Cry Me A River (Alberto Tebaldi - piano)

Mi Sono Innamorato Di Te (Luigi Tenco 1962) - Alberto Tebaldi, piano

Old Folks (Blau, Shuman, Brel)Alberto Tebaldi - piano

We Had A Sister (Pat Metheny) _ Alberto Tebaldi - piano 

OUTSIDE PLAYING (jazz)

Letteralmente ‘giocare fuori’… in effetti ha senso! Il musicista è un bambino e ‘giocare dentro’ (casa) può essere sintomo di timidezza, genitori apprensivi o più semplicemente scarsa attitudine alla sperimentazione e alla ricerca di ciò che va al di ‘fuori’… e allora ecco il bambino (l’altro) che, in barba ai genitori, gioca in giardino, si rotola nella terra, meglio se bagnata dalla pioggia, l’annusa, a volte la mangia e poi, osservata l’erba e chi la abita, scava per vedere cosa c’è sotto per comprendere fin dove si può arrivare prima di rientrare in casa e scrollarsi il fango di dosso. 

E’ esattamente questo, per me, il senso dell’Outside playing…

Non sono d’accordo con chi sostiene che per creare una composizione astratta bisogna necessariamente padroneggiare il disegno accademico (o almeno, lo sono solo in parte) …ma questa è un’altra storia.

Tornando all’improvvisazione melodica suonare in giardino è come cercare nel Sogno ciò che la ‘Realtà’ non potrà mai offrire. Non significa che la ‘Realtà’ abbia poca importanza, tutt’altro… piuttosto perde senso privata della dimensione onirica. Ma affinché i passaggi dimensionali possano avvenire nella maniera più ’N’aturale possibile è necessario seguire delle regole, o forse sarebbe meglio dire delle ‘logiche’… in fondo l’intero Universo è regolato da logiche ben precise (di cui l’Uomo ancor oggi conosce forse l’1%) …e per quale motivo l’Outside playing dovrebbe sottrarsi alle leggi dell’Universo? 
Alcuni ‘musicisti’, a dire il vero, ci provano in nome di poche ma confuse teorie sul Caos, ma il loro parrebbe più un suonare a casaccio, o forse a Caosaccio!

E allora ecco qua il mio esperimento al pianoforte… (ma io non suono il pianoforte!? …va be’ fa lo stesso)

Logica n.1 

- osservare* intorno al Colore giallo (…e già, perché ho deciso che la mia Casa, per questa esecuzione, sarà dipinta di giallo… porte, finestre e tetto compresi).

Logica n.2*

- come tutte le Case che si rispettino la mia è provvista di Grondaia (anche la ‘Casa’ di Gustavo Rol ne aveva una, in fondo) e sarà caratterizzata da un sistema ‘obscuro’ doppio-pentafonico infallibilmente melodico.

Logica n.3

- il mio Giardino è illuminato dal Sole per cui scavare non sarà certo un problema. 

nota: a volte la logica cade nell’illogico e se ac-cade nell’Universo anche le dita di un musicista possono essere attratte dall’illogico, l’importante è non abusarne…

Un’ultima cosa… la mia Casa (oggi) vibra di un suono ben riconoscibile… o forse lo è solo per chi ha letto alcuni mie libri!

Alberto Tebaldi
©2014

Outside Playing (Alberto Tebaldi - piano)

I Wish I Knew (Harry Warren) _ Alberto Tebaldi - piano

I Wish I Knew - Harry Warren

Embraceable You (G. Gershwin) _ Alberto Tebaldi - piano

ALBERTO TEBALDI JAZZ 6TET _ CYBER ALICE

ZDM 1005
Ⓒ2010 Roma Zone di Musica s.r.l.
Copyright ©2010 – Tutti i diritti sono riservati

Alberto Tebaldi – chitarra
Pierfrancesco Cacace – sax
Davide Di Pasquale – trombone
Arturo Valiante – piano
Steve Mariani – contrabbasso
Max Baldassarre – batteria

CYBER ALICE

Cyber Alice

Io che amo solo te (Sergio Endrigo 1962)- Alberto Tebaldi, piano

L'intero album è scaricabile qui https://www.albertotebaldi.org/entropia-folkjazz

Alberto Tebaldi ©2020
*ENTROPÌA è un album composto da sette brani originali per chitarra acustica, caratterizzati da ricercate elaborazioni digitali atte a conferire espansione e profondità percettive e sonore. Filo conduttore dell'intero lavoro è la continua presenza del "disordine", di quella naturale tendenza al Caos da cui le stesse armonie emergono liberando il loro potenziale ritmico e melodico. Come nel processo trasmutazionale alchemico gli elementi si scambiano tra loro alla ricerca di equilibri sottili, così i suoni si dissolvono e si coagulano relazionandosi con il mondo delle idee.

Alberto Tebaldi

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