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A driving tech house remix of Bob Marley's timeless classic 'Could You Be Loved' — blending iconic reggae vocals with groovy basslines, punchy drums, and hypnotic rhythms. Perfect for DJ sets, beach parties, and late-night dance floors. This rework bridges roots and rave, paying tribute to the original while bringing a fresh underground club energy. Ideal for fans of tech house, deep house, and reggae-infused electronic music.

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Bob Marley - Could You Be Loved (Blake Russ Edit)

I just want to make the world dance.  It's not about money...it's not about popularity...I just want to share the love I felt when I fell in love with house music.  

Giacomo Cicalini nasce a Massa marittima il 26 Luglio del 1973. Fino dall’ età di 3 anni rimane affascinato dalla musica e quando, a 5 anni di età, gli viene regalato il primo mangiadischi per i vinili a 45 giri, trascorre intere giornate ad ascoltare la musica. A 13 anni ascolta per la prima volta un’audiocassetta di Riccardo Cioni DJ Full Time e ne rimane affascinato; a colpirlo sono le melodie dei pezzi disco e funky di quel periodo, siamo nel 1984, quando in Italia stava esplodendo il fenomeno dance. In quello stesso anno gli viene proposto di occuparsi della regia di un carro carnevalesco del rione Senzuno a Follonica, città in cui Giacomo vive all’epoca. In quell’occasione esibisce la sua prima consolle, ancora molto primitiva, composta da un mixer dj INNO-HIT e da 4 piastre per cassette dove prova le prime miscelazioni musicali. Dopo quell’esperienza inizia a frequentare gli studi di RDF, l’emittente follonichese e, nel tempo libero, ascolta continuamente musica e comincia a formare la sua collezione di vinili. Finalmente, riesce ad acquistare la sua prima consolle “seria” composta da un mixer e due piatti LENCO. E’ su quella consolle che trascorre la maggior parte del suo tempo libero con suo grande divertimento e grande gioia dei vicini.

Nel 1987 arriva la prima uscita importante in pubblico: l’occasione è il veglione della scuola superiore dove ottiene un piccolo spazio all’apertura della serata. Da quel momento in poi diventa il punto di riferimento in tutte le feste organizzate dalla sua compagnia di amici e in ogni appartamento o cantina in cui c’è una festa, lui è lì con i suoi piatti e i suoi vinili, gestore del divertimento e DJ ufficiale. Da quelle esperienze nasce la figura di Jack Bvm Bvm DJ; Jack, ovviamente, dal nome Giacomo e Bvm Bvm perché era solito sfondare le casse acustiche a causa della sua tecnica ancora da perfezionare e, soprattutto, per il volume assurdo al quale sottoponeva la sua sventurata attrezzatura.
Quando finalmente arriva la maggiore età gli viene concesso un piccolo spazio in un locale dell’hinterland follonichese. Qui, con emozione e grande soddisfazione personale, la musica comincia a dare a Jack anche i primi piccoli riconoscimenti economici. Quei pochi soldi guadagnati sudando con le cuffie in testa vengono tutti reinvestiti in nuovi dischi e attrezzature sempre più moderne. Vedendo le persone felici e sorridenti divertirsi con la musica che lui propone solitamente, si rende conto che quello è esattamente ciò che “vuole fare nella vita”.
Nemmeno il servizio militare prestato nell’Arma dei Carabinieri riesce a distogliere il suo pensiero dalla musica, anzi; i vari luoghi che avrà modo di visitare in quegli anni nell’Arma, gli permetteranno di conoscere nuove e diverse scene musicali, riuscendo così a farlo uscire dalla realtà di provincia che ormai gli va stretta. Terminato il servizio di leva, prende la decisione di fare il dj a tempo pieno e comincia , con sempre maggiore frequenza, a suonare in locali dove si esibisce dimostrando una grande attenzione ai nuovi suoni, alle nuove tendenze musicali, costantemente alla ricerca di esaudire i gusti del suo pubblico. Affina il suo gusto musicale ascoltando musica di tutti i generi e, intanto, macinando chilometri in lungo e in largo in giro per l’Italia.

Nel 1997 arriva la prima esperienza all’estero, a Londra e ne rimane letteralmente affascinato. Quando per la prima volta varca la soglia della Sony Record della capitale inglese, per lui vedere tutti quei vinili è come per un bambino entrare a Gardaland.

Nel 2000 si sposa e nel 2002 arriva un figlio, ma la sua la sua passione e il suo entusiasmo rimangono quelli del ragazzino tredicenne. Il suo viaggio continua ancora oggi; far girare i dischi e e andare in giro ad incontrare gente sempre nuova ma, per lui, la soddisfazione più grande è ancora quella di vedere trasmesso al pubblico il suo divertimento e la sua passione grazie a quella grande e magica cosa chiamata MUSICA.