“Sopra I Poster” è una canzone che descrive la passione degli artisti coinvolti (Tommy Rosa e Gabry) per la musica, l’amore nei confronti di questa disciplina. La prospettiva è quella di due giovani ragazzi adolescenti a cui piace sognare in grande e fare viaggi mentali, immaginandosi tra qualche anno sul tetto del mondo a fare musica per loro e per il loro pubblico e aspirando a fare di questo il loro mestiere e la loro ragion d’essere. L’obiettivo che gli artisti si pongono si limita ad essere rappresentati su poster e manifesti, come se questo fosse il punto di arrivo per un artista, il traguardo finale della sua carriera artistica; ma ovviamente è una sineddoche, e questo semplice proposito nasconde in sé tanto altro. Traspare quindi l’ingenuità da questa canzone, la voglia di fare ciò che piace e il bisogno di dare sfogo alla propria creatività tendendo all’infinito e soprattutto pensando in grande, molto in grande, consapevoli che a scendere nella vita si fa sempre in tempo.

Sopra I Poster (Remastered)

“Affare Fatto” è una canzone che racconta le mie prime impressioni da artista emergente appena entrato nell’industria musicale; difatti è il primo progetto serio alla quale io e Diego abbiamo lavorato, e il primo uscito sulle piattaforme. Prima di questa canzone avevamo fatto uscire un album, che poi abbiamo rimosso dalle piattaforme perché ci siamo resi conto che era troppo amatoriale, con la promessa però che ci avremmo rimesso le mani sopra e lo avremmo ripubblicato in una versione migliore in tutto in futuro. È quindi una promessa fatta a noi stessi di intraprendere la strada della musica fino al raggiungimento delle nostre aspirazioni e un’esposizione di come pensavamo che fosse fare realmente musica, anelando al successo e alla fama. Può essere vista dunque come un giuramento tra me e Diego (con questa canzone è nato il suo PolterGuys), una stretta di mano con la quale ci siamo impegnati a mantenere questa promessa, oppure come un patto stretto con la musica alla quale ci siamo eternamente vincolati dicendo, appunto, “Affare Fatto”.

Affare Fatto

“Non Ho Paura” è una canzone che descrive l’inizio della mia carriera musicale, raccontando come e perché mi sono approcciