TESTO 

2501

stringo un legame karmico, ci ricasco
lego l’ego a un “ti amo” ma è solo un amo per pescarlo 
lapalissiano, è puro gioco d’azzardo
ma senza denaro perché il premio è sotto l’abito
è una vita che la vita ti fa orgasm denial?
ti toglie il respiro proprio quando ottieni l’aria
io sbrano il velo di Maya sotto un sole rovente 
su Gaia piove Musica cicatrene 
Cristo, l’essenza colma l’arte
l’apparenza la uccide con la firma del profitto
io desideravo il cielo ma ero ancora bello acerbo
se non riesci a volare puoi guardare e fare il tifo 
non vengo al mondo in pace, hombre 
adocchio così tanta brace da oscurar pure le ombre 
ogni mio flusso di coscienza è fiume di questa terra
potendo verificare d’esser luce anche in apnea 
vado avanti a plot armor pagine strappate, Laura Palmer
di un diario quanto ne rimane? 
io sempre distratto mentre ascolto Richard Wagner
loro che mi parlano, io che leggo il labiale 
inverecondo come il mutante di Eraserhead
mi dilanio da solo raggiungendo l’etere
Hal 9000, rete weird, Ghost in the shell, frate’
narro del limite umano mentre oltrepasso le due Ercole
scrivo e jumpo da un sogno all’altro,
Satoshi Kon
vivo nei paradossi di una Cellar door
note per cambiare stato, percepirmi alterato
fra gli universi tangenti di Donnie Darko
ah, lasciami i lividi
voglio tene’ tutti i ricordi vividi
se poi li scrivi incidili
gocce di Rivotril mi pongono dei limiti
sintomi d’astinenza ed astinenza da sintomi 

Vertigo

dolly zoom freestyle - Vertigo

TESTO

2501 
lo spirito esce dal guscio 
Vertigo, 28/11

lei se n’è andata o forse l’ho cacciata io 
se ci avviciniamo troppo tendo a pungere d’istinto
dei bulletti di scuola odo ancora il fruscio 
l’odio che aspiro di continuo funge da tabagismo 
“empatia spiccata” dicevano le maestre
ma il costo di incarnarla? un’arma a doppio taglio 
soffro di miopia ma il cuore ha sempre un occhio solerte
per questo generalmente discerno meglio di certa gente 
non sai che problema ho sempre avuto con i banchi 
tutta la terra che ho mangiato sottostando ai grandi
scuola luogo d’affronto per me, le aule arene
per gli altri un’occasione per eccellere (sempre)
Libertà antinomia 
Felicità non ha volto ma spalle 
la brami quando se ne va 
sbattevo i piedi in apnea fino all’ipossia 
e in testa mia non ci guardavi manco con lo Psycho Pass

cammino fra pedine del Monopoli
tutto così metodico che sembra un Matrix
cambi forma alla sostanza per esiti distopici 
ma io la prendo a calci sui 4/4
pensa all’anima di Nietzsche dilaniata da una clinica
dai, oscillo fra Albert Camus e Osamu Dazai 
superbo sul pendolo di Schopenhauer 
tu sai da dove vengo? Kaspar Hauser 
io mi sento tutto ma non ho niente e nessuno
c’è chi c’ha il nulla dentro circondato da oro puro 
ma a me sta stretto il corpo, voglio spogliare l’anima
fender le pareti del cosmo e pitturarla 
abito una mente che non ho scelto
che non modero, di cui non domino l’incontrollato flusso
soldati cadono come a domino
foglie d’autunno si posano sul suolo 
e tacciono al buio 
a scuola non prendevo appunti, psiche
dissociata 
calligrafia criptata, sogno l’atarassia
entravo in classe in after sotto Xanax, vestito d’ansia 
ride l’iride immersa nell’escapologia
fuggivo tutto il giorno da paradigmi sociali 
serie, film, libri, mondi astratti 
occhi abbassati non solo davanti agli altri
mi bastava un secondo di realtà per penare come i martiri

per penare come i martiri (x3)
un secondo di realtà per penare come i martiri

Criptobiosi - Vertigo

TESTO 

x2
me sa che me devo taglia’ i capelli
ma non so fare i ritornelli 
la gente normale che scrive in questi casi? 
che frasi retoriche incide sulle basi?

