Il libro "We Are The Glitch" è stato concepito, sin dalla prima parola scritta, come un'esperienza immersiva e multisensoriale. Non solo parole, quindi ma, per ogni capitolo, anche un movimento musicale inedito, creato dall'artista e grande amico Simone Salvatori. Dal 1999, Simone è leader e fondatore degli Spiritual Front, band di "suicide pop" che vanta dieci album e dozzine di singoli ed EP all’attivo, oltre a centinaia di concerti e DJ set in tutto il mondo e all’apparizione, nel 2006, di un loro brano (“The Gift Of Life”) nella colonna sonora del film horror “Saw II”. Oltre al successo degli Spiritual Front, Simone è fondatore del collettivo industrial The Lust Syndicate.  Simone non è solo un talentuoso musicista, ma anche un osservatore acuto della realtà, dotato di una prospettiva critica che si sottrae decisamente al conformismo del pensiero unico e all'accettazione acritica degli eventi, siano essi storici, politici o tecnologici. La sua avversione per il superficialismo, spesso manifestata nel rifiuto dello sterile escapismo contemporaneo, è ulteriormente intensificata dalla sua professione di tanatoesteta. Questo ruolo, che riveste con passione da oltre un decennio, lo immerge quotidianamente nelle profondità della condizione umana, facendolo confrontare con la realtà tangibile della morte e del dolore. Queste esperienze, lontane (quasi forzatamente “nascoste”, oserei dire) dalla banalità (e dall’orrore) del quotidiano, forniscono a Simone una prospettiva unica e profondamente radicata nella comprensione dell'esistenza umana, prospettiva che si manifesta pienamente nel suo progetto "Morgue Ensemble", il quale traspone in suoni e visioni questa relazione intensa, al tempo stesso vivace e funesta, con un mondo “oltre” e “ultra.” Durante uno dei nostri (ormai tradizionali) pranzi mensili, gli ho proposto l'idea di una collaborazione, soprattutto in virtù delle vicinanze etico-filosofiche tra questo volume e le posizioni di pensiero di Simone. Quello che potete ascoltare con l'acquisto di questo libro sono tre suoi movimenti inediti, composti specificatamente per "We Are The Glitch" e pensati come colonna sonora ideale per i capitoli 1, 2 e 3. Il contesto sonoro è un'elettronica cupa e martellante, un "industrial pop anti-capitalista", come lo definisce lo stesso Simone. 

Buon ascolto,
Simone Puorto

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