Prima di tutto: voi come dite nel vostro DIALETTO: "Devo andare dalla nonna!"...
.....

In molti dialetti del Nord si dice: "Gho de nà............" .
Tradotto letteralmente: "Ho da andare....................".
Ecco.
Per l'inglese succede la stessa cosa.
Per dire DEVO potete dire:
I MUST GO = DEVO ANDARE
I HAVE TO GO = DEVO ANDARE

Attenzione però alla terza persona.
MUST è uguale per tutte le persone. Evvai !
Ma HAVE è il verbo avere e avete imparato in prima media che la terza persona fa HAS.
Lei deve andare  = SHE HAS TO GO 

Quando si usa MUST e quando si usa HAVE TO?
Prima di tutto… Voi tenete conto che agli inglesi e soprattutto agli americani non piace troppo dire: "YOU MUST.......".  Suona troppo 'dittatoriale', da ‘boss’.
 E' più gentile "YOU HAVE TO (+ verbo) ".
E’ simile a come noi diciamo: "Ti tocca (fare una certa cosa). Non l’ho deciso io”.
 
E' come per voi dire a un compagno di classe “TI TOCCA FARE I COMPITI”, cioè non è colpa vostra se DEVE farli!  Non glielo state ordinando voi!

Certo, se invece una persona è in posizioni di potere (pensate a un poliziotto o Dottoressa o alla Prof., o alla mamma!) è più facile che loro possano dirvi: 
YOU MUST ____ !  =  DEVI _______!  (Lo decido io!)

Io potrei dirvi:   "Mi spiace, dovete studiare/vi tocca studiare anche se siete a casa da scuola"  = YOU HAVE TO STUDY
Mentre vostra mamma o papà potrebbe dirvi, con autorità: 
 “Non me ne importa niente che non ci sia la scuola. Tu DEVI STUDIARE! Te lo ordino!  =  "YOU MUST STUDY !"
In entrambi i casi voi DOVETE fare quella certa cosa, ma HAVE TO  suona meno come un ordine dall'alto.
Con la prima persona singolare (io) l’autorità siete voi però.   Potete quindi dire: 
I MUST STUDY ENGLISH = Devo studiare inglese - LO DECIDO IO!  (Perché voglio andare a vivere in America, Inghilterra, Australia ecc. ecc.)
I HAVE TO STUDY ENGLISH = Mi tocca studiare inglese 
(Non l'ho deciso io, è un obbligo che mi  arriva dall'alto! Mi tocca)

La DIFFERENZA GROSSA tra MUST e HAVE TO è nelle frasi NEGATIVE !
Questa sì che è una differenza che fa cambiare il significato!

Ora provate a toccare il vostro cellulare, o fate finta di toccarlo.
Io vi dico: 
YOU MUST NOT TOUCH THAT! = NON DEVI TOCCARLO!
Guai! Muori! Ti fai male! Si rompe! E' grave se lo fai!
E' un ORDINE che tu NON DEBBA toccarlo!

P.S.  YOU MUST NOT si può abbreviare in YOU MUSTN’T.

Ora fingete di prendere il diario. Guardate che compiti avete di… grammatica!
L’esercizio 2, 4 e 5.
Vostra mamma vi chiede:  “E non devi fare l’esercizio 3?”.

Voi le dite:  “No, NON DEVO FARE l’esercizio 3”.
I DON’T HAVE TO DO EXERCISE NUMBER 3
__________________________
Quel NON DEVO non è un  “NO, NON DEVO ASSOLUTAMENTE FARLO!!”,  ma un  “NO, il 3 NON SERVE CHE LO FACCIA”.

Nelle frasi INTERROGATIVE, AL PASSATO E AL FUTURO  MUST sparisce, non esiste, e quindi si usa quasi sempre HAVE TO:
DO YOU HAVE TO GO ? = Devi andare?
DID YOU HAVE TO GO? = Dovevi andare?
WILL YOU HAVE TO GO? = Dovrai andare ?
________________________
Un' ultima cosa per oggi e per il vostro livello.
YOU HAVE TO si può abbreviare in YOU'VE GOT TO.
Ad esempio:
YOU HAVE TO GO = Devi andare / Ti tocca andare
Si abbrevia e diventa:
YOU'VE GOT TO GO 
A furia di abbreviare (gli inglesi ADORANO abbreviare tutto!), è diventato:
 YOU GOTTA 
I GOTTA GO = Devo andare!

Non è un suono facile da ripetere, perché viene mangiata anche la T, ma intanto almeno potete farci l’orecchio ascoltando Adam nell’audio, perché è usatissimo.

Nell’inglese americano invece quel GOTTA viene pronunciato quasi come GATTA  all’italiana ma con la  D:   GADA .

Ecco una domanda per voi.
Se io vi dico:  “MA NON DOVEVATE PORTARMI DEI FIORI, MA CHE CARINI!”
Quale  usate delle due frasi?

a)  YOU DIDN’T MUST  (take me flowers)
b)  YOU DIDN’T HAVE TO (take me flowers) 
Nell’audio trovate la risposta.

E anche per oggi è tutto.
Un saluto dall'Italia e dall'Inghilterra.  BYE!