e sto sempre scapigliato
pure nel senso letterato 
non m’organizzo, 
rompono il cazzo che non mangio 
ma se salto un altro pasto, 
è vero, mi smaterializzo

io sto fuori un po’ troppo de testa e poco de corpo
ma penso si sia capito 
perché divento orbo quando il sole si presenta 
poi tra me e tutti i parenti ho eretto un muro di Berlino 
e in che rapporti sono con la natura? 
prima la odio poi le succhio lo iodio 
movimenti sismici di magnitudo otto
ogni volta che de botto inciampo in una stonatura 
ho l’autostima de Kafka
se me viene l’ansia è perché ghosti il messaggio
e no, caro, non dire di star calmo 
perché mi sto ingozzando di caramelle rosa
il panico non scende, lo trascino con la forza 
qua m’ascoltano in tre ma così poco profondo 
che mi capirebbero in tremila 
lontano da me senti l’aria quant’è pulita 
lasciami in un angolino, resto un quindicenne a vita 

x2
io non lego l’ego 
a qualcosa di concreto
sento il vento e il tempo
prende forma di un oggetto
mi aggrappo a un aquilone, okay
sto cadendo sul cemento 
mentre mi metto in delay 

e sto sempre scapigliato
pure nel senso letterato 
non m’organizzo, 
rompono il cazzo che non mangio 
ma se salto un altro pasto, 
è vero, mi smaterializzo

faccio qualche rima baciata 
perché la soglia d’attenzione s’è abbassata 
t’ha distratto un’ape che è passata 
se so’ il presidente in carica ‘sta barra è come un genocidio a Gaza
nel senso che non la chiudo 
cerco di aumentare il flow
spero che te prendo mo
pe’ mostramme letterato 
cito Edgar Allan Poe 
poi qualche inglesismo random 
per flexare la mia culture 
io sto ancora aspettando 
continuino Gravity Falls
non sono un macho, guardo ancora i cartoni 
se entri in camera ti caccio, tanto lo faccio a priori 
io non sono un rapper, io so’ tipo BlueStacks
ma che ce metto sul CV? le coppe fatte su Brawl Stars
al colloquio mi presento coi baggy e co’ ‘na canna 
perché mi oppongo ai vecchi, ce l’ho nel DNA
farò uso di turpiloquio se la vista mi si appanna 
e non metto la mano sul fuoco ma su tutta Notre-Dam

x2
io non lego l’ego
a qualcosa di concreto
sento il vento e il tempo 
prende forma di un oggetto
mi aggrappo a un aquilone, okay
sto cadendo sul cemento 
mentre mi metto in delay 

e sto sempre scapigliato
pure nel senso letterato 
non m’organizzo, 
rompono il cazzo che non mangio 
ma se salto un altro pasto, 
è vero, mi smaterializzo

Vertigo 2501

mi fanno che so’ intelligente, che c’ho le capacità 
“perché non ti vai a iscrivere all’università?”
perché so’ assente, m’urta a pelle l’ateneo
tipo Salvini che appende il parlamento europeo 
io prego ogni sera tu smetta d’esse’ 
l’aria che respiro, sincero, ti sento stretta
e sembri una setta e mi serve spazio 
in zona mia so’ i comunisti che tifano la Lazio

x2
io non lego l’ego 
a qualcosa di concreto
sento il vento e il tempo 
prende forma di un oggetto
mi aggrappo a un aquilone, okay
sto cadendo sul cemento 
mentre mi metto in delay 

e sto sempre scapigliato
pure nel senso letterato 
non m’organizzo, 
rompono il cazzo che non mangio 
ma se salto un altro pasto, 
è vero, mi smaterializzo

