Un fiore per la pace 

Poniamo le mani all'angolo in alto a sinistra della cornice. Entriamo nel quadro. Siamo alle porte di una città assediata dalla guerra. Ci muoviamo tra resti di edifici abbandonati. Sentiamo con le dita sassi e macerie di quello che resta dopo un bombardamento. Per contrasto, muovendoci in linea orizzontale verso destra, troviamo la cupola dorata di una costruzione storica ancora intatta. Sentiamo la superficie liscia e tondeggiante. Da questo punto alto della città la prospettiva si allarga. 
Ci spostiamo al centro del quadro per trovare la sagoma di una donna in cammino. Seguiamo i contorni della testa coperta da un berretto di lana, il busto, le braccia e troviamo nelle mani due valigie. Tocchiamo prima la valigia di sinistra per scoprire all'interno tanti piccoli fiori profumati. Spostandoci a destra, nell'altra valigia troviamo una serie di cuori di diverse dimensioni. 
Muovendoci a destra della valigia con i cuori, si trova un binario ferroviario immerso nel verde di una fitta foresta.
La viaggiatrice si incammina in fretta verso questo tunnel verde. Seguiamo con gli indici le rotaie parallele che si perdono nella vegetazione.

L’esplorazione prosegue poco sotto attraverso un fiume cittadino. Le dita scivolano lungo la corrente blu dell'acqua che attraversa la città.
Il viaggio si chiude in campagna. Siamo nell’angolo basso a sinistra del quadro, in un campo di girasoli. Cerchiamo la forma di uno dei fiori in primo piano. 
Qui la viaggiatrice si ferma. Lascia le valigie e siede tra i girasoli. Resta nel silenzio a contemplare. Gli steli e le foglie intorno a lei offrono un abbraccio che ancora una volta madre Natura promette di regalare.

 


pittoscultura: Un fiore per la pace (2022) Giope
musica: Kozak - Cheremshyna (Ukrainian Instrumental Music, 2020) B&B project
voce: Emanuela Ferri
app Sensoltre: Fabrizio Lippolis

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