LA DIFFERENZA TRA MUST e HAVE TO

Una domanda: credete che l’inglese sia più facile o più difficile dell’italiano?
Io ho provato a insegnare il PRESENTE INDICATIVO al mio amico inglese ADAM.  
Ho preso un verbo per sorta e ho cominciato a dirgli che per ognuno deve imparare le DESINENZE.
IO AMO finisce con la O
TU AMI con la I
ecc. ecc.  con tutte le persone.
VOI AMATE,  voi BEVETE, VOI DORMITE.

E già qui Adam ha cominciato a sentirsi male…

Poi, dopo 3 ore di lezione sull’argomento gli ho detto: 
“COME ON, NOW YOU TRY !” = “Dai, prova tu adesso!”.
E abbiamo preso come esempio il verbo FARE.  Adam ha detto, tutto orgoglioso:   “IO FAO  / TU FAI / LUI FA / NOI FAMO”  ecc.
E qui io mi sono messa le mani nei capelli e gli ho detto:  “MY GOD”,  “MIO DIO”, no no no!!
FARE è un verbo IRREGOLARE!  Non è FAO ma FACCIO!  Non è FAMO ma FACCIAMO.
E lui mi ha chiesto: “Ma quanti sono i verbi irregolari al presente in italiano?” 

Le forme irregolari del presente indicativo in italiano sono…….. 52 ! 

Adam è scoppiato a piangere…. Disperato.
Ecco. Adesso tocca a voi imparare il presente.

PRONTI  PRONTE  ?   Are you ready?
Prendete un verbo a piacere, basta che non sia ESSERE, AVERE, POTERE e DOVERE.
In un qualsiasi vocabolario online o cartaceo cercate la traduzione.
Dato che siamo qui prendiamo il verbo   AMARE  =  
TO LOVE

E ora partiamo con le coniugazioni in inglese.  NON CI SONO!
Il verbo al presente in inglese è tutto uguale per tutte le persone!!

I LOVE 
YOU LOVE
WE LOVE
YOU LOVE
THEY LOVE
Ok, in realtà vi ho mentito.
UNA persona cambia. La terza!

SHE LOVES  / HE LOVES  /  IT LOVES
GIULIA LOVES ME  = Giulia mi ama

Poi ci sono dei verbi che prima di aggiungere la S cambiano la Y in I,  con la stessa regola che dovreste avere già studiato per i PLURALI ma ora non statevene a preoccupare.
L’importante ora è che mettiate la S alla terza persona.
Passiamo ai verbi IRREGOLARI. In Italiano sono  52!
Quanti irregolari ci sono in inglese al presente? Siete pronti? 
Voi non mi svenite?

UNO!  Yes, one!

Di verbi che al presente non mettono la S alla terza persona ce n’ è solo da studiare (per il vostro livello): CAN = POTERE /SAPER FARE
SHE CAN  = Lei può
Quanti invece aggiungono la S alla terza persona – come tutti gli altri - ma cambiano un pochino rispetto a tutte le altre persone? 
4
Il primo è il verbo ESSERE, sempre lui!
Ma il verbo essere, non per niente, l’avete imparato all’inizio dell’anno, quindi ormai lo sapete benissimo come cambia per le varie persone.
Gli altri sono il verbo AVERE, che non aggiunge la S a HAVE, non fa HAVES ma HAS.
E poi ci sono ANDARE e FARE  che invece della sola S aggiungono ES.
GOES  /  DOES.

Passiamo subito alla forma negativa.
Anche qui, a parte ESSERE e AVERE, POTERE e DOVERE, che aggiungono un semplice NOT, dovrete mettere la parola DON’T prima del verbo.

IO NON TI AMO!  = I DON’T LOVE YOU
TU NON MI AMI = YOU DON’T LOVE ME
Ovviamente anche qui però ricordatevi la S. Invece di DON’T la terza persona è DOESN’T
LEI NON MI AMA  =  SHE DOESN’T LOVE ME 
Non serve mettere due S. Che spreco.  Il verbo dopo DOESN’T lasciatelo alla forma base.

E per finire, l’interrogativa.
TU MI AMI?   TU MI AMI!   
Per noi italiani basta cambiare l’intonazione.
Agli inglesi no.
Con i verbi speciali come ESSERE, AVERE E POTERE che avete già studiato,  si fa l’inversione.
ARE YOU HAPPY ?  = Sei felice?

Con tutti gli altri verbi invece, con AMARE, BERE, FARE, DORMIRE ecc. usano la parola  DO:

DO YOU LOVE ME ?  =  MI AMI ?
DO YOU DRIVE A FERRARI ?  = GUIDI UNA FERRARI ?
DO YOU LIKE HARRY POTTER?  = TI PIACE HARRY POTTER ?

Come diventerà secondo voi questo DO alla terza persona? 
Si aggiunge la S e diventa  DOES !

DOES SHE STUDY CHINESE?  = Lei studia cinese?
Ecco. Per questa lezione avete già imparato tanto e cose fondamentali.
Ora con calma provate a tradurre le frasi nell’audio se volete. Mettete le risposte nei commenti e passo a correggere quelle che riesco.
Io intanto torno a insegnare qualche verbo irregolare ad Adam, poverino!  POOR ME!

