KALEIDOSCOPE

Auguri

Il coraggio di essere fragili

Lamma Bada Yatathanna

Una canzone nata da un'amicizia, un gesto artistico che diventa abbraccio.
“Parole Invisibili” è il frutto di un incontro profondo tra la band K’in 232, la Fondazione Devlata di Sarzana (SP) e Bolli, protagonista dello spettacolo “BLU – Io sono io”. 
Questo brano nasce come gesto di amicizia e come riflessione condivisa sull’arte. l’inclusione e la bellezza autentica delle emozioni umane.
Al centro del progetto c’è Bolli, giovane artista down che, con straordinaria forza, riesce a dimenticare “il 90% rosso delle sue disabilità” per puntare con coraggio su quel “10% blu di capacità fuori dal comune”. Accanto a lui, i danzatori e coreografi Kevin Cachucho e Daniel Escolar Fuente che portano avanti un’idea di danza inclusiva, libera e profondamente umana, capace di esprimere la verità dei corpi e delle emozioni.
Le “parole invisibili”, sono capaci di viaggiare tra i mondi più credibili ed evocano un senso di mistero e di potenza sottile che va oltre le semplici parole.
“Parole Invisibili” racconta le emozioni universali, quelle intime, pure, che sfuggono alle logiche frenetiche degli “umani standard” ma che custodiscono la chiave per costruire relazioni più vere e comunità più empatiche. Sono “parole scritte sulle nuvole”, parole che non si perdono, che volano in alto e restano al sicuro, oltre i limiti, oltre il rumore.
Come nello spettacolo “Blu – Io sono io”, anche nella canzone si respira una profonda verità:“Esistere, che per me vuol dire disimparare la fretta; Esserci e guardare. E guardare tutto quel che c’è, così com’è.”
K’in 232 Band
Autore, voce, arrangiamenti e basso: Massimo Parducci.
Chitarre: Marco Del Sarto
Batteria e arrangiamenti: Luca Bresciani
Brano registrato e mixato presso: Louis Studio by Luca Bresciani.

Ballerini: Bolli, Kevin Cachucho, Daniel Escolar Fuente

Coreografia: Kevin Cachucho

Filmmaker: Giulia Sacchetti


Parole invisibili

“CANZONI DEL BOSCO – LE LUCCIOLE CANTANO” shines with the warmth of Italian modern pop, carried by an upbeat rhythm, glowing guitars, bright piano chords, and inviting male vocals. The song transforms the fireflies of the forest into tiny soul-lanterns, sparks of inspiration that drift through the night and illuminate new melodies. Emotional yet irresistibly catchy, it creates a dreamy atmosphere where nature and music glow together.

Let the fireflies guide your heart through their shimmering chorus.
✨ What inspires your inner light? Share it in the comments! ✨

Note: The Canzoni.Del.Bosco channel composes custom, personalized songs.
For celebrations, dedications, or branding projects for companies, contact us at: bosco.custom.songs@gmail.com

CANZONI DEL BOSCO - LE LUCCIOLE CANTANO  - RELEASE - Antares

La pioggia in dicembre

IAM SPRING MUSIC OPEN

Lyrics:

I wake to footprints no one makes,
small shoes waiting by the door.
Your name still floats in dust and light,
a paper star on the bedroom floor.
I set a place I know you’ll miss,
pour two cups out of old routine;
the quiet hums a hollow hymn,
and time moves on, but not for me.

How do you go on when the world stands still?
One breath at a time, one step uphill.
I’ll learn to live with the ache, not past it—through,
and say your name like a light in the room.
Love doesn’t end; it changes form,
I’ll carry your dawn through every storm.

I carry you.
I carry you home.

A birthday passes, candles cold,
the swing out back keeps swaying slow.
Your sweater holds the shape of you,
my hands still fold it like before.
Neighbors speak in softer tones,
I nod and keep the garden fed;
I plant your favorite flower seeds,
they bloom in blue where tears were shed.

How do you go on when the world stands still?
One breath at a time, one step uphill.
I’ll learn to live with the ache, not past it—through,
and say your name like a light in the room.
Love doesn’t end; it changes form,
I’ll carry your dawn through every storm.

We make a box of little things—
a painted stone, a folded note.
We tell your jokes at dinnertime,
so laughter has a place to go.
I find you in the smallest signs:
a sparrow’s tilt, a midnight star;
I speak to you in open doors,
and walk ahead, but not too far.

Some days I break, some days I float,
both are honest, both are true.
If grief’s a sea, then love’s the boat—
and I will cross it holding you.
We’ll build a future round your name,
not moving on, but moving with—
a gentle thread through everything,
a promise I will not forget.

How do you go on when the world stands still?
One breath at a time, one step uphill.
I’ll learn to live with the ache, not past it—through,
and say your name like a light in the room.
Love doesn’t end; it changes form,
I’ll carry your dawn through every storm.

I carry you.
I carry you home.
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Track: I Carry You
Lyrics: NTENSEIFIED
Music & Vocals: NTENSEIFIED
Produced By: NTENSEIFIED

I Carry You

NON VI VOGLIO PIÙ
Questa canzone non nasce per piacere.
Nasce quando ti accorgi che il rumore ha superato il limite.
“Non vi voglio più” è isolamento, ma non fuga.
È restare fermi mentre tutto intorno continua a muoversi a vuoto.
Uno scaffale pieno ma senza il tempo non contiene niente.
Vivere non è un obiettivo.
Cercare senso è non accorgersi che tutto dura un attimo.
A un certo punto resta solo il silenzio.
E poi l’urlo, quando senti che è il momento di svuotare quello che hai dentro.
Il ritornello non è un invito, è una chiusura:
lasciatemi da solo.
Non c’è altro modo per condividere davvero quanto non vi voglio più.
Continuate voi.
Arruolatevi.
Io non ci sarò, e vi ritroverò, forse, negli abissi o tra la cenere.
Se ti senti fuori posto, questa canzone lo è con te.


Non vi voglio più

Circle Thinking

San Francisco

Stelle (dal vivo)

La leggera

Sono un musicista compositore con passione per la musica Rock, Pop Rock Alternativa, ma compongo con passione anche in altri generi: ad esempio la psychedelic music, le colonne sonore e nel cantautorato italiano. Scrivo e compongo canzoni dall'età di 15 anni e ho suonato in diverse band locali. Il mio principale progetto musicale è riconducibile alla band di cui sono fondatore e compositore dal 2018 : K'in 232 Band.

Non vi voglio più

Massimo Parducci

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