Hai presente l'overthinking? Ti capita spesso di pensare troppo e rimuginare sempre sulle stesse cose? Allora questo pezzo è apposta per te.

Tre anni fa scrissi questa canzone per sfogarmi. Odiavo il mio cervello, odiavo essere costantemente in overthinking, e ho provato ad esprimere in musica come mi sentivo... fammi sapere se secondo te sono riuscito ad esprimere quella sensazione

Think about it

6 Drink è un pezzo che parla dell’esagerazione, dello “sgravo”, quando alle 3 di notte torni a casa sbronzo e sai che il giorno dopo dovrai viverti le conseguenze di quello che hai fatto.

6 Drink è un pezzo nato 4 anni fa scritto su un type beat, e modificato solo quest’ultimo anno con l’intento di renderlo pubblicabile. Quando lo scrissi non parlavo di una serata specifica, più o meno tutte le serate in cui bevevo finivo per “sgravare”. Ha poi assunto un significato più profondo quando l’ho associato a una serata specifica che ha cambiato totalmente il mio approccio all’alcol (se vuoi sapere la storia scrivimi in dm ahah)

La prossima volta che torni da un festino, da una sera in discoteca o semplicemente quando sarai in macchina dopo le 2 di notte, ascoltati 6 drink, e fammi sapere se ti trasmette la vibe giusta❤️

6 Drink

Occhio all'orgoglio a fartici guidare, perchè io l'orgoglio non lo so affrontare, l'avrai sempre vinta, ma vinta per cosa... l'amaro che ho in bocca l'avrai pure te

Orgoglio

Questo è stato il primo pezzo dell’EP che ho scritto, quando ancora non sapevo che sarebbe diventato un EP. Era novembre, un periodo in cui il mio Google Calendar sembrava una partita a tetris: lezioni, studio, ripetizioni, ragazza, basket… mi segnavo persino la mezz’ora per cucinare e quella in cui mangiare.
Questo mi ha portato a dover dire di no a tante proposte e persone. Mi è dispiaciuto molto non essermi potuto rendere disponibile, ma ai tempi vivevo con dei ritmi malsani. 
Per fortuna, a un certo punto, ho rimesso la mia sanità mentale al primo posto. Ho iniziato a lasciarmi ore e giornate libere, senza impegni. E vi giuro: vedere uno spazio bianco su Google Calendar, ancora oggi, mi dà una pace che non avevo mai provato prima.

Non ho Tempo

Piccolo breve sfogo dopo essere arrivato a Milano: tutti a correre, tutti ambiziosi, se ti fermi a respirare sembri strano. Mi hanno detto: "bisogna capire quali sono le priorità, ci sta sacrificarsi ora per godersela in futuro", ok... ma quel dopo quando arriva? Se vivi la vita come una corsa per riempire un curriculum sempre più ricco, quand'è che si finisce di riempirlo? Laurearsi fa curriculum, fare tirocinio fa curriculum, lavorare in quell'azienda fa curriculum... ma poi con sto curriculum che ci fai? Entri in un azienda ancora più ambiziosa? Così la puoi mettere nel curriculum e chissà quali altre opportunità avrai in futuro. Mi sembra un cane che si morde la coda: puntare costantemente a un futuro migliore, immaginarsi una carriera da sogno, ed evitare di viversi il presente. 
Io sinceramente preferisco godermi quello che faccio, e per godermela ho bisogno di fare le cose con calma. Milano corre mentre io passeggio a lato. Ho anche io le mie ambizioni, ma non voglio essere solamente una macchina da performance.
Scrivo tutto questo solo per poterlo rileggere in futuro: goditi la vita... Studia, lavora, ma ricordati come si gioca in una città che vanta la fatica.

CURRICULUM

Piero è un ragazzo come tanti. Uno di quelli che, quando succede qualcosa di storto, reagisce sempre sbuffando. La tipica persona che vede sempre e solo il bicchiere mezzo vuoto. Piero per molti anni ha affrontato le giornate così, pensando “che palle, che merda” davanti ad ogni minimo problema.

Piero ha capito, però, che questo alla lunga lo appesantiva, ma soprattutto ha capito che non era quello che succedeva il problema, ma come reagiva lui. Ha, quindi, cambiato mantra. Ha iniziato a ripetersi “vabbè, si risolve”, dove prima avrebbe pensato "che palle". Piero ha scoperto che anche dentro una giornata di merda, a volte, si può nascondere qualcosa di bello, qualcosa che prima non avrebbe mai visto.

