa. Fascia 0 - 12 mesi.

Raggiunto il suo primo anno, il piccolo, abbraccia in modo definitivo la sua individualità, come entità separata dalla mamma e da tutte le altre figure che lo circondano, emergerà, sempre di più, in lui, il desiderio di “fare da solo”. In questa fase però, le sue capacità non sono ancora del tutto mature per riuscire a gestirsi in totale autonomia, questo, potrà scatenare delle piccole o grandi frustrazioni. Un’altra difficoltà che potrà incontrare sarà quella di non riuscire ad esprimere a fondo i suoi bisogni, per la mancanza di una completa capacità verbale. Il gioco sarà d’aiuto per stimolare diverse aree di sviluppo affinché, in modo graduale, riesca ad esprimersi meglio e ad acquisire nuove competenze.

Attività educative da fare a casa. Fascia 12 - 24 mesi.

Raggiunta questa fase, il bambino si muove con un certo grado di autonomia, la sua curiosità lo spinge a ricercare continue informazioni sul mondo che lo circonda, raggiungendo progressivamente un potenziamento dei suoi schemi mentali. Ovviamente non è ancora in grado di dare un senso assoluto a tutto ciò che succede, ma la maggior consapevolezza dei suoi bisogni, lo aiuta a governare ansia e frustrazioni. Essendo rinforzata la concentrazione, le attività che prima svolgeva in poco tempo, ora si allungano notevolmente. La coordinazione oculo - manuale si perfeziona e la sicurezza che ne deriva lo porta ad un desiderio di sperimentazione sempre più intenso.

Attività educative da fare a casa. Fascia 24 - 36 mesi.

“Chiedi immediatamente scusa a Giulia per averla spinta!” A chi non è capitato di riprendere così suo figlio responsabile di un atteggiamento spiacevole. Ma obbligarli a chiedere scusa è veramente necessario?

Obbligarli a chiedere scusa. È davvero necessario?

Nessun genitore è perfetto, ne dovrebbe aspirare ad esserlo, gli errori fanno parte del percorso. Oggi analizzeremo insieme quelli più comuni e scopriremo come evitarli.

Crescere un figlio è uno dei viaggi più emozionanti e gratificanti che la vita ci riserva, ma al tempo stesso, è una responsabilità continua e costante. Tutti i genitori vogliono fare del proprio meglio, ma spesso si trovano ad affrontare trappole quotidiane che li mettono a dura prova, facendoli sentire inadeguati. Ognuno vive la genitorialità in modo diverso, influenzato dalla storia personale, dal contesto sociale e dalla cultura d’appartenenza. Attenzione però, è da piccoli, nella fase più delicata della vita, che i bambini sono condizionati in modo significativo, applicando modelli educativi che avranno un impatto fondamentale sulla loro esistenza. Anche i genitori più attenti commettono errori, scopriamo come evitarli per avere una visione nuova e consapevole sulla crescita di tuo figlio.

Essere genitore. Gli errori da evitare!

Sono Martina Coco, laureata in Scienze e tecniche psicologiche dello sviluppo e della Salute in età evolutiva presso l’Università La Sapienza di Roma.
Ho dedicato tutta la mia continua formazione all’ambito pedagogico della prima infanzia.

Da oltre 10 anni sono educatrice professionale di diversi gruppi di bambini da zero a tre anni, lavorando sulle specifiche criticità e potenzialità individuali e sulle dinamiche di gruppo come sviluppo relazionale.
Ho aiutato, tramite il mio lavoro, centinaia di genitori, ad affrontare serenamente le tappe di un sano e equilibrato sviluppo di crescita dei loro figli, attraverso colloqui individuali e incontri collettivi .
Conduco gruppi esperienziali in cui offro informazioni, suggerimenti pratici e consigli; lo sviluppo della consapevolezza, attraverso il confronto reciproco, è fondamentale per individuare le comuni difficoltà che caratterizzano l’essere genitore.

Conosco a fondo la gestione del bambino in tutte le sue tappe e esigenze. Progetto attività che favoriscono l’apprendimento e l’equilibrato sviluppo. Favorisco, sin da subito, una corretta inclinazione all’autorisoluzione dei piccoli problemi quotidiani.
Ho acquisito una formazione sulla pedagogia libertaria e sull’orientamento educativo nord europeo, improntato sui benefici dell’educazione all’aria aperta (Outdoor Education), arrivando a praticarlo ed insegnarlo da oltre 7 anni.
Attraverso progetti nazionali, ho formato diversi operatori del settore all’Outdoor Urbano, promuovendo la comunità cittadina come parte integrante del processo educativo.
Sono specializzata nella lettura ad alta voce di albi illustrati.

Questa esperienza è maturata attraverso vari percorsi e laboratori per bambini nelle Biblioteche Comunali di Roma.
I continui rapporti con le case editrici e gli autori, mi hanno dato la possibilità di comprendere le logiche di produzione di questo meraviglioso mondo.
Questa passione mi ha portato a divulgare l’importanza della lettura infantile tramite numerosi corsi per adulti, ai quale hanno partecipato con curiosità moltissime persone.

Sono tante le domande che mi vengono poste ogni giorno su quale sia l’approccio migliore da adottare nell’educazione dei propri figli, per questo ho creato uno spazio in cui mettere ordine e fornire tutte le soluzioni per sentirsi preparati, perché GENITORI CONSAPEVOLI CRESCONO BIMBI FELICI!

► Puoi scrivermi a: info@martinacoco.com

Mio figlio gioca con le bambole. Niente paura!

Martina Coco

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