SIMPLE PRESENT

Con il PERIODO IPOTETICO facciamo delle ipotesi sul futuro.
Ce ne sono 3 di questi periodi. E’ uguale anche in italiano, quindi:  don’t panic! 
Ecco i tre esempi che useremo:
1. SE VINCO (o SE VINCERO’)  LA LOTTERIA, ANDRO’ IN INGHILTERRA

2. SE VINCESSI LA LOTTERIA (poco probabile ma ci spero), ANDREI IN INGHILTERRA

3. SE AVESSI VINTO LA LOTTERIA (ormai è impossibile succeda, non ho vinto),  SAREI ANDATO IN INGHILTERRA

Prima di averlo chiaro in inglese, dovete avere chiare queste tre frasi in italiano.
Io vi do un esempio della prima e voi fate la seconda e la terza IN ITALIANO, ok?

1.  SE  MUORE IL MIO CANE ,  PIANGO 
2.  SE
3.  SE IERI FOSSE....................
 (Trovate la soluzione nell’audio).

Partiamo con il primo e il più facile di tutti.

SE è  IF

E fin qua tutto bene.
Sapete come si dice  “fin qua tutto bene” in inglese?  SO FAR, SO GOOD
Torniamo all’esempio della lotteria (che si dice LOTTERY. Facile, facile.  Easy-peasy! E si abbrevia LOTTO).

VINCERE è   TO WIN  
Il passato e il participio passato sono  WON  (pronunciato proprio come il numero uno – ONE)

ANDARE è TO GO
Il passato è WENT e il participio passato è GONE

1. SE VINCO LA LOTTERIA (domani sera),  ANDRO’ IN INGHILTERRA
1.  IF I WIN THE LOTTO,  I WILL GO TO ENGLAND
Niente di difficile qui, tranne che dovete ricordarvi che il futuro con WILL non va mai vicino a IF.
Non dite quindi SE VINCERO’  = IF I WILL WIN.
Rimane  IF I WIN.
Il WILL invece usatelo nella frase dopo la virgola. Non ci possono essere due WILL nella stessa frase, dice il galateo inglese.
Ora provate voi l’altro esempio:
1.  SE  MUORE/MORIRA’ IL MIO CANE (domani) ,  PIANGERO’.

SE è IF. 
MUORE   è  DIES  (con la S della terza persona, scommetto che qualcuno di voi se l’era dimenticata eh?)e il soggetto va prima del verbo, quindi:
IF MY DOG DIES, 
Io piangerò  = I WILL CRY

2. SE VINCESSI LA LOTTERIA, ANDREI IN INGHILTERRA

Qui noi abbiamo un CONGIUNTIVO da una parte e un CONDIZIONALE dall’altra.
La bella notizia è che gli inglesi il congiuntivo praticamente non ce l’hanno più.
Quindi usate un normale passato remoto, il  Simple Past.
IF  I  WON THE LOTTERY
Andrei in Inghilterra.
ANDREI è condizionale e avete già imparato che il condizionale si fa  con WOULD  o abbreviando ‘D.
I WOULD GO TO ENGLAND  (o I’D GO TO ENGLAND)
Provate voi ora con il secondo esempio:
2.  SE    MORISSE IL MIO CANE, PIANGEREI
Fate pausa e ragionateci sopra.
Trovate la soluzione e il ragionamento nell’audio.
______
Terzo e ultimo caso.
Questo è il più complicato in apparenza ma in realtà è identico all’italiano, come struttura. 
Quindi per assurdo è il più facile.
3. SE AVESSI VINTO LA LOTTERIA,  SAREI ANDATA IN INGHILTERRA
AVESSI è congiuntivo e non ce l’hanno, quindi mettiamo HAD, il passato.
Attenzione, anche se ci fosse stato  FOSSI, invece di AVESSI, avrei messo comunque HAD qui.
Ricordate quindi che sia FOSSI che AVESSI vanno tradotti come AVESSI in questa terza ipotesi

VINTO è WON 
IF I HAD WON THE LOTTERY  =  SE IO AVESSI VINTO LA LOTTERIA

SAREI ANDATA IN INGHILTERRA. O avrei potuto dire:  AVREI COMPRATO UN COTTAGE IN INGHILTERRA
In entrambi i casi, sia SAREI ANDATA che AVREI COMPRATO in inglese vogliono il condizionale di AVERE.  Come prima.
Questa è l’unica cosa da ricordarvi bene qui, perché per il resto è davvero uguale alla struttura italiana.

Quindi traduciamo: IO SAREI ANDATA  = I WOULD HAVE
ANDATA è il participio passato, cioè GONE, quindi: 

I WOULD HAVE GONE TO ENGLAND
________________________________

Tocca a voi e poi abbiamo finito.

3.  SE IERI   FOSSE  MORTO IL MIO CANE, AVREI PIANTO
Fate pausa e ragionate...

L’avevate fatta giusta?  Ascoltate nell’audio la risposta.
Ecco! Per questa lezione abbiamo finito.
SE AVESSI AVUTO ALTRO DA DIRE, VE L’AVREI DETTO.  
Ecco. Provate a tradurmi questa nei commenti magari! 

Da Adam ed Eva, dall’Inghilterra e dall’Italia, è tutto. 
Byeeee!!

IF CLAUSES - IL CONDIZIONALE CON IF  (I, II, III)

Scrivete  un apostrofo S  molto in grande o disegnatela per aria con le mani.
Questa  ‘S   vuol dire   DI.
Non però il DI che specifica qualcosa, tipo  UNA TAZZA DI TE’.
Quel DI si dice  OF !
A CUP OF TEA 
Quello di questa regola invece è il DI che indica possesso.
Provate a prendere in mano il cellulare di vostra mamma o chi avete vicino.
Io vi chiedo:  “Di chi è quel cellulare?”.
“E’  DI mia mamma” 

Ecco, questo DI in inglese è   ‘S.

Ora però viene il bello. 
I sassoni invertivano l’oggetto col possessore. 
Praticamente dicevano prima MAMMA.
“Di chi è il cellulare?”  =  “MAMMA  cellulare!”  

In inglese come diventa  quindi IL CELLLARE DI MIA MAMMA  ? =
MY MOTHER  ‘S  PHONE
 “E’ IL CELLULARE DI MIO FRATELLO !”  =    “IT’S  MY BROTHER’S PHONE”  
Attenzione a non tradurre l’articolo prima della cosa posseduta.
Ad esempio:
LA gatta  DI BARBARA  =  “Barbara’s the cat”, altrimenti cosa avete detto?   “Barbara E’ la gatta”, perché vi ricordate che l’apostrofo  S può anche voler dire  IS ?
Dite: 
BARBARA’S CAT.
Ecco. La regola di per sé è tutta qua, niente di difficile.
Il problema però è che ha tante piccole sottigliezze. 
Ad esempio. Se il telefonino che avete preso in mano fosse di due persone che lo condividono, non serve che mettiate la ‘S  dopo ogni nome, ma solo alla fine del secondo.

DI CHI è IL CELLULARE?
“E’ di Robert e Mark”  =   “It’s Robert and Mark’s phone”
Se invece i cellulari sono due, e ogni persona ha il suo, allora mettete la S ad entrambi:
Robert’s and Mark’s phone.
L’altra cosa a cui fare attenzione è quando il possessore è un nome plurale regolare (che quindi finisce già con la S).
In questi casi si aggiunge solo l’apostrofo e non la S, perché quella c’è già!
Ad esempio:    
LE CUCCE DEI NOSTRI CANI  =  OUR DOGS’ BEDS 

Questa regola non vale per i nomi di persona che finiscono con la S o un suono simile alla S.
Provate a dire: LA MACCHINA DI TERENCE =  TERENCE’ S CAR 
Proviamo con JAMES che è GIACOMO.
Il PARCO DI SAN GIACOMO = ST JAMES’S PARK 
(Tenete presente che alcune persone inglesi a questi nomi con la S aggiungono solo l’apostrofo, quindi potreste trovarli scritti in tutti e due i modi).
Altra sottigliezza.
Come si chiama la vostra migliore amica?
Fate finta di uscire di casa per andare da lei.
 Vostra mamma vi chiede:  “Dove stai andando?”

Voi rispondete:   “VADO DALLA FEDERICA”.  
In  questi casi, è ovvio che state andando a CASA di quella persona. 

Non serve che diciate:  I’M GOING TO FEDERICA’ S HOME.
Basta dire:  I’m GOING TO FEDERICA’S .
La stessa cosa quando  è già chiaro  quale sia la cosa posseduta.
Ad esempio:
“Di chi è questo libro?”  Non stiamo lì a ripetere: “E’ il libro di Luca”. 
Diciamo solo “DI LUCA!”.
Idem gli inglesi  = IT’S LUCA’S !  

Altra sottigliezza ancora, questa fa un po’ ridere.
Esistono anche DUE genitivi sassone di seguito. 
Potreste dover dire:
QUESTA E’ LA FERRARI DELLA NONNA DI TOMMY.
Qui partite dal fondo, dall’ultimo possessore: 
THIS IS  TOMMY’S GRANNY’S FERRARI

Ok. Un’ultima cosa importante.
Questa regola non vale se il possessore è un oggetto inanimato.
Cioè, se dico  IL TITOLO DEL LIBRO, non è che il libro POSSIEDA il titolo!  
Quindi per gli oggetti è meglio usare  il buon vecchio OF: THE TITLE OF THE BOOK.
Dato che però voglio insegnarvi l’inglese reale, dovete sapere che certi oggetti – come un libro o la nostra macchina – è come li considerassimo con affetto, li antropoformizziamo, come dicono gli adulti con un parolone, e quindi molto spesso si usa il genitivo sassone anche in quei casi: THE BOOK’S TITLE.

Anche le NAZIONI e le città usano il genitivo sassone, quindi  “la bandiera dell’ ITALIA” si dirà:
ITALY’S  FLAG   o   la storia dell’Inghilterra  = ENGLAND’S HISTORY.
Ma non fatelo con le persone! Infatti si dice:  THE QUEEN OF ENGLAND.

Per finire, anche le parole che descrivono i periodi di tempo possono usare ‘S.
Ad esempio parole come OGGI, DOMANI, IERI ecc.
Quindi, “la lezione DI oggi” è  =  TODAY’S  LESSON  
E la lezione di oggi è già finita!

IL GENITIVO SASSONE

In italiano il futuro è ANDRO’ ma usiamo molto spesso anche il presente indicativo VADO nel parlato. 
Per gli inglesi è la stessa cosa.
Possono fare l’inglese con il futuro o con il presente. Vediamo come però.
Partiamo dal futuro che è facilissimo. Prendete il verbo che volete tranne CAN e MUST e appiccicategli davanti la parola WILL.
IO ANDRO’ = I WILL GO

WILL è uguale per tutte le persone, così è ancora più facile,  e si può abbreviare con ‘ LL. 
IO ANDRO’  = I’LL GO
Ok. Come si fa la negativa? Facile. Aggiungete NOT.
I WILL NOT GO 
Qui l’abbreviazione diventa  WON’T -  I WON’T GO.

Attenzione alla pronuncia.  Ascoltate Adam. 
Ok. Ci manca solo l’interrogativa e qui vi basta solo invertire soggetto e WILL.

YOU WILL GO  diventa  WILL YOU GO ?
Ora provate voi. Usiamo il verbo…. HELP = Aiutare.

TI AIUTERO’ IO =  I WILL HELP YOU  oppure abbreviata  I’LL HELP YOU
MI AIUTERAI ?  =  WILL YOU HELP ME?
NO, NON TI AIUTERO’  =  No, I WILL NOT HELP YOU  oppure abbreviata  I WON’T HELP YOU
E ora torniamo al futuro fatto col presente, come in italiano.
Riprendiamo la frase di prima.
DOMANI VADO DALLA NONNA.   L’unica cosa da ricordarvi è che gli inglesi usano il presente ma non il normale  GO ma la sua forma in ING.
E’ come se dicessero.
DOMANI STO ANDANDO DALLA NONNA.
Ecco, gli inglesi parlano così.
Non importa che in italiano non abbia senso. Vi aiuta a ricordarvelo!

Come fanno a capire che non è in questo momento che STANNO ANDANDO dalla nonna?
Semplice. Perché hanno usato la parola chiave DOMANI= TOMORROW, oppure l’orario (ALLE 5) o  la SETTIMANA PROSSIMA = NEXT  /  NEXT WEEK  o FRA o TRA, tipo: TRA DUE MESI,  TRA UN’ORA =  IN 2 MONTHS  / IN AN HOUR
Quindi:
Sto andando dalla nonna (adesso)  = I AM GOING TO MY NAN’S
Domani vado dalla nonna =  I AM GOING TO MY NAN’S TOMORROW
QUANDO si usa WILL e quando si usa la forma in ING ?
C’è la risposta vera e la risposta grammaticale.
La risposta vera è che  nel parlato si può sentire la stessa frase detta con entrambi, quindi l’importante è che non facciate l’errore tipico degli italiani che tra WILL e ING non fanno nessuno dei due e usano il presente dicendo GO.

Quello sì che è un errore brutto!  Per il resto, cominciate a usare bene una delle due alternative e già non sarebbe niente male. Detto questo, ecco le regole.

WILL si usa per fare le previsioni del tempo, quindi si usa quando non siamo sicuri di quello che succederà. 
Piove domani / Pioverà domani = IT WILL RAIN TOMORROW  
E poi WILL è usatissimo quando una persona decide in quel momento di fare una cosa, senza pensarci su.  E’ simile a quando noi diciamo: 
VADO IO!   TI AIUTO io!  FACCIO Io!  RISPONDO IO! 
I’ll GO!   I’ll help you! I’ll do it!  I’ll answer! 
E’ anche usato nelle frasi con  MAYBE  = Forse   e con IF = SE 
E per finire è molto usato dopo i verbi SPERARE, PROMETTERE, PENSARE, CREDERE:
I THINK I WILL STUDY
I PROMISE YOU I WILL STUDY
I HOPE YOU WILL STUDY!
La forma in ING invece è usata quando qualcosa è PROGRAMMATA.
DOMANI PRENDO IL TRENO, siete sicuri di andare in treno. I’M TAKING THE TRAIN TOMORROW.  
Per finire, c’è una terza forma, che però è sempre in ING, quindi come struttura non cambia. 
Qui però è sempre fisso il verbo andare:
I AM GOING TO  +  il verbo che volete.

E’ la famosa forma che diventa I’M GONNA, che trovate in tante canzoni.

Quando usate questa forma?  Quando volete dare all’altra persona la sensazione di sicurezza che quella certa cosa succederà DI SICURO.  “VINCERAI TU, di sicuro!”  = YOU ARE GOING TO WIN!
Si usa anche quando l’azione STA PER SUCCEDERE, ne vediamo già dei segnali nel presente.
 IT’S GOING TO RAIN!  (C’è un nuvolone nero in cielo).
Finisco la lezione dandovi i primi 3 casi di FUTURO che ho sentito adesso alla radio inglese.
Non frasi finte dei libri di grammatica ma frasi reali. 
1.  IF YOU HAVE SYMPTOMS, THEY WILL TEST YOU  
2.  WILL IT STOP RAINING ? 
3.  IN THE NEXT HOUR  I’M GOING TO TAKE MANY OF YOUR CALLS  

Da Eva ed Adam questo è tutto.
Bye!

IL FUTURO CON WILL e in ING

Per fare i paragoni, ci serve la parola PIU’.

In italiano è  una sola.
La usiamo per fare i conti:  2 + 5 
La usiamo per fare i paragoni  (Adam è PIU’ alto di Alan), i superlativi (Adam è IL PIU’ alto di tutti!).
E la usiamo anche col NON per dire che non facciamo più una cosa:  NON TI AMO PIU’!

Gli inglesi invece hanno molte parole diverse per dire PIU’.
Vi dico brevemente quelle che NON hanno a che fare con i paragoni, così ce le togliamo di mezzo.
Se vi interessa solo la regola, andate pure subito al minuto 1:53

IL PIU’ matematico è PLUS, scritto PLUS. 
2 + 5   =  TWO PLUS FIVE

Il PIU’ nel senso di NON PIU’  è ANYMORE.
NON TI AMO PIU’!  = I DON’T LOVE YOU ANYMORE
NON MANGIO PIU’ I FORMAGGI = I DON’T EAT CHEESE ANYMORE 
 (Notate che ANYMORE va sempre in fondo)

Come si dice PIU’ nei comparativi di maggioranza?
Ad esempio, io ho due gatte che sono sorelle. Si assomigliano molto ma PAPILLON E’  PIU’ DOLCE DI PEPITA.

Prima di tutto, quel  DI  (più dolce DI Pepita)   non è il classico OF che conoscete già ma diventa THAN.

Ecco, ora non ci resta che imparare i due modi di dire PIU’ ed è fatta.
Il modo numero uno è  la parola MORE.
Nel dubbio usate questa e gli inglesi vi capiranno sempre.
MORE si usa davanti ai sostantivi.

EVA HA PIU’ AMICI DI ME SU FACEBOOK = EVA HAS MORE FRIENDS THAN ME ON FACEBOOK
IO MANGIO PIU’ FRUTTA DI ADAM  = I EAT MORE FRUIT THAN ADAM

Attenzione alla pronuncia di questo MORE. Ascoltate l’AUDIO!

Quando ancora si usa MORE?
Davanti a tutti gli aggettivi lunghi più di una sillaba. 

Ad esempio: 
Più intelligente = MORE INTELLIGENT
Più bello = MORE BEAUTIFUL 
Più potente = MORE POWERFUL
SHE IS MORE FAMOUS THAN ME  = Lei è più famosa di me
Ok. 
MORE si usa anche davanti al participio passato dei verbi, anche fossero di una sillaba sola.
Un solo esempio:
UBRIACO in inglese si dice  BEVUTO, che è il participio passato del verbo bere: DRUNK
LUI  E’ PIU’  UBRIACO DI ME =  HE IS MORE DRUNK THAN ME.
____________
E adesso arriviamo al secondo modo di dire PIU’ nei paragoni.

Quando gli aggettivi sono CORTI, di una sillaba sola, si aggiunge ER all’aggettivo.
Proprio lo attaccate, lo appiccicate! 

L’aggettivo  DOLCE  è  SWEET.
Invece di dire   MORE SWEET   si aggiunge  ER  all’aggettivo: SWEETER
Tornando alle mie gatte quindi:  PAPILLON IS SWEETER THAN PEPITA
Provate voi ora. Adam vi dirà un aggettivo corto e voi gli appiccicate ER alla fine.

FAST                     FASTER
RICH                     RICHER
DARK                   DARKER
 
Ah, ovviamente, se un aggettivo finisce già con la E, tipo NICE, non serve gli aggiungiate ER.
Basta anche solo la R!  =  NICER

A questo punto non vi resta che imparare TRE ECCEZIONI di numero ed è fatta la regola!

E le eccezioni sono:

BUONO
CATTIVO
LONTANO
Invece di MORE GOOD, per dire MEGLIO dite  BETTER  (Attenzione alla pronuncia. Ascoltate l’AUDIO!).
Invece di MORE BAD, per dire PEGGIO dite  WORSE 
Invece di  MORE FAR dite  FURTHER  (scritto sia con la U che con la A)

Ecco qualche frase: 
UNA VITA MIGLIORE  =   A BETTER LIFE
MI SENTO MEGLIO DI IERI = I FEEL BETTER THAN YESTERDAY
DI MALE IN PEGGIO  = FROM BAD TO WORSE
Ecco. La regola è tutta qua!
Il paragone di minoranza è facilissimo perché MENO si dice LESS e non ci sono eccezioni.

Ultime due precisazioni:

1. Gli aggettivi che finiscono in consonante +Y. La Y si trasforma in I normale prima di aggiungere la ER.

FACILE  è EASY
PIU’ FACILE diventa EASIER 

2. Gli aggettivi brevi che finiscono con vocale e consonante, come BIG, raddoppiano la consonante prima di aggiungere ER:
BIG = BIGGER

Bene!
Ora provate a tradurre queste 3 frasi reali e poi ascoltate Adam per vedere se le avete fatte giuste.
1.  ABBIAMO BISOGNO DI PIU’ TURISTI  
2.  ABBIAMO DUE ALTRI CASI  (traducete ALTRI come fosse PIU’, un po’ come noi diciamo 2 CASI IN PIU’). 
3.   HARRY POTTER E’ MEGLIO DI STAR WARS
E anche per oggi, dall’Italia e dall’Inghilterra, da Eva ed Adam, questo è tutto!
Bye bye!

IL COMPARATIVO DI MAGGIORANZA

Gli inglesi il passato, nel 90% dei casi, lo fanno  con il passato remoto o SIMPLE PAST:
IERI ANDAI   / IERI VIDI /  IERI  FECI /   IERI MANGIAI 
YESTERDAY I WENT  / I SAW  / I DID / I ATE 
E allora perché abbiamo il PRESENT PERFECT?  E’ praticamente un’ECCEZIONE del passato remoto, cioè si usa solo in alcuni casi.  
Per sapere quando, dovete cercare nella frase alcune PAROLE MAGICHE.
Quando ci sono quelle parole, si usa questo tempo invece del solito passato remoto.

