Playlist dei FACTORY, Mark II (2022-2023)

Pictures Of Matchstick Men (By Factory ,2023)

Amanita play CS&N- Remastered version from The Lost and found Archives of 1998!

Long Time Gone (by Amanita) - remastered

1998 Original from Amanita Rare Archives 

Country Clown -by  Amanita- remastered

Amanita play Allman Brothers Band , from lost and found rare archives of 1997-98 

Whipping Post (Amanita) - remastered

Dagli archivi degli AMANITA, un pezzo originale registrato dal vivo nel 1997 e rimasterizzato oggi con Logic Pro . 

Anima Che Danza (Amanita)-Remastered

Four Horsemen (Remix) – FACTORY [Mark II]

La leggendaria Four Horsemen degli Aphrodite’s Child, cavallo di battaglia del genio visionario di Vangelis e dell’inconfondibile voce di Demis Roussos, rivive in una veste nuova, inquieta e potentemente psichedelica grazie ai FACTORY – the MODern Blues Project.
Nella versione Mark II, la band rielabora il brano con audacia e riverenza, stravolgendone l’impianto vocale grazie a Giuliano Dettori, che trasforma il canto in un flusso verbale aggressivo e teatrale, carico di pathos e prosa allucinata. Alla tastiera, Silvio Vinci evoca atmosfere cosmiche con un mellotron spettrale e ipnotico, che avvolge l’ascoltatore come una coltre di nebbia acida.
Davide Spanu si impossessa della chitarra e la lancia oltre i confini del beat, con un solo debordante e torrenziale, tra delay, fuzz e wah psichedelico. Il tutto poggia su una sezione ritmica implacabile: Chris Pain al basso mantiene un groove oscuro e incalzante, mentre Luca Monaco alla batteria alterna dinamiche incantatorie e scariche tribali.
Questa versione si dilata in una lunga cavalcata ipnotica, dove ogni sezione è permeata da dosi eroiche di improvvisazione lisergica, degne del miglior trip anni ’69. Il risultato è un brano allucinogeno e visionario, in bilico tra apocalisse e trance, che rinnova con stile il culto psichedelico mediterraneo.
Una cover che è, a tutti gli effetti, una nuova creazione.

Four Horsemen - Remastered #1

Factory Play Aphrodite's child - Four Horsemen (Remix) – FACTORY [Mark II]

La leggendaria Four Horsemen degli Aphrodite’s Child, cavallo di battaglia del genio visionario di Vangelis e dell’inconfondibile voce di Demis Roussos, rivive in una veste nuova, inquieta e potentemente psichedelica grazie ai FACTORY – the MODern Blues Project.
Nella versione Mark II, la band rielabora il brano con audacia e riverenza, stravolgendone l’impianto vocale grazie a Giuliano Dettori, che trasforma il canto in un flusso verbale aggressivo e teatrale, carico di pathos e prosa allucinata. Alla tastiera, Silvio Vinci evoca atmosfere cosmiche con un mellotron spettrale e ipnotico, che avvolge l’ascoltatore come una coltre di nebbia acida.
Davide Spanu si impossessa della chitarra e la lancia oltre i confini del beat, con un solo debordante e torrenziale, tra delay, fuzz e wah psichedelico. Il tutto poggia su una sezione ritmica implacabile: Chris Pain al basso mantiene un groove oscuro e incalzante, mentre Luca Monaco alla batteria alterna dinamiche incantatorie e scariche tribali.
Questa versione si dilata in una lunga cavalcata ipnotica, dove ogni sezione è permeata da dosi eroiche di improvvisazione lisergica, degne del miglior trip anni ’69. Il risultato è un brano allucinogeno e visionario, in bilico tra apocalisse e trance, che rinnova con stile il culto psichedelico mediterraneo.
Una cover che è, a tutti gli effetti, una nuova creazione.

Four Horsemen - Remastered #mix 2

Amanita – “Ballad In E (Live Version 1997)”
Una ballata cosmica tra amore e perdita, scritta da Silvio Vinci, direttamente dal cuore dell’underground rock blues sassarese della seconda metà degli anni 90.