15N a vita - Vertigo

TESTO

e no, che non faccio il finto suicida 
mi strappo il volto sperando che rida 
quando lo giro, preparo il tiro 
mentre lo miro vedo una sconfitta 
e il mio cervello ti annida 
in quello che sta dimenticando  
tu, insieme ad un sogno che ho amato
e tutta la musica che c’ha legato 
ancora vado dietro ideali 
per i quali sbavo 
che mi rendono uno schiavo 
dimmi “ti amo”
se arrivo in alto qua le nuvole 
m’abbagliano 
ma sono fumo 
solo il più crudo riflesso 
dei danni che t’ho causato 
ora sei al sicuro 
ora che sono lontano 
metto un altro muro 
la mia testa è indecifrabile 
allo Psycho Pass 
ti ricamo ancora nel tessuto cerebrale 
sei spettrale, 
appari sempre in sogno come Mal 
ho provato a scordarti, (invano)
come Joel Barish
sei ciò che non riesco 
a ricordare di dimenticare, 
l’opposto di Leonard Shelby (dimentica)
se non mi buco è grazie a Christine F. 
solo Un cane andaluso 
mi sta dietro il back
ora

un cane andaluso - Vertigo

TESTO 

il sonno me sta a distanza de sicurezza 
me prendo venti Xanax 
mentre l’ansia m’accarezza
nella stanza si stanzia l’insicurezza
perché senza ‘na finestra
plasma l’intera fortezza 
io non m’addormento, 
chiudo le porte a Bill Cipher 
me trovi dentro un sacco 
in mezzo a un lago, Laura Palmer 
cerco ‘sta cazzo de Zona come in Stalker
coi cojoni che me girano 
tanto ce gioco a Basket 
ho controllato il meteo, 
prevede un diluvio etereo 
prendo il primo aereo 
e metto al massimo lo stereo 
cerco un equilibrio 
ma non trovo alcun parametro 
riempimi di ludibrio, 
affettami come il diametro 
sto devastato, 
me se legge dalle occhiaie 
per quel poco che dormo 
sogno rivolte operaie 
questo è solo un altro luglio 
con la camera in subbuglio 
passato a fare a botte 
con la mia autostima al buio

al buio - Vertigo

TESTO 

se la rabbia non ha oggetto non ha effetto
ti corrode il petto, penetra la cute 
lo Stivale ancora discute d’eutanasia  
vuoi un suicidio statale e legale? 
vai in tabaccheria 
io sono per la pace, mica pacifista
l’unica cosa efficace qua è la mano che ti smista 
giubbotti di Versace? cazzo c’hai? gli sponsor?! 
meno credibili di una fottuta romcom!
voglio sangue e fiamme a Montecitorio, 
è morto un parlamentare, datemi il corpo 
per ricrearlo in laboratorio 
e dargli da mangiare le salme dall’obitorio  
mi hai visto scrivere un grimorio, marcare il territorio
sconsacrare ogni cantuccio di quell’oratorio 
invocare l’ambulatorio quand’ero bimbo 
a mano il mio nimbo, color ciano il mio timbro 
le proprietà di un limbo le ho mistificate in odio
smetto quando incrocio un borghese in un dormitorio 
solo il delirio serale di un condannato  
nato e crepato nell’Antipurgatorio

Antipurgatorio - Vertigo

metterei il testo se bastassero i caratteri

Fire Walk With Me - Vertigo

TESTO

il mio cuore è un disco rotto
ma c’è chi ci scratcha tutto il giorno 
non so se ti duole che ti sto sotto
ma soltanto le mie suole sanno quanto soffro
piuttosto che da una suora 
mio figlio se mai andrà scuola 
lo farò entrare in classe co’ ‘na croce capovolta 
sulla fronte 
come fonte di rivolta 
a cristiani che si lavano le mani un’altra volta 
di fronte a gente morta
di fronte a gente ricca
di fronte a una persona che si impicca tra la folla
ed io non so che farne 
di tutta questa carne 
che seppur senza vita parla come una bambina 
ma in fondo cosa serba questa vita, 
fatti giusto un tiro d’erba
allietiamo la domanda ed alieniamo questa landa 
osserva questo verde, questo campo è una distesa 
e voglio che i tuoi occhi morti fungano da cinepresa

