Parlando e riparlando,
1994

Parlando con te, parlando e riparlando,
in fondo così un poco mi confondo,
mi piace che tu mi creda un  buon marito,
un po' sognatore e di sua moglie invaghito.

«Sta zitto, mi dici, non dire le tue storie
ti comprometti così, siano sconfitte o vittorie.
Nessuna più potrà fidarsi del tuo ruolo
di innamorato convinto di quell'amore e quello solo.»

Ahi! finisce la carriera
di un seduttore tardivo
senza una vera passione, una vera...

che situazione irritante,
non era mica cattivo
eppure aveva tante, troppe ambiguità...

Parlando con te io non mi riprometto
che tu prenda per vero tutto quello che ho detto
lo sai c'è l'intervento dell'io narratore
che trasforma la vita in letteratura minore.

«Non aver paura, conosco questo ed altro
ma per capire te, non ci vuol mica tanto,
e, come in un film, va tutto bene se mi dici
che alla fine tutti sono felici.»

Ah, di questo seduttore,
pieno di impacci e di intralci,
privo di slanci d'amore,

ah, che cosa ne facciamo?
lo licenziamo o invece
vediamo se riesce alla fine insistendo...

Parlando con te, parlando e riparlando,
mi sento un po' spoglio, ma mi sto divertendo;
ti sono debitore di un'attenzione stupenda,
di una diagnosi impietosa, appassionata, tremenda.

Sorridi. È già tardi. Ti lascio alla tua sera.
Chissà perché mi illudo che mi ripenserai.
E se soltanto un dubbio attraverserà la tua mente,
allora chi sarà il vincitore e chi sarà il perdente?

E il goffo seduttore,
pur smascherato e beffato,
si scopre di buon umore.

Ancora non gli è chiaro
che cosa andasse cercando,
ma forse l'ha trovato, 
qui l'ha trovato,
parlando e riparlando.



11 11 Parlando e riparlando

Io sono qui seduto in un istante senza tempo dove i giorni del passato hanno perso il sopravvento e il futuro si profila con immagini di un film tutto a colori. Potessi io vivrei fino a novanta e rotti anni datemi libri e che la vista mi accompagni in mille viaggi della fantasia, ma il sesso resti cosciente della sua supremazia. come potrà stancarsi se ogni giorno è una sorpresa, se ogni donna è un miracolo e la mia donna è una tempesta che impegna ogni mio muscolo e mette a dura prova la mia testa. Ci sian cavalli intorno, bellezza pura ed energia, potenza naturale, oltraggio alla tecnologia ci sian cavalli intorno e gli odori di bosco e di campagna. Vino che non tradisca, vino per chi ne voglia bere, tempo per non far niente, tempo prezioso da sperperare chissà che un giorno anch’io non riesca ad ascoltare l’altra gente. Si sciolga il mio riserbo, si perda la mia discrezione, scopra lì sotto un grumo di molto umana imperfezione e un sentimento che sia di tenera e corporea simpatia. La vita è la mia amica, la mia costante tentazione, l’inganno, il disinganno, l’indovinello, la soluzione; ma il vero diventa falso e questa storia ricomincia all’infinito. Consiglierò ai miei figli di costruirsi le difese Per far fronte agli attacchi che poi gli porterà la vita, ma gli dirò che questa merita d’essere vissuta con fiducia. Che schiavitù sarebbe non poter mostrare mai quello che abbiamo dentro, quello che in fondo siamo noi, sarebbe vita da poco non azzardare mai a metterci in gioco. Io sono qui seduto in questo istante senza tempo in cui tutto è ancora possibile o può finire in un momento, spero nei novant’anni, ma in ogni caso di quel che viene io son contento. 


11 11 Parlando e riparlando

francescorebora