S3 salina del faro di punta Lingua o stagno costiero delle majare
Deambulazione metrica e sconfinamento (con Matteo e Letizia )



Calpestare e sviscerare i confini per abitare la soglia, considerare la marginalità come luogo radicale di possibilità, come spazio di resistenza.
Sconfinare, e considerare sconfinamenti post-organici e la disfatta dei generi.
Tramite visioni trasversali e generose ripensare l’idea di cartografia, e riscoprirla incarnata nei corpi e negli affetti.

Ripensando il manifesto di libertà delle majare eoliane, attaverso processi di diffusione e socializzazione, frequentare il territorio incerto che attraversiamo quando ci spostiamo un luogo ad un altro, e considerarlo come punto di partenza per decostruire una realtà radicale e univoca, e aprirsi ad una soggettività fluida, pluristratificata in divenire, dove divenire significa apertura, potere trasformativo delle minoranze. l

Scegliere questo luogo per attivare riti come microilluminazioni, pratiche urticanti e sabotaggi elettronici, fare esperimenti di richiamo, costruire un’ intimità con le cose più piccole per reincantarsi, reincantare il mondo, e imparare a stare in sequenze sospese

S3 salina del faro di punta Lingua

Vittoria Assembri is an architectural and sound researcher. Her practice explores the territories that are usually considered marginal, from an architectural and sound point of view. She focuses her research on the regeneration of urban spaces as the recovery of building heritage that pursues sustainable sociability and social diversity. She deepens on the notion of Third Passage, as an oblique and unconventional condition, of abandoned spaces invested by spontaneous forms of other species.