SensOltre a Treviglio, l'intervista a Emanuela Ferri - 09.12.23

Eterno divenire 

Non è questa la storia di un amore qualsiasi ma quella di un amore che supera i confini di spazio e tempo viaggiando tra momenti di luce e ombra.

Portiamo le mani agli angoli bassi del quadro. Conosciamo i protagonisti della storia entrando a mani aperte e muovendoci in obliquo lungo la cornice così da seguire due percorsi ruvidi verso l'alto. Una tempesta di colori si sommano, scontrano e incrociano come le diverse vicende da scoprire tra le dita.
Due poeti si innamorano a distanza attraverso la scrittura. Di lettera in lettera, le rispettive vite si incrociano davvero superando le ostilità ritrovate nelle parti ruvide di prima. Segue la loro fuga. Siamo al centro basso del quadro, in uno spazio liscio. Sereno e pieno di luce dove i due trascorrono felici alcuni anni insieme. Ritrovare le pagine aperte di un sonetto appena composto dalla poetessa.
La serenità è interrotta accidentalmente da un dosaggio sbagliato di medicinali nei confronti della donna. Una distrazione involontaria allontana fatalmente i due amati. Ai piedi di una scala posta al centro del quadro ritroviamo la sagoma della boccetta che il poeta straziato dal dolore avrebbe voluto dimenticare. Seguiamo con le dita i gradini della scala fino a raggiungere la sagoma di lui. Sentiamo la forma del corpo che si protende verso l’alto e allunga la mano in cerca della sua amata appena scomparsa. In questa visione disperata il poeta si immagina mentre ritrova la sua poetessa e le tiene la mano. Siamo al centro alto del quadro e ritroviamo distesa la sagoma di una donna mentre vola libera in cielo tenendo però la mano all’uomo sulla scala. Sentire l'intero corpo di donna, dai capelli svolazzanti fino alle scarpe rosse come la passione che li ha uniti e poi separati.
Lui rincorre l’eternità cercando la mano di lei in sogno mentre lei sussurra queste parole: “Io son qua, e ti sento, sento ancora che ci sei! Un giorno ci daremo la mano e poi mai più ti perderò!”
A partire dalle scarpe rosse ci spostiamo leggermente in alto a sinistra per ritrovare la chiave di violino su pentagramma e le note che risuonano nell’aria di un pomeriggio d'estate.
Pittoscultura “Eterno divenire”: Giope, 2024
testo, voce e musica: Emanuela Ferri (mixaggio "La ci darem la mano", Mozart + instrumental ambient varie)
tecnico audio:Magda Grieco
app Sensoltre: Fabrizio Lippolis

Eterno Divenire - Sensoltre

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