Mendace, mendace
Mentimi, dai
Mi piace, lo voglio
Mendace

Mi guardi e la faccia si piega, gioco sporco, luce bassa
Parole come fiammiferi, io le accendo e poi mi brucio in massa
Ti voglio qui, vicino, anche se so che fai finta
La verità è un dettaglio, la menzogna è la nostra tinta
Mi dai calore, mi dai sale, mi dai quel fuoco che non ho
Sei veleno che mi salva, sei il codice che riaccendo dopo lo show
Mentimi ancora, fammi credere che non fa male
Fai la voce dolce, fai la mano che mi sale

Brucia lenta, porta in alto
Fai male dolcemente, fallo adesso

Mendace, mendace
Mentimi
Mi piace
Lo adoro
Sono dipendente
Mendace, mendace
Bruciami
Portami più in alto
Fallolo
Mendace

Non puoi mentire al poligrafo, hai gli occhi che tradiscono
Lo senti anche tu, la corrente che tra noi vibra e ride
Fingiamo empatia, maschere e applausi di vetro
Ma quando cala la notte restiamo a terra, due petti nel centro
Io conto i secondi, tu conti le scuse, lo stesso gioco, altro posto
Mi trascini dentro il blackout, poi mi tiri su come fosse agosto
La dipendenza è un bacio che brucia come acido nel sale
Mi dici “resta”, e io cado ancora dentro il tuo errore fatale

Mendace, mendace
Mentimi
Mi piace
Lo adoro
Sono dipendente
Mendace, mendace
Bruciami
Portami più in alto
Fallolo
Mendace

Vuoi la firma sul contratto, vuoi che firmi il mio respiro
Vuoi che taccia i dubbi, che venda l’anima al tuo tiro
Ma io so leggere il battito, sento il trucco sotto il suono
Quando parli restano i vuoti, io li riempio col mio tono
Non è innocente questo gioco, è guerra fatta d’istinti e sale
Mi tieni stretto e poi mi liberi, come fosse normale
Eppure torno, eppure chiedo, ehi, prova ancora a mentire
Se il corpo è una bugia, fallo bene — vieni a darmi fuoco, non fingere

Mendace, mendace
Mentimi
Mi piace
Lo adoro
Sono dipendente
Mendace, mendace
Bruciami
Portami più in alto
Fallolo
Mendace

Non puoi mentire al poligrafo
Sento quando mi menti
Non puoi mentire al poligrafo
Sento quando mi menti

Mendace, Mentimi (Italian Rap reload)

Piano lights skipping over the stage
A cabaret smile fixed under spotlight heat

Dancing like a boulevard cabaret
Dancing with a painted smile tonight
Piano steps lifting every heartbeat
French-style shimmer in every move
Curtain glitter following each turn
Dancing like a boulevard cabaret

Backstage whispers under the café glow
Makeup brushed tight into cheerful curves
Costumes rustling with bouquet flair
A practiced grin hitting its routine
Every gesture tuned for feel-good shine

Dancing like a boulevard cabaret
Dancing with a painted smile tonight
Piano steps lifting every heartbeat
French-style shimmer in every move
Curtain glitter following each turn
Dancing like a boulevard cabaret

“Hold that smile… encore, encore.”
Heels tap in careful little sparks.
Piano spins, calling everyone back.

Dancing like a boulevard cabaret
Lifted by the rising piano line
Swinging with a bright revue spirit
Bouquet glitter trailing through the air
Every smile stitched into the rhythm
Every step shaped for the spotlight
Curtain breeze brushing every turn
Dancing like a boulevard cabaret

Piano fades into velvet hush
The smile lingers after the lights fall

Danse through the Light

The entire sound is in my hands. I write cyber poetry, produce, and compose every track ready for Immersive 3D. Every beat is crafted for spatial and next-gen headphones.
Intimate lyrics, total immersion, every track.

For 30 years I kept unfinished demos to myself, never letting them out. Now I finish what I start and release it the moment it’s alive.

I use every tool available, human or machine, as an instrument.
Technology doesn’t replace creativity. It expands it.

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