Piero siamo tutti noi. Piero sono anche io, quando sbuffo davanti alla sveglia troppo presto, o quando mi agito di fronte ad un imprevisto... Da quando ho scritto questa canzone, mi è capitato spesso di ripensarci, di usarla come promemoria per cambiare prospettiva, sia davanti a problemi quotidiani, ma anche di fronte a paranoie personali più profonde. Mi farebbe molto piacere sapere che riesca ad arrivare e/o aiutare anche qualcun altro. 

Nel frattempo facciamo un super in bocca al lupo a Piero per la sua storia d'amore, daje fratello, goditi la vita❤️

La giornata di Piero

Assurdo pensare che, dopo aver scelto il nome del progetto e costruito tutto un concept attorno alla sensazione di imperfezione, mi sia capitato questo dialogo in un episodio di Black Mirror. Non ho potuto non usarlo come intro dell’EP. 
La parte al piano, invece, l’avevo scritta anni fa, ispirandomi ai giri di accordi di FKJ (se vi piace il mood, andatelo a sentire). L’ho suonata tante volte, ma non sono mai riuscito ad evolverla in una produzione completa. Forse è stato meglio così. Il pianoforte mi ha accompagnato per tanti anni, si meritava un minuto dedicato solo a lui.


Imperfetto - Intro


So che non potrai mai leggere questa descrizione, ma questo pezzo è dedicato a te, Andrea di 18 anni. A te che hai appena finito le superiori e non hai idea di cosa ti riserverà il futuro. So come ti senti, sono letteralmente te, cinque anni dopo quel momento. So quanto ti senti libero, e so anche quanto ti spaventa l’idea di diventare grande. Non avere malinconia per gli anni delle superiori: ricordati che mentre li vivevi, non vedevi l’ora che finissero. Goditi questa estate, e poi goditi la vita.

P.S. So che in questo periodo ascolti solo la trap di Sfera, Izi, Rkomi e tutti gli altri. Sono sicuro, quindi, che apprezzerai anche il feat di Giojo. È un amico che conoscerai a Bologna, ma questo lo scoprirai più avanti.


Scuole Superiori (feat. Giojo)

Nonostante tutto, siamo arrivati a tre anni. Tre anni in una relazione completamente al contrario. Avete presente quando si dice: “Fra coinquilini è meglio non combinar casini”? Ecco, quando mi dissero che sarebbero arrivate quattro ragazze nella casa in cui vivevo a Bologna, mi ero ripromesso di non provarci con nessuna delle quattro. Ma tu, Ila… me l’hai reso difficile.
Di solito una coppia si conosce, inizia a scriversi, poi esce, si frequenta, e solo dopo anni (forse) va a convivere. Noi il contrario: abbiamo convissuto, ci siamo messi insieme, e dopo due anni ci siamo ritrovati in una relazione a distanza.
So che a volte ci si manca, che non è sempre facile organizzarsi per vedersi. Ma questo pezzo vuole essere una rassicurazione. Per farti sapere che, qualunque cosa succeda, se siamo arrivati fin qui, nonostante tutto, allora possiamo arrivare ovunque.

(Scusate la descrizione smielata, però se la meritava)


Nonostante

Mi fa un enorme piacere che in questo EP sia presente anche mia mamma. Questo brano, infatti, l’ha scritto lei quando aveva la mia età, durante gli anni di conservatorio. Quando me l’ha fatto sentire, ho pensato subito che avrei voluto registrarla e inserirla come outro del progetto. Mi ha raccontato che il titolo voleva riferirsi alla possibilità di aprirsi a nuove cose. Un invito a mantenere una mentalità aperta. Ci si può avvicinare a nuove persone, nuove attività, o addirittura a nuove filosofie di vita. Certo, a volte si finirà per sbagliare strada. Ma in fondo, l’obiettivo non è vivere una vita perfetta, ma piuttosto imparare ad apprezzare gli errori che si fanno… e divertirsi a correggerli.

Avvicinarsi - Outro

Se il bicchiere è mezzo vuoto, ci sputo fino a riempirlo

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