old project found in my archive from year 2022
 work in progress

Clocks *provisory

Blue Waiting Room

Troisième tir pour ce merveilleux anniversaire et cette belle communauté des Beat Battles. Bon anniversaire pour cette 100 ème.
https://discord.com/channels/1075579383781261322/1367755558328991814

LE BEL ÉBOULIS

Lutra

From the 2023 release Teknodam/West. It's a composition utilizing a filed recording from the steel mill in Sandviken. What could be more appropriate for this label?!

Jan Annerborn - Teknodam

Another snippet from Califo Paean, this time featuring bass guitar fighting for its life amongst the reverb. 

Caligo Paean is a 1 hour long sound piece installed on river front property in the town of Franklin, Tasmania as part of the exhibition "When The Fog Clears". It formed part of the Ten Days on The Island Festival March 2025.
The work was installed in several locations across the property including a stack of subs under an old bus, in the main exhibition space and in an abandoned shed some 40 metres from the main area . The speakers were 'tuned' quite differently depending on their location and the sound was not delay corrected with the result of each mini-installation merging with each other in odd sonic ways - kind of calling the listener from one spot to another. The the work features field recordings, percussion, piano, bass guitar and Intonarumori as well as this special one off choir : )

Caligo is the Ancient goddess of Chaos. Born of the fog she controls the darkness, dwells in the void and is as old as the primordial matter that created the universe. This work is a tribute to the goddess as she continues to influence our lives and, in the case of this installation, the site and concept informing the show.

Official press release below for The Fog Clears

Every day, the mists of the Huon Valley perform a seductive dance, gently obscuring and revealing contours of the fertile land and waters. Situated in The Watershed Franklin, When The Fog Clears features six artists from lutruwita / Tasmania exploring the region’s iconic mists through a variety of mediums including installation, sculpture, illustration, sound, and video.

Developed exclusively for Franklin, this exhibit extends from the waterfront itself into the chambers, kilns, and rafters of the shed, inviting visitors to consider fog as an atmosphere that can cloak us in unexpected ways.


image credit: Rosie Hastie

Caligo Paean (Bass solo)

Sunday Meditation_03



Disquiet Junto Project 0702: Chain of Applications

Dato che la musica rappresenta più spesso uno stato psichico/psichiatrico che un'interesse o passione, il viaggio esecutivo/formativo di gran parte dei musicisti (o aspiranti tali) si dipana attraverso varie fasi di interesse/sviluppo/ per vari oggetti/situazioni sonore, rendendole, periodicamente e ciclicamente, trappole categoriali imperanti.
E queste categorie musicali cambiano spesso per tempo e modelli, sempre alla ricerca di quel qualcosa dimenticato, tralasciato, negletto per mancanza di preciso interesse o superficialità.
Se per Schaffer c'è stato prima Parigi (1948) e poi Colonia (1950), comunque  le mie personali (come di molto altri) scelte/ossessioni si sono immediatamente rivolte alla Germania (in senso molto lato ed altricolato).
Dallo SMET degli anni 80 fino a questi ultimi tempi, il mio interesse per la musica elettronica (accademica e non) è risultato pressochè univoco, pur con diverse metodologie ed aree di applicazione. Però con un sostanziale cambiamento: l'abbandono graduale del sintetizzatore per un ritorno agli strumenti acustici classici e all'uso del campione/sound object (per dirla alla francese).
Quindi privilegiando una tecnica che si basa essenzialmente sul trattamento del suono ( in senso molto lato), non tanto sulla creazione dello stesso.
Il campione, puro o trattato, alla fine rimanda, almeno per la parte istituzionale/accademica idealmente a Parigi e al GRM e ai loro monumenti verbali. 
Tralasciando però la parte autocelebrativa e autoreferenziale della scuola francese, si aprono contemporaneamente nuovi canali di applicazione/ossessione: aprire all'infinito il campo semantico del suono e della composizione . 
Quindi accostare suoni e relativi ambienti chiusi/codificati, a volte anche con ironia o provocazioni barocche. E aprire contemporaneamente lo spazio sonoro, con le tecniche multicanali (Atmos, Ambisonics et...).

Riguardo al software: parlando di campioni e sound objects, ormai lo strumento per eccellenza è diventato il campionatore, possibilmente multitimbrico (4-8)/multicanale, in modo da costruire immediatamente un ambiente musicale ben definito. Questo campionatore deve avere anche la possibilità di scelta della velocità, del tempo e della quantità di suono da trattare.
Se anche multicanale (out), posso ulteriormente trattare i singoli suoni prodotti.
Quasi sempre il campionatore è abbinitato ad un looper (mini, micro, da 6-10 secondi in avanti). Quindi tape music, però senza forbici e colla. Anche qua per l'abuso della frase musicale.

Se voglio usare la tecnica multicanale per la riproduzione sonora, consiglio la  IEM Plug-in Suite (Graz) e SPARTA Spatial Audio Real-Time Applications (Aalto)

Come direbbe David Sylvian "The ghosts of my life blow wilder than before".

In ogni caso, sempre e comunque, alla musica viene risparmiata "l'onta" del significato (G. Manganelli, '80).

Thinking - Aloud

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