il mio cuore è un disco rotto
ma c’è chi ci scratcha tutto il giorno 
non so se ti duole che ti sto sotto
ma soltanto le mie suole sanno quanto soffro
piuttosto che da una suora 
mio figlio se mai andrà scuola 
lo farò entrare in classe co’ ‘na croce capovolta 
sulla fronte 
come fonte di rivolta 
a cristiani che si lavano le mani un’altra volta

disco rotto - Vertigo

TESTO 

se con una canzone mi aprissi al mondo
vedrebbe nel profondo o si fermerebbe alla forma?
il mio cuore se lo dessi ad un estraneo, le sue mani
lo faranno cadere o metterebbero i miei guanti?
se con una canzone ti raccontassi
tutta la verità sui miei passi
sulla mia vita, amore
terresti i segreti che hai decifrato
o li diresti a tutti noncurante dei miei drammi?

non mi piace chi bestemmia 
eppure io lo faccio sempre 
non mi piace chi ti chiama solamente quando serve 
vorrei essere migliore, 
aiutare un po’ la gente 
ma non riesco perché ho l’ego che mi chiude le finestre 
sugli altri e sulla fauna, 
sulla flora che mi abbaglia 
vorrei solo una pausa 
levare la mia maglia 
e fare un tuffo nell’oceano 
dei pensieri sereni 
poi giacere su dei seni con in bocca un po’ di paglia 
io col focus sui particolari 
mentre il mondo gira 
i nostri nomi colorati 
sopra una panchina
col rap ti ho dedicato mille mila versi in rima
che tu non hai mai colto calpestandone la vita
o forse perché esisti soltanto nella mia testa 
perché sei un prodotto della mia vena creativa 
io non volevo darti un’etichetta 
ma tu l’hai presa
ed ora la tua stima monetaria è infinita 

se con una canzone mi aprissi al mondo
vedrebbe nel profondo o si fermerebbe alla forma?
il mio cuore se lo dessi ad un estraneo, le sue mani
lo faranno cadere o metterebbero i miei guanti?
se con una canzone ti raccontassi
tutta la verità sui miei passi
sulla mia vita, amore
terresti i segreti che hai decifrato
o li diresti a tutti noncurante dei miei drammi?

il mondo gira troppo veloce, 
non gli sto appresso 
scrivo più di quanto il mio cervello concepisca 
bro, mi ricordo a scuola, sempre l’ultimo del branco 
all’ultimo banco scrivendo della mia vita 
una tipa che idealizzo 
forse un po’ mi piace 
aggrapparmi a questa logica della mia fantasia 
in cui posso vivere scappando dal reale, 
per questo leggo sempre di vecchia filosofia
non mi serve un distintivo 
per sentirmi distinto 
o di un libero mercato 
per farmi indipendente 
io con gli occhi ti ho dipinto 
come scrissi in altri pezzi 
che non usciranno mai 
perché ormai mi sento vinto
e l’autostima non è molta, 
questo devo ammetterlo 
non so chi lo racconta per primo
ma sono inetto 
ucciso dall’amore, dalla società in cui vivo 
o dal filtro che colora il mio vissuto
grigio

se con una canzone mi aprissi al mondo
vedrebbe nel profondo o si fermerebbe alla forma?
il mio cuore se lo dessi ad un estraneo, le sue mani
lo faranno cadere o metterebbero i miei guanti?
se con una canzone ti raccontassi
tutta la verità sui miei passi
sulla mia vita, amore
terresti i segreti che hai decifrato
o li diresti a tutti noncurante dei miei drammi?