Gli Amanita nascono a Sassari nel 1996, da un’idea del tastierista Silvio Vinci (ex Medicine Men), anima vintage e psichedelica della scena locale, che armato di organo Hammond e piano elettrico, dà vita a un progetto intenso ma breve. Con lui il chitarrista Aldo Gallizzi, il cantante Samuele Marchisio – voce potente, calda, viscerale, dal timbro blues indimenticabile – purtroppo scomparso prematuramente due anni fa. A completare la formazione, Marco Olia al basso e Marcello Meridda (anch’egli ex Medicine Men) alla batteria, con uno stile percussivo aperto e tribale, degno erede di Jim Capaldi, non solo nello stile ma anche nell’energia fisica sul palco.

“Ballad In E”, scritta da Silvio Vinci e registrata dal vivo nel 1997, era un brano ancora in evoluzione, senza titolo definitivo, ma già pervasa da quella tensione mistica e dilatata che caratterizzava il suono del gruppo. Gli Amanita proponevano brani originali e riletture personali di classici del blues, di Santana, Allman Brothers Band, Rolling Stones, Black Crowes, CSN&Y e Grateful Dead, spesso espandendo i brani in lunghi momenti di improvvisazione, in cui anche Samuele si esprimeva con maestria all’armonica a bocca.

Attivi fino al 1998, si sciolsero dopo soli due anni, lasciando però un segno profondo e luminoso nella scena alternativa sassarese. Alcune registrazioni dal vivo, incise su cassetta e recentemente rimasterizzate in digitale, testimoniano oggi la magia effimera di un gruppo che ha saputo fondere rock, soul e psichedelia con spirito libero e cuore pulsante.

Ballad In E - Live 1997- remastered 2025

 “Lazy Sunday – Studio Session 4 Nov 2022”

I Factory (The MODern Blues Project), nella loro formazione Mark II, incarnano l’essenza del garage rock e del mod revival anni ’60, con una spinta visionaria tutta contemporanea. Attiva tra il 2021 e il 2023, questa incarnazione della band – guidata dalla voce graffiante e teatrale di Giuliano Dettori, dal groove inarrestabile di Chris Pain al basso e dal drumming pulsante di Luca Monaco – ha attraversato due anni incandescenti di live, sessioni in studio e playlist in continua evoluzione.
In “Lazy Sunday”, registrata il 4 novembre 2022, si respira tutto il calore di una jam d’altri tempi: Silvio Vinci disegna paesaggi onirici all’Hammond e al piano, mentre la chitarra di Davide Spanu fluttua tra riff sporchi e assoli dilatati, tipici di una psichedelia dirompente e mai prevedibile.
I Factory Mark II brillano per la loro capacità di improvvisazione, fondendo groove mod, schegge blues e aperture ipnotiche, in un equilibrio perfetto tra istinto e visione. Una domenica pigra, forse, ma tutt’altro che sonnolenta.

Lazy sunday (by Factory 4-11-22) remastered- 2025

“Song of a Baker” (Factory – The MODern Blues Project)- FACTORY PLAY SMALL FACES !!!

Nella loro versione esplosiva di “Song of a Baker”, i Factory (The MODern Blues Project) (nella Mark II ), spingono l’acceleratore su energia e intensità, trasformando la ruvida rock song psichedelica degli Small Faces in un crescendo garage rock dal corpo sonoro massiccio e viscerale.
I volumi sono alti, il groove serrato e il sound saturo, quasi febbrile. La voce ruvida di Giuliano Dettori spinge sulle dinamiche, mentre l’Hammond di Silvio Vinci e la chitarra di Davide Spanu si rincorrono in una spirale elettrica, tra fuzz, sustain e improvvisazioni acide.
Con il basso tellurico di Chris Pain e il drumming nervoso di Luca Monaco, questa versione si distacca volutamente dall’originale, incarnando l’anima live, diretta e bruciante della Factory Mark II: una band che visse di espansione sonora, libertà e attitudine mod senza compromessi.

Song Of a Baker

Song Of A Baker - Factory feb 2022- remastered 2025

tastierista 
1988-92- HIGHWAY 69
1993-96- MEDICINE MEN
1995-96- AMANITA 
1999-2000- MONEDA
2001-2002- KOSMEN
2006-2012- RAILROAD BLUES BAND
2012- COSMICK CHARLIE
dal 2013- FACTORY