Echoes ( eco) Paolo, Ignazio e Vittorio.

Io volevo solo vederti svegliare.
Davvero, non c'erano secondi fini, cattive intenzioni.
Ti volevo solo dormire vicino. E sentirti girare nel sonno. E vederti svegliare. Volevo solo vederti svegliare perché lo avevo capito, prima di te.
E invece no.
E invece dovevamo sfiorarci, toccarci, baciarci e prendere treni e salire scale e fare cene e fare sesso e pieni di benzina e sigarette e tagli di capelli e camicie da lavare e guarda che tramonto e guarda che giornata e guarda cos'hai combinato e vaffanculo e vaffanculo te e su dai, che fai adesso, piangi? Stai piangendo?
E non sei niente, non sei mai stata niente. Perché.
Perché la verità è che volevo solo vederti svegliare, aprire gli occhi, guardarmi, sorridere e scegliermi ancora.
Invece abbiamo dovuto metterci dentro bocche, lingue, voci, tempo, intrugli, orgasmi, promesse e pizze d'asporto, tovagliette Ikea e amici, e amici di amici e telefonate a tutte le ore e migliaia di anni in fila ad aspettare un altro di quei sorrisi.
Volevo solo vederti svegliare. Vederti slogare la schiena, incazzarti col sole. Mettere in moto il corpo, accendere occhi e capelli, mentre cali un piede fuori dai sogni che fai.
Invece abbiamo rovinato tutto. Perché pensavamo di essere più furbi. Di essere più veloci e più scaltri di così. Più bravi a scappare. E invece siamo stati stupidi e ci siamo dovuti alzare da quel letto del cazzo e fare colazione insieme e quando io ti ho detto a domani, tu mi hai detto a domani. E c'è stato domani.
E io volevo solo vederti svegliare.
E meravigliarmi di tutte le cose giuste che ero riuscito a mettere in fila per poter essere lì a vederti svegliare.
Invece ci siamo presi per mano e presi sul serio, ci siamo piazzati davanti a tutti gli sfondi che abbiamo trovato, ficcandoci, incastrandoci dentro la vita dell'altro, sotto ogni cielo, ogni stagione, ogni mese e giorno dell'anno.
Avrei dovuto incazzarmi con te. Litigare subito, mandarti via. Avrei dovuto sforzarmi di più per perderti prima, per perderti meglio. Lasciarti dall'altra parte della strada, dall'altra parte della festa, del telefono e del letto. Risparmiare tempo a tutti e due.
E capire subito ogni tanto sembra solamente destino.
Io volevo solo vederti svegliare. Scoprire che succede al resto del mondo quando si rende conto che hai cominciato a recitare anche tu.
Volevo solo vederti svegliare.
E non dover mai ricordare com'era.

 from Blogger : non e' successo niente

Non Dover Mai Ricordare Com'era

Requiem Per Stefania

Digital drawing "Creating Light" by F.Brusca

Creating Light (Impro) #2 (F.Brusca)

アオキ サトル 『 KSF 25 』 プリペアド・ベース
Aoki satoru - KSF 25 : prepared bass - Tokyo, Japan - June 1, 2017 [ TOD 72 ]

KSF 25

Studio 53. 

Keyboards: Carmelo Rendo. 
Guitars: Paolo Battaglia. 
Drums: Enzo Di Raimondo.

Studio 53 - Free improvisation #1 - 12.10.2017

Paolo Battaglia