Most of what we have been is here.
Music is just a medium.

Giada Turini (Pisa, 1992) inizia ad appassionarsi alle tecnologie sonore e alla musica elettronica durante il liceo e intraprende gli studi prima presso il Conservatorio di L. Cherubini di Firenze, approfondendo maggiormente l’aspetto tecnico con una tesi sul restauro delle colonne sonore e delle pellicole cinematografiche, e dopo dedicandosi maggiormente alla composizione applicata alle immagini e alla sound art presso il Conservatorio G.B. Martini di Bologna, frequentando il biennio ed entrando a far parte della variegata scena dell’elettronica bolognese. All’attivo ha alcuni progetti in collaborazione con artiste visive e performer: City Sight Listening (2019) con Asia Pierotti, Machinic (2020). Predilige principalmente fare esperienza in contesti collaborativi, infatti fonda e fa parte di diversi collettivi. Attualmente partecipa alle attività del collettivo ECB nato in seno alla scuola di Musica Elettronica di Bologna e di SDG (Senzadistinzionedigenerelab) laboratorio dedicato all’improvvisazione elettroacustica. Recentemente ha avuto la possibilità di portare avanti un progetto sulla spazializzazione del suono presso il centro per le arti e i media ZKM di Karlsruhe. La sua musica spazia dal noise, al live electronics, all’improvvisazione, al soundscape, ricercando una sintesi tra queste diverse influenze, utilizzando principalmente modalità di espressione tendenti all’improvvisazione in contesti dal vivo. Nell’ultimo periodo potete trovare sue uscite su biodiversità records etichetta fiorentina e in futuro su fangoradio, etichetta e radio attiva sempre in Toscana. Nella sua ultima produzione sviluppa il progetto GIADA, concept live incentrato sulle precedenti diverse contaminazioni citate.

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