Prima di vedere queste 5 parole, come si costruisce il Present Perfect?
Pensatelo come al passato prossimo italiano:  IO HO ROTTO
Anche gli inglesi qui mettono il verbo AVERE = HAVE.
Pensate al vostro cellulare. Vi cade e lo rompete.
L’ho rotto! = I HAVE BROKEN IT  =
ROTTO si dice  BROKEN, usando cioè quella che io chiamo la TERZA COLONNA dei verbi irregolari.
Usate il verbo AVERE + la terza colonna del verbo irregolare
Se invece è regolare come PLAY, gli aggiungete ED  = PLAYED
In italiano noi usiamo anche ESSERE come ausiliare. Gli inglesi per fortuna usano sempre AVERE.
IO SONO STATO  si dice  I HAVE BEEN e non I AM BEEN.
Come si farà la forma negativa? HAVEN’T
Ripensate al cellulare.  Vi è caduto ma per fortuna non si è rotto:
I HAVEN’ T BROKEN IT  !

E le interrogative?  Con HAVE invertivate soggetto e verbo quindi, tornando al cellulare.
L’hai rotto ? = HAVE YOU BROKEN IT?
Dai, provate voi ora a fare queste frasi.
1.   NON SONO MAI ANDATA IN CINA   = I have never been to China
2.  TE L’HO GIA’ DETTO  = I have already told you
3.  HAI VISTO IL MIO TELEFONO?  = Have you seen my phone?

Adesso che sapete costruirlo, passiamo alle parole magiche.  Sono solo 5.
Eccole qua:

1. NEVER/EVER
2. JUST
3. ALREADY
4. NOT … YET
__________________
1.  NEVER / EVER   = MAI  (EVER lo usate nelle domande)
Non ho mai rotto il telefonino  = I HAVE NEVER BROKEN  MY PHONE

2.   JUST  = APPENA
Ho appena rotto il telefonino = I HAVE JUST BROKEN MY PHONE

3. ALREADY = GIA’
Ho già rotto il telefonino  = I HAVE ALREADY BROKEN MY PHONE
4.  NOT………. YET   =  NON ANCORA  (Yet va in fondo alla frase)
Non ho ancora rotto il telefonino  = I HAVEN’T BROKEN MY PHONE YET
Ma ce n’è ancora una di parole chiave da sapere.
Solo che non è una parola, ma… un punto esclamativo!

Ok, ora vi spiego.
Vi ricordate la frase:  “E’ MORTO IL PRESIDE!”.
Qui c’era forse qualche parola magica?  ………   No.
Eppure si usava il Present Perfect.
Io parlo di punto esclamativo perchè quando diamo una notizia, spesso mettiamo un punto esclamativo, ma è solo per aiutarvi a ricordare la regola, non che ci debba essere un punto esclamativo scritto
Quindi usate il present perfect  quando date una notizia o dite un fatto dove non è importante sapere QUANDO è successa una cosa ma che è successa.
E non deve essere così tragica la frase!  Non deve essere morto qualcuno per forza!
Quello era solo un esempio per farvelo restare nell’emisfero destro!

Ad esempio, potrei dirvi:    “Ho fatto un brutto errore!”
Voi non è che mi chiedete: “Quando?”.   
Ecco, in questi casi si preferisce usare il P.P.:
I HAVE MADE A HUGE MISTAKE!
Ora proviamo insieme a fare queste tre frasi.  
Cercate le parole magiche. 
1.  LEI MI HA GIA’ LASCIATO

Qui la parola magica è…  GIA’. La frase è al passato quindi… via a costruire il Present Perfect. 
(PS: AVERE alla terza persona è HAS).

SHE HAS ALREADY LEFT ME
2. IERI HO ROTTO IL TELEFONINO
Qui la parola magica non c’è. C’è IERI, che però è una delle parole magiche invece proprio del SIMPLE PAST, del passato remoto.  
   I BROKE MY PHONE YESTERDAY
3.  SONO STATA MOLTO IMPEGNATA, SCUSA!

Dov’è la parola magica qui?
Non c’è.
Questo è il famoso caso del punto esclamativo.
I’VE BEEN VERY BUSY, SORRY!   
Detto questo, non è grave in quest’ultimo caso se usate il passato remoto, ma è meno usato:
I WAS VERY BUSY, SORRY!
Ecco, per questa prima parte abbiamo finito.
Da Adam ed Eva, dall’Inghilterra e dall’Italia, è tutto. Bye bye!

IL PRESENT PERFECT (Part 1)

La forma in ING è una delle primissime forme verbali che i bambini inglesi imparano.
Per fortuna per voi, è molto facile.
Cos’è la FORMA in ING ?
Sono quei verbi che – come dice il nome – finiscono per ING.
Ad esempio:
GO  diventa  GOING
PLAY diventa PLAYING
SLEEP diventa SLEEPING

La G finale si pronuncia solo in alcune zone della Gran Bretagna, quindi voi imparate a mangiarla. 
Ecco il simbolo fonetico. Notate che non c’è la G:
 /ɪŋ/

Dato che la G non si dice, attaccate la N alla parola dopo se comincia per vocale.
I’M SLEEPING IN MY BED

I verbi che finiscono in ING sono praticamente i nostri verbi che finiscono in -NDO
MANGIANDO = EATING
FACENDO = DOING
e così via.
Come lo usiamo però noi questo tempo?
Voi non dite certo:  “Dove andando?”  “Andando a casa!”

