L'ospite di questa puntata è Andrea Cottini, direttore dell'Ente Giardini Botanici di Villa Taranto.

Cosa significa oggi dirigere e prendersi cura di uno dei giardini botanici più iconici d’Europa. Sulle sponde del Lago Maggiore, a Verbania, Villa Taranto è un capolavoro paesaggistico con oltre 20.000 specie botaniche da tutto il mondo.
Attraverso la figura del fondatore, Capitano Neil Mc Eacharn, e i suoi ultimi scritti sul futuro del giardino, riflettiamo su cosa significa fare innovazione nei luoghi della natura. Dalla scuola all’interno del parco allo sviluppo di un turismo sostenibile, dall’apertura alla musica e al teatro fino all’osservazione delle stelle. Villa Taranto è un modello di gestione culturale che guarda avanti coniugando tradizione e futuro.
Questo podcast è dedicato anche a chi crede che prendersi cura di un luogo sia anche un atto culturale e che la bellezza possa essere una forza trasformativa.

30 Puntata, 10 Stagione, 25.07.25 Bar Europa, Michele Gerace e Andrea Cottini

L'ospite di questa puntata è Stefano Oliva, professore di filosofia estetica e autore del libro "L'elefante e il poeta" (Mimesis).

Una riflessione sulla natura del linguaggio e su ciò che le parole fanno davvero nella nostra vita. Da un lato l’elefante, simbolo della gravità con cui spesso usiamo il linguaggio per ordinare, controllare, classificare il mondo. Dall’altro il poeta, che con leggerezza apre varchi nella realtà. Attraverso filosofia, mistica, estetica e psicoanalisi, esploriamo forme di sapere spesso trascurate, ma profondamente radicate nell’esperienza emotiva e affettiva. Un viaggio tra simboli, amore, conoscenza e trasformazione, che con la musica attraversa i limiti del linguaggio dove è possibile sentire ciò che le parole da sole non riescono a dire. 

31 Puntata, 10 Stagione, 05.09.25 Bar Europa, Michele Gerace e Stefano Oliva

L'ospite di questa puntata è Giuseppina Ubriaco, dirigente scolastico dell'I.C. "Villaggio Prenestino".

Il linguaggio dei giovani, anche quando appare scorretto o difficile da capire, può diventare un ponte. Un punto di partenza per entrare in contatto, e solo dopo, correggerlo, arricchirlo, migliorarlo. D’altra parte, la lingua non è un’entità astratta: nasce nei luoghi, si nutre delle relazioni, cambia con chi la parla.
Una riflessione sulla connessione tra parole e territorio, e su come il linguaggio formi (e venga formato) dalla nostra storia, dall’ambiente e dalle interazioni quotidiane.

32 Puntata, 10 Stagione, 12.09.25 Bar Europa, Michele Gerace e Giuseppina Ubriaco

L'ospite di questa puntata è Serena De Dominicis, curatrice artistica.

Dentroterra è una mostra dedicata alla natura come organismo complesso, fragile e meraviglioso. Cinque scrigni Vegetalia, Animalia, Hydrosphere, Mineralia, Mycetae, custodiscono altrettante sfere biologiche: vegetale, animale, sottomarina, minerale e fungina. Ogni installazione è una di scatola del tempo, un lascito simbolico che invita a riflettere sul nostro legame con l’ambiente e sul futuro che ci attende. L’arte di Daniela Di Maro è interdisciplinare, unisce scienza, antropologia, estetica e tecnologia per risvegliare ciò che in un mondo massificato può sopirsi: curiosità, coscienza, immaginazione.

33 Puntata, 10 Stagione, 19.09.25 Bar Europa, Michele Gerace e Serena De Dominicis

L'ospite di questa puntata è Mariarosaria Cerciello, docente dell'ITIS Galieo Galilei di Roma

La scuola ha un ruolo chiave nel prevenire e gestire bullismo e cyberbullismo. Servono strumenti chiari, competenze adeguate e un’azione educativa quotidiana, che integri cittadinanza digitale e sensibilizzazione. Fondamentale la collaborazione con famiglie e territorio. 

34 Puntata, 10 Stagione, 26.09.25 Bar Europa, Michele Gerace e Mariarosaria Cerciello

L'ospite di questa puntata è don Claudio Tagliapietra, docente alla Pontificia Università della Santa Croce, vice cappellano della Sapienza Università di Roma, e autore del libro "Teologia delle realtà terrene" (Rubbettino).

