I BIG BANG MUFF, di origini campane, sono un power duo post grunge/post metal con testi in italiano e un background che passa attraverso Nirvana, Tool e Neurosis.
Fanno il loro esordio discografico il 18 Novembre 2016 con " Crash Test " un album autoprodotto di 9 tracce, uscito per Rosso al tramonto|I make records|LibellulaPress e in anteprima streaming per ROCKERILLA che di loro scrive :
" Notevole l'energia, la spinta propulsiva dietro ogni traccia, i tempi dispari, l'urgenza espressiva e la perizia tecnica. Ottima produzione.Molto promettenti "
Rumore, Rockerilla, Rockgarage sono solo una parte della critica che ha apprezzato e incoraggiato questo esordio. Tony Face Bacciocchi veterano dell'informazione musicale, giurista premio tenco, rockol e miglior blog di informazione musicale per il M.E.I scrive :
" Potenti, dissonanti, duri e travolgenti, i brani che compongono l’esordio del duo campano, colpiscono nel segno con forza e precisione "
L’ 8 Dicembre 2016 esce il videoclip di " Vivo nell'ombra "  un esperimento pittorico che unisce tecniche di green screen e ambientazioni dipinte a mano, girato dal talentuoso pittore e fumettista Walton Zed. 
Un tour di 24 date preparato da Subcava Sonora li ha visti toccare le città di Napoli, Roma, Milano, Macerata, Bari, Reggio Calabria.

Ufficio Stampa: Libellula Press
Booking: Subcava Eventi/Booking Agent: f.tramontano@subcavasonora.com
Distribuzione: ImakeRecords
Contact: bigbangmuff@gmail.com
www.facebook.com/bigbangmuff

DentroLaClessidra nasce sul finire del 2012 dall’incontro tra le chitarre e le liriche di Fabio Pizzuti e Francesco Chini, la batteria di Daniele Romaniello e il basso di Gabriele Testa.
Già attivi dalla fine degli anni Novanta nella scena underground capitolina, i quattro traducono in musica il proprio amore e la propria dedizione nei confronti di rock, stoner, grunge, psichedelia progressiva e lingua italiana in un robusto coacervo di melodie e suoni ruvidi ed epici da estrarre e reinserire dentro il tempo.
Così come fa una clessidra che rimescolando la sabbia ridefinisce e misura il tempo. 
È così che prende forma il primo ep, che la band decide di intitolare semplicemente col proprio nome.

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