Noi usiamo il verbo STARE.
DOVE STAI ANDANDO?
STO ANDANDO A CASA

Ecco, anche gli inglesi aggiungono un altro verbo prima di ING ma non il verbo STARE.
Loro usano il verbo ESSERE:
In pratica è come dicessero:   DOVE SEI ANDANDO?  = WHERE ARE YOU GOING?
SONO ANDANDO A CASA = I AM GOING HOME!
Se si usa il verbo essere, come farete la negativa?
 Aggiungete NOT.
I AM NOT GOING HOME

L’interrogativa con il verbo essere come si fa?
Facendo l’inversione di verbo e soggetto: 
YOU ARE GOING HOME.
ARE YOU GOING HOME?
Come chiedete:  STAI STUDIANDO INGLESE?
Fate prima l’affermativa:
YOU ARE STUDYING ENGLISH.

E ora fate l’inversione:
ARE YOU STUDYING ENGLISH?
Ok. La regola è tutta qua.
Ora ci sono 2 sottigliezze di numero per sapere bene come va scritto:

1. Ai verbi che finiscono in E, come LOVE, togliete la E ed appiccicatevi ING.
LOVE = LOVING
2.  Ai verbi che finiscono in Y,  nessun problema: appiccicate ING
3.  I verbi cortissimi, fatti di consonante + vocale + consonante (ad esempio  BEG  = Supplicare), 
raddoppiano l’ultima consonante prima di ING  = BEGGING.
Solitamente viene naturale fare questo raddoppio, non serve memorizzarli secondo me.
Ok. QUANDO si usa la ING ?
1.  Il primo utilizzo l’abbiamo visto: 
STO SCRIVENDO = I’M WRITING

STO GUARDANDO LA TELE  = I am watching TV
I verbi in ING si possono trovare anche da soli però, senza il verbo essere.

2.  Tutti i verbi dopo le PREPOSIZIONI vanno in ING.
Per preposizioni intendo le nostre: DI  A  DA IN  CON SU PER  TRA FRA ma anche BEFORE, AFTER, WITHOUT, ABOUT ecc.
Ad esempio:

Lavati le mani prima di mangiare = Wash your hands BEFORE EATING 
Sono stufa di studiare!  = I’m sick OF STUDYING!

Stanno pensando di cancellare le partite  = THEY ARE THINKING OF CANCELLING THE MATCHES
3.   Le parole in ING da sole sono spesso usati come  SOSTANTIVO.
Ad esempio: MANGIARE è  TO EAT
Ma l’ATTO di mangiare è EATING
Mangiare frutta fa bene  -   EATING FRUIT is GOOD  .

Provate voi:  FUMARE FA MALE 
SMOKING IS BAD 
4.  I vocaboli in ING sono molto spesso degli AGGETTIVI che in italiano finiscono in  -ANTE, ma non solo.
Ecco alcuni dei più famosi e che forse conoscete già:
EXCITING  = Stimolante
BORING = Noioso
SHOCKING = Scioccante
AMAZING = Incredibile
RELAXING = Rilassante
5.  Ultimo caso in cui viene usato ING è DOPO alcuni verbi simili ad AMARE e PIACERE  (LOVE e LIKE) e i loro opposti.
Ad esempio:

I love cooking !
I hate cooking!
Sono molti i verbi che reggono la forma in ING, talmente tanti che di solito si studiano più avanti.
A voi per ora basta imparare questi: 

Ecco. Ora finiamo con degli esempi veri!
1.  SO THEY ARE RESTRICTING MOVEMENT IN ALL OF ITALY ?  =  Quindi  stanno restringendo i movimenti in tutta Italia?
2.   SO IRRITATING  =  Così irritante!   / Che irritante!
E adesso invece eccovi i primi 2 casi di forma in ING che ho sentito alla radio inglese stamattina.

1.   Coronavirus is taking a lot of our attention   (TAKE  = Prendere)
2.   Meghan Markle is always smiling 
Sentite la traduzione nell’audio.
P.S.  Ultima cosa.
 In seconda media imparerete che la forma in ING viene anche usata per fare il FUTURO.
Se volete portarvi avanti, c’è già una video-lezione a riguardo!
Per questa lezione  è tutto!
Bye!

LA FORMA IN ING

Podcast dell'autrice del libro STREET ENGLISH.  Laureata in Lingue e Letterature Straniere (Inglese prima lingua) presso Università degli Studi di Verona - con 110 e Lode.  
Insegnante di ruolo presso la scuola secondaria di primo grado fino al 2016.
Ha seguito un un corso di un anno post-laurea in Women's Health presso The University of Melbourne, in Australia.
Ha seguito un corso post-laurea di un anno in  Arts' Administration presso The National University of Ireland - Galway, in Irlanda.
Dal 2016 ha scelto di lasciare la scuola statale per dedicarsi alle sue passioni per la scrittura e l'insegnamento online.
Per contattarla o saperne di più su di lei, la sua pagina Facebook è: www.facebook.com/Eva.V.Eltanin

A scuola con Street English

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