Sempre più persone sentono il bisogno di riscoprire un senso spirituale nelle proprie attività quotidiane. In questo episodio riflettiamo sul legame tra fede e lavoro, a partire dalla teologia delle realtà terrene, ispirata alla Gaudium et spes del Concilio Vaticano II. Dal rapporto tra Cristo e la Creazione, al desiderio di fare bene le cose, con amore, mettiamo a fuoco una visione in cui il lavoro non è solo dovere, ma partecipazione creativa alla trasformazione del mondo. Una riflessione sul nostro modo di stare al mondo, tra disaffezione, ricerca di senso e spiritualità incarnata.

35 Puntata, 10 Stagione, 03.10.25 Bar Europa, Michele Gerace e don Claudio Tagliapietra

L'ospite di questa puntata è Giorgio Bartolomucci, fondatore e segretario generale del Festival della Diplomazia.

In un mondo segnato da crisi, nuove potenze e logiche di potere, i principi alla base dell’ordine globale, democrazia, diritti, giustizia, sembrano sempre più difficili da sostenere. La nuova edizione del Festival della Diplomazia affronta il tema del costo dei valori nella politica internazionale: quali compromessi richiede oggi difendere un sistema basato su regole condivise? E qual è il rischio di abbandonarli? Tra interesse nazionale, crisi del multilateralismo, confronto tra modelli democratici e autoritari, il podcast accompagna i principali dibattiti dell’edizione, tracciando scenari e alternative possibili per il futuro della governance globale.

36 Puntata, 10 Stagione, 10.10.25 Bar Europa, Michele Gerace e Giorgio Bartolomucci

L'ospite di questa puntata è Fabrizio Lobasso, Vice Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, autore del libro "M'importa di te. Sul sentiero della leadership rotonda" (Anima Edizioni) disponibile in anteprima nelle librerie digitali.

Una domanda antica e urgente. Chi siamo davvero, sotto il rumore del mondo.
Ispirata a M’importa di te, questa puntata attraversa inquietudini, crisi, ascolto e coscienza. Un viaggio interiore che è rotondo, gentile, complesso, e che precede ogni vera relazione con l’altro. Scoprire che, forse, per anni abbiamo vissuto secondo un copione non nostro. Riconnettersi con ciò che ci muove: aspirazioni, attitudini, anima. Tra biologia e cultura, visibile e invisibile. Un’esplorazione dell’autenticità come espressione del mondo, e della leadership non come potere, ma come presenza innanzitutto a se stessi.



38 Puntata, 10 Stagione, 24.10.25 Bar Europa, Michele Gerace e Fabrizio Lobasso

L'ospite di questa puntata è Francesco Lapenta, director of the Institute of future and innovation studies, John Cabot University.

Due visioni, due approcci. Da un lato la science fiction, che immagina futuri possibili, alternativi, a volte distopici, non necessariamente ancorati ai limiti del reale. Dall’altro, lo studio del futuro come pratica concreta, fatta di scenari, trend, tecnologie e impatti. Tra questi due poli si muove la nostra esplorazione. Il futuro è già qui e, osserva Francesco Lapenta, non è equamente distribuito. C’è chi lo abita, chi lo subisce, chi lo ignora. E la curva tra chi non ha mai usato una tecnologia e chi la utilizza in modo evoluto racconta significative disuguaglianze. Le stanze dell’innovazione, che dovrebbero includere, a volte escludono. 
Il futuro è una questione personale e di comunità. È un orizzonte creativo e una responsabilità condivisa, relativo e relazionato, complesso per definizione. E in questa complessità i giovani giocano un ruolo decisivo: spesso concentrati sul presente, problematizzano poco il futuro, eppure lo producono, con scelte, gesti, linguaggi. L’educazione è uno degli spazi cruciali per questa produzione di futuro. Un processo di trasformazione profonda, oggi più che mai, che chiama a ripensare linguaggi, strumenti, modelli. E a restituire ai giovani non solo strumenti, ma anche immaginazione.

39 Puntata, 10 Stagione, 31.10.25 Bar Europa, Michele Gerace e Francesco Lapenta

L'ospite di questa puntata è Mario Rusconi, presidente Associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità dello stato (ANP) Roma.

Le occupazioni scolastiche oggi sembrano sempre più azioni minoritarie, spesso tollerate e non infrequentemente appoggiate dalle famiglie. Ma qual è la reale domanda che queste azioni vogliono esprimere? La scuola ha certamente bisogno di aria nuova, ma esistono modi più costruttivi per farla entrare.
Quando il gesto è confuso, eterodiretto, anonimo, diventa difficile riconoscerne la legittimità. Se un tempo l’occupazione era rivendicazione, oggi appare spesso priva di titolarità. A volto coperto non si costruisce protagonismo, né dialogo.
Il podcast propone una riflessione sul senso dell’azione studentesca, sul ruolo della scuola come comunità educante, e sulla necessità di un nuovo patto tra studenti, docenti, dirigenti e famiglie. Perché porre buone domande, apertamente, è già una forma di cambiamento.

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