The catchy melody of an icelandic and the cheerless music of an italian, the sunny side of a hazy country and the greyness of a bright one, the warm chords of the north and the algid computer music of the south.
Balmy arpeggiators, frozen guitars, harmonic noises and retro beats mixed up in a quite original sonic result.
Started as an “indietronic electro acoustic ambient emotional instrumental” project, Plastik Joy begun involving all the influences and the new music ideas of the two members. The result being a simple big container of Fannar’s and Cristiano’s own musical language.
A constant evolution that still has its defined character and sound.


In 2009 Plastik Joy's released the debut album 3:03 that emits a definitive nocturnal quality, straddles moods and styles with great finesse leading you down for a few moments before you are emotionally lifted up again by a passing melodic element. Walking such a fine line in their emotional creativity makes it hard to believe these guys never plan their attack; they just go where the song takes them. Coke Machine Glow said of 3:03 "I don’t think I could sense anything more sunny or meditative than this happy bundle of pain. " Others have named checked Dntel, Telefon Tel Aviv, and Four Tet as stylistic signposts for Plastik Joy. Listening to the new material and the live show, we could add some of the representative artists of the glo-fi movement.


In spite of the ambient dreamy atmospheres of the first album, the new material and live show are quite energetic and intense mixing the old melodies and soundscapes with powerful beats and a more intensive use of synthesizer.


We are four people from Bongolandia. We play electronic psych videogame and nature addicted music. We like to explore every single inch of our Island.

Sometimes some music.
And yes, my face is really green.

Paris based producer and visual artist.

Buy/Stream the new album: 'Continuation': https://lnk.to/Continuation

Licensing: foldedmusicltd@gmail.com
Bookings/remixes: asta.hiroki@gmail.com

Producer/Engineer/Dj
One thought fills immensity.
Proverbs Of Hell
William Blake

I Retrò Maison nascono nel freddo inverno del 2009 da un idea di Domenico Lizza, Cristiano La Selva e Fabio Pisaniello. Reduci da altre esperienze musicali, alcune anche importanti, decidono di investire in un progetto ambizioso che riesca ad accomunare e valorizzare le potenzialità di questa nuova formazione. I tre iniziano a riunirsi nel retro di casa di Domenico nei pressi del convento francescano del paese dove erano soliti rovinare la messa domenicale. Nonostante le grosse difficoltà nel canalizzare su un binario comune le numerose idee, si riesce sin da subito a lavorare su un’ottica comune. La combinazione delle variegate influenze musicali, nonché delle diverse personalità dei 3 musicisti è la chiave di volta per il gruppo che riesce a fondersi con estrema naturalezza. L’indole è certamente di matrice convulsa e tormentata, la musica è dirompente e come un fiume in piena è mossa da un’inarrestabile energia che sfocia in un mare aperto, senza confini prestabiliti, senza restrizioni, in un andare a largo e tornare a riva, così come un’onda, una pura onda sonora. Le numerose dissonanze, le grida isteriche e l’incessante spinta ritmica sono legate da una delicata introspezione e un’attenta analisi su ciò che ci circonda, sul passato, le esperienze di vita e i ricordi che portano, talvolta, alla quiete dell’animo. Dopo numerosi sacrifici il gruppo è riuscito a pubblicare, in modo del tutto autonomo, il suo primo lavoro discografico. “Distillati vari” non è solo l’espressione dei Retrò Maison, è soprattutto il loro passato, gli sforzi del presente e si spera, il loro futuro. Attualmente il gruppo è impegnato nella registrazione del secondo album. More to come...

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