se con una canzone - Vertigo

TESTO 

dopo mezza canna parlo in gramelot come Pingu 
vivo la vita in freestyle e le mie barre fanno schifo 
sono sempre più convinto d’esser lentamente spinto 
a darmi vinto in ogni battle fino a quando non mi estinguo  
la gente veramente pensa sia depresso? io sono confuso.
però adesso che ci penso sento d’essere recluso 
dopo un po’ una mente lucida ti annoia, 
quindi la metto in subbuglio e non mi scuso 
sono il personaggio che muore per primo negli horror 
quello che mettono nelle scene di sponsor 
immagina parlarmi, pensare ti stia ascoltando 
quando mi sto concentrando su dei suoni irrilevanti  
mi togli gli occhiali? giro come un fidget spinner 
certa gente adora usarmi come pallina da flipper 
ho bevuto troppo ieri sera e sono morto 
la mattina per alzarmi faccio bottle flip col corpo 
mi taglio tutte le vene, tutte tranne quella artistica 
so’ mentalmente stabile quanto un mobile IKEA 
aumento pene alla mia mente, non sa come ci si districa 
da una dittatura eretta dalla propria idea 
sono un cavo in un groviglio e sto cercando di cavarmela 
ho una caria dentro il cuore e sto cercando di cavarmela 
non invitarmi al tuo party, è deturpante 
perché siamo tutti un po’ cavi mentre io un nastro isolante 
scontato quanto la birra al discount 
Pitagora in un threesome mi fa “mettiti a 90°, ci serve un angolo retto”
insceno il mio suicidio sette volte, Harold e Maude 
lui inciampa su una radice così scampo al terzo round 
sono un ragazzo senza filtri, scrocco pure le cartine 
se mi si avvicina Trilli mi vende le polverine 
caro, se conti su di me sei discalculico, ci vedi cubico? 
il quadro della situazione sta in restauro

Pingu Freestyle - Vertigo

TESTO 

sfregio le mie nocche sul cemento mentre dicono “basta”
distruggo immagini di vita 
come un iconoclasta 
la tristezza che mi avvolge 
accende torce nella notte 
ma mi si ritorce contro 
fracassandomi di botte 
e mi devasta,
perché il cosmo mi comprime 
mentre il corpo scrive rime
che mi fan solo soffrire
sono trafitto dal mio dio 
senza un diritto all’oblio
ho scritto sul soffitto mio
“m’uccido al primo cigolio” 
non dormo tre giorni, 
i miei occhi un giorno avranno il volto dei peggio ricordi 
sono un pazzo, il materasso che mi culla ospita spilli 
che mi sfiorano le vertebre godendo dei miei strilli 
incatenando le mie ossa, 
possa spezzare il comando
chiudo fiori in dei sigilli 
e li riapro quando piango 
tratto come dei birilli i miei pupilli
che ogni giorno 
sono stormo del mio cielo, 
che ho annebbiato ormai da tanto 

x2
la mia mente continua 
seppellirmi è ciò che insinua 
strappa i quadri che ho in cucina
proietta madri senza vita 
vuole un volto 
e lo ruba ad un morto nell’obitorio 
tra non molto finirà 
per guardarmi con aria ambigua 

mentre trascrivo un grimorio 
sulla schiena che mi spiega 
come uscire dal mio corpo 
quando la mente è indiscreta 
non c’è modo, è tutto vano, 
tutto falso, è tutto vacuo
resta solo un ago con il quale 
tatuo il mio cervello 
dopo st’altro trauma 
mi butto nella mia fauna
giaccio sperso nella sauna di ghiaccio della mia aura 
l’autosabotaggio non ha pausa
è come un tatuaggio 
affievolisce il raggio di sole che invade l’aula 
il fatto è che sono nato da uno stupro di gruppo 
e quando Dio mi ha visto in faccia si è buttato da un dirupo 
il tempo che passava ed io rimanevo a fissarlo 
mentre colava la lava dai miei occhi ad ogni pianto 
il nome che mi hanno dato mi fa senso e schifo 
se mi vuoi mette’ sotto finirò per farti il tifo 
ancora mi impasticco per non fare fronte ai traumi 
ancora ficco il naso dove ci stan solo fauci 

x2
la mia mente continua
seppellirmi è ciò che insinua 
strappa i quadri che ho in cucina
proietta madri senza vita 
vuole un volto 
e lo ruba ad un morto nell’obitorio 
tra non molto finirà 
per guardarmi con aria ambigua

Sedia Elettrica - Vertigo

TESTO

cor cazzo che dormo, scoppio d’ansia anche stanotte 
mi sveglio trenta volte a suon di botte sulle tempie 
inizio la giornata lanciando dieci bestemmie 
mentre sfregio le mie nocche sull’ombre di fosche nebbie 
fosse solo per l’insonnia mi sarei già suicidato 
ma fortunatamente sono sempre controllato 
da dei farmaci che offuscano i miei discorsi logici 
e delle paranoie per cui prendo antipsicotici 
io se continuo di ‘sto passo farò santo il mio cervello 
per aver sopportato questo cazzo di fardello 
‘che per quanto son sfigato se tentassi di ammazzarmi 
resterei tra vita e morte con il cappio a beffeggiarmi 
per quelle poche volte che mi sono aperto agli altri
ho dato loro il cuore e gli è cascato dalle mani 
quindi non provare ad incitarmi a volermi del bene 
perché ammesso lo facessi implicherebbe l’uso d’armi 
magari andiamoci più calmi, tu che fai se vuoi distrarti?
io mi tiro pugni in pancia finché non corrodo gli arti 
poi individuo una minaccia sul mio polso sinistro 
e con un taglierino pronto all’uso incido dei ritratti  
apro in due il mio cranio come il Ponte Morandi
ormai di fatto ‘sto mio corpo non risponde più ai comandi 
quindi prendo un controller dalla PlayStation mezza andata 
e spammo qualche tasto a caso sperando basti a sgozzarmi 
ma notando che funziona continuo fino a spellarmi 
per sottrarre quest’inutile materia sotto i panni
se ‘sta carcassa che cammina c’avesse un suo proprietario 
io sarei costretto a risarcirgli mille euro di danni
mi sveglio, cazzo! il mio Io stava cadendo nell’oblio 
cancellando quel confine coi gessetti fra lui e Dio 
appendendomi al muro faccio il cosplay di Gesù Cristo 
poi rapisco il mio assasssino e finisco su Chi l’ha visto?

x2
e questo è perché crollo 
ho tutto in ammollo, senza controllo
come da protocollo 
a colazione mangi il cuore mio
amore, questo è il mio unico desio

io non faccio ritornelli ma solo danni alla musica 
per me attraversar la strada è un’esperienza videoludica 
una cuffia sull’orecchio destro e passo con il rosso mentre 
con l’occhio sinistro avverto qualcosa che brulica 
è una macchina, mi fulmina 
muoio sul colpo e poi finisco in paradiso poiché Dio non mi scomunica 
anzi, vuole darmi del coglione di persona 
facendo nome e cognome e vantando la sua corona
sto come d’autunno sopra gli alberi le foglie 
un abbraccio mi è molesto quindi non mi dare noie 
non so scandire le parole e in verità 
mi sento dentro quattro sbarre di barre in cattività 
ho iniziato con un obiettivo molto chiaro in mente 
ovvero sciogliere la lingua e legare la testa al collo
col passare del tempo mi sto struggendo veramente 
sabotando il mio decollo strangolandomi in ammollo

x2
e questo è perché crollo
ho tutto in ammollo, senza controllo
come da protocollo 
a colazione mangi il cuore mio 
amore, questo è il mio unico desio 

faccio un tiro, manco espiro 
lascio che il fumo si dissolva nei polmoni 
come un cancro a cui ti opponi 
e le metastasi che inghiotti 
poi la chemio, l’ospedale 
le divinità che sfotti 
beh, cospirano del male 
architettando dei complotti 
tramite bigotti che ti chiudono in dei borghi 
poi dei poliziotti che ti sbrogliano gli ingorghi 
per non farti ritardare, bro, all’ufficio in cui lavori
così che puoi soddisfare tristi politici ingordi 
strafatti tutti ai party 
che ficcano il naso solo negli affari bianchi 
che invece di pensare a strade, ponti e ed ospedali 
qua si sono pippati anche le strisce pedonali 
e nella striscia di Gaza la pace è falsa
le fotografie sopra i giornali sono messe troppo a fuoco 
e per poco anche la casa perdi se fumi una canna 
c’è chi muove i nostri fili pensando sia solo un gioco
scrivendo quest’ultime barre mi trovo su un’altalena
aggiornamento: son cascato frantumandomi la schiena 
voglio allacciare il mio collo al ferro sopra per perire
dondolando con i piedi finché non casca il  sedile

vertigooh

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