giacintoSUBLIME http://www.lulu.com/spotlight/giacint8 @Giacint08

http://www.lulu/giacint8 https://gpdimonderose.see.me/  giacinto Artista http://www.artmajeur.com/gpdimonderose/  #creativesrising
la sera del dì.............ah ascolto i suoi passi sul selciato della catastrofe con i pensieri del corpo più dolce dei sogni...solo lì tra la luna che s'imbruna e la sera del dì dell'evento sorgerà quella luce che incanta anche la notte più buia e più tersa dell'anno......chi sparirà per primo? Forse chi apparirà tra un mito e un sogno? O chi lancerà un sussurro più profondo d'un abisso? Oh la vertigine dell'assenza prende i sensi e l'essere vacilla sull'orlo della propria voragine infinita e guarda il nulla attante in deriva dell'universo: là ove è perso ogni senso e la noia regna con l'impero dell'assoluto .....ah avessi avuto almeno il tempo per deridere la mia vita mia vita mortale ed osservare la fine dell'essere nella profondità della propria essenza con quella leggerezza che invita al disincantoOntologia dell’esser-creat-arte ah la platonica ikona della temporalità quale ikona dinamica dell’eternità o ikona ontodinamica dell’apeiron o ikona ontodinamica del dis-apeiron, del dis-infinito, della dis-gestell dell’esser-creata opera d’arte. Lì l’ontodinamica ikonica dell’essere -infinito si discopre quale imago ontodinamica dell’essere opera d’arte o quale imagine ontodinamica dell’apeiron del pensiero primigenio sottratto alla mitopoiesis. Ma in origine l’ikona ontodinamica ontokronica si svela senza differenza ontologica quale opera creata dalla mitopoiesis del l’apeiron dis-infinita, ove l’ikona del kairos si confonde con l’imagine della kronotopia infinita. Solo l’epistemica e l’ermeneutica creano la fissione nella kronotopia, giammai l’esser-creata dall’opera d’arte dell’esserci quale musagete che sottrae all’eternità divine delle mitiche muse l’ikona dell’ontodinamica kronotopica. La frattalità del’ikona ontodinamica della temporalità platonica differenzia ontologicamente l’epistemica e l’ermeneutica dall’ontopoietica dell’esser-creata dall’esserci del musagete, ma in origine ci fu una onto-topia della gestell ove si eventuò l’epistemica e l’ermeneutica ontologica mai scomparsa nei dispiegamenti storici dell’essere-creata dall’arte, anzi lì curata e custodita dalle incursioni della volontà di potenza imperativa dell’epistemica ontologica. Quella presenza incompente impera e sottrae nel corso del tempo l’ontopoietica epistemica dell’ontodinamica onto-poietica per attuare la morfogenesi della tecnica o dell’artigianato o del saper-fare mondano e klonante. O sottrae all’ikona dell’essere-creata-dell’infinito l’ontodinamica cronologica della frattalità temporale. Solo così l’epistemica e l’ermeneutica si dispiegano quali immagini della storia della mondità , ma quell’evento inaugura l’oblio dell’essere-creata-dall’essere quale opera d’arte dell’essere per essere solo opera d’arte della tecnè, prima, e della tecnica artigiana poi, ove l’ontodinamica infinita dell’ikona si è dissipata, dissolta, dis-obliata: è l’oblio dell’essere-creata dall’essere opera d’arte che si dà quale fondatezza della tecnè epistemica e tuttora, nel presente impera per sottrarre tutta l’ontologia epistemica possibile dalla ontopoiesis dell’essere. Solo che nel corso del tempo l’essere-creata dall’essere non scompare totalmente, ma per fortuna si dis-oblia: si oblia nella tecnè epistemica per eventuarsi solo nell’ontologia-epistemica-ermeneutica dell’esser-opera d’arte creata dall’essere. È il dis-oblio della dis-verità o dell’a dis-aletheia che si dis-annichilisce, che si sottrae dal nichilismo della tecnica-epistemica per dis-gettarsi ancora quale dis-mittenza intermittente della messa in opera della verità ontologica dell’esser-opera d’arte dell’essere. Quella dis-mittenza ama nascondersi nell’esser-creata quale opera d’arte per sottrarre l’aletheia dall’oblio imperante della tecnè-epistemica clonante e per disvelare la dis-abissalità dell’esser-creata dall’essere ikona ontodinamica dell’ontokronotopia dis-infinita. Per sempre l’esser-creata dis-vuota, disgombra, dis-oblia , disattua, dis-opera, dismette, dis-aleggia , disvela l’ikona dell’essere dall’immagine della tecnè imperativa influente, per disgettarsi quale dis-gegenstand dis-grund, quale fondale intermittente della dis-mittenza dell’essere ikona dell’arte. È lì che la destinanza dell’esser-creata si disoblia per disgettarsi quala dis-mittenza dell’essere dis-opera della disaletheia dell’epistemica-ontologica aldilà dell’oblio imperante della tecnè-epistemè e non solo nell’estetica classica o nel sublime metafisico o nella surrealtà informale armonica o disarmonica o dissimmetrica, ma anche nell’epistemica ontologica della physis e della matesis quale disoblio della disgettanza della physis dell’essere. Qui si eventua una nuova differenza all’interno della stessa ontologia dell’essere, forse epigenica nella messa in opera dell’essere arte, ma dispiegante la sua gestell anche nella tecnè epistemica o ermeneutica: oltre alla classica messa in opera della verità o aletheia , nell’esser-arte si dà , si getta, si eventua la messa-in-opera della verità dell’essere, dell’aletheia dell’essere quale struttura ontologica della messa-in-opera della radura, del kairos, poiesis, ontopoiesis, ikona, imagine, imago, kaosmos e della loro destinanza. Anzi la messa in opera della verità getta le fondamenta della messa-in-opera della destinanza dell’essere quale sentiero ininterrotto dell’essere che crea la gestell e la gegenstand, ma anche la physis del grund e dell’abgrund. Per l’epistemica classica o anche per l’ermeneutica quella destinanza appare come se fosse un non-evento, ma può essere un dis-evento, un evento che non c’è ma che creò l’evento dell’essere che si dis-oblia anche nell’assenza dell’epistemica quale dis-epistemè, giacchè dis-abissa l’essere dall’essere in essere per essere destinanza dell’essere che crea la physis o la dis-eventua dal dis-nulla o dal dis-niente. Quell’evento è dis-epistemico solo perché si dis-abissa aldilà dell’epistemica della tecnè o dell’esserci o del musagete giacché si dis-oblia sempre quale dis-ontica o dis-onteologica, ma anche quale dis-mito o dis-arte o dis-opera quale perenne dis-messa-in-opera dell’opera d’arte o meglio quando l’opera si dà alla contemplazione epistemica l’essere si dis-eventua quale dis-mittenza per non soccombere al nichilismo clonante cronologico. L’essere-opera d’arte si dis-istalla proprio quando si eventua giacchè si sottrae all’ontocronia del dicibile epistemico o ermeneutico o ontico o ontoteologico o onto-poietico: si dà alla physis quale dis-physis o meglio quale opera non più della physis, e perciò appare inaudito, misterico, indicibile: l’essere dell’opera si dis-dice, disvela la sua dis-verità, dis-abissa la dis-aletheia, dis-oblia la destinanza nella dis-radura nel dis-vuoto nel dis-nulla.￼ ￼ 


Christopher has been spinning eclectic sets of music in the Bay Area and beyond for the last 20 years. He took on his Jack Frost persona at Burningman circa 1998 when he joined forces with the Antarctica crew to throw parties in a refrigerated 50 ft. semi truck decorated like an ice cave. He has gone on to spin everywhere from hot springs, roller rinks, opium dens, art cars and clubs large and small. He produced the album Tiny Mirrors for The New Up and is always working on mixes and re-edits. Thanks for the support.

Songwriter extraordinaire, Rutle and
"A man for all seasons" (Jan Pulsford)

New albums and one man show coming 2022! 
5 year anniversary of 'Running Away From Hugo' album and film. 
My socials - 
https://www.facebook.com/PhilJacksonMusic
Instagram : @philjacksonmusic

Gunnar Sohn (Bonn): Jahrgang 1961, Diplom-Volkswirt (FU Berlin), Freiberufler, Wirtschaftspublizist, Buchautor, Blogger, Moderator und Kolumnist, leidenschaftlicher Barcamper und Wanderer zwischen den Welten.

A biography and cultural examination of Mick Jagger's spectacular life and the cultural revolution he led.

As the Rolling Stones' legendary front man Mick Jagger remains an enigma. He hasn't given an in-depth interview for a decade and a half and never commented on his friend and partner, Keith Richard's often critical biography. Drawing on firsthand recollections from rockers, filmmakers, writers, radicals, and other artists who have been transformed by Mick Jagger's work, acclaimed music journalist Marc Spitz has created a unique examination of the Jagger legacy, debunking long held myths and restoring his status as a complicated artist. Combining biography with cultural history, Jagger unfolds like a captivating documentary, a series of episodes tracing the icon's rise from his childhood in middle-class postwar London to his status as a jet-setting knight.

A culturally astute, often funny, and painstakingly researched read, Jagger offers a far richer portrait than biographies published previously. The book reveals much about his relationships (with Marianne Faithfull and ex-wives Bianca Jagger and Jerry Hall); his complex, creative partnership with Keith Richards; his friends like John Lennon and David Bowie; and enemies like Hells Angels leader Sonny Barger. Spitz goes even deeper, exploring Jagger's many roles: an authentic soul man; powerful social commentator; sexual liberator; would-be movie star; and yes, sometimes, a shrewd businessman with an enthusiasm for much younger women. The myth of Mick is examined and rebooted for the twenty-first century.

1st Classification 21st International Competition Barga Jazz 2008 for Jazz Orchestral Arrangement and Composition. 1st Prize at the 4th National Competition “Waltex Jazz Competition” , Finalist at the 17th Annual USA Songwriting Competition “Instrumental”
Finalist at the 2016 Hollywood Songwriting contest “Instrumental” category 
Nominee of the 2016 American Songwriting Awards - “Instrumental” category 
Mention award at "The 2018 International Horror Hotel's scoring competition"
"Pre Nomination" at "The 3rd Keuris Composers Contest 2018” category "Youth Symphony Orchestra”
In 2006 he collaborated with the Cuneo Conservatory Orchestra with whom he played contemporary music and wrote arrangements for Strings and Choir on the music of Duke Ellington.
He played various times Mass for Pianoforte, Choir and Orchestra of St. Dobrogosz with the Orchestra
MonviStreicher and the choral group The Polyfonics of Marchesato.
He composed and arranged pieces for various formations: 2008 as solo pianist his own compositions for the film `Metropolis (Fritz Lang, 1927).
In 2008 he composed the ufficial hymn of the International Workshop of Nuoro Jazz 2008 20th Anniversary Celebrations.
In 2009 he composed and arranged pieces for Pianoforte, Clarinet and Percussion for sections taken from `Il Centro del Centro del Bosco` stories, Edition Magema, by Roberto Rebufello.
He has played in Wienn: Bösendorfer Saal im Mozarthaus , and Kaisersaal - Klavier Galerie
In February 2014 He made a tour in the United States with The Duet ;
William A Morris School - Staten Island,New York , Church Street School for Music and Art - New York and in February 14, 2014 He debut at Carnegie Hall - Weill Recital Hall - New York 
In 2017 he was invited by the "Feurich" Piano in Vienna to the Klavier Galerie to make some piano solo
performance videos just for the promotion of the new Grand Piano Model 218 - "Concerto I"
In 2018 He wrote and producerd original music for Promo - Carmelo Soberano Visual
Top NY NJ Hi-Fashion Wedding Cinematographer
in 2018 He wrote and produced original music for short movie “Arcanum” - 48 Hour Film Project
Eindhoven 2018
Director / Producer : Andrew Vandaele, Assistant Director / Executive Producer: Janusz Madej
Writer: Sonia de Garça, Andrew Vandaele, Stars: Fabièn Baart, Henrietta Bryant
“Arcanum” won a several prize: independent short awards Los Angeles : Gold award for best
experimental short , Silver award for best microfilm , Gold award for best sound design. 2 official
selections : Direct Monthly Online Film Festival / Palm Tree Online Film Festival , winner super short
award : Berlin Flash Film Festival , Virgin Spring Film Festival : winner experimental film
in April 2019 Editon Award Nominee for Best Busic Short Film “Arcanum”
Queen Palm International Film Festival
in 2019 He held a masterclass as a teacher about "Improvisation and composition” at Conservatory N.Paganini ( Genova )
in 2019 He performed in piano solo at International festival : Piano City Milano 2019
in 2019 He wrote and produced original music for short movie “Dear Gaia” - Jean-Luc Servino Film 
in 2019 He wrote and produced original music for short movie “Blue Glass”
Pineal Films Production and Fractal – Line Films Written by Henrietta Bryant and Janusz Madej Directed By Janusz Madej 
in 2019 He wrote original music for theatre performance : Testimonials, sounds and readings from: "The World of Losers" by Nuto Revelli Performed by Italian occitan music band La Mesquia 
in 2019 He wrote and produced original music for short movies “The Burning Blue” Written and Directed By Ablay Nurmanbetov
in 2019 He wrote and produce original music for short movie “ En Route - 48 Hour Film Project Leeuwarden “ Team Pompobled , Director / Produced : Sonja da Graca
in 2019 He signed a Music agreement with film and television production company " The Bomb Shelter" to write and produce original soundtrack for the television production currently entitled : The Rally USA

Followers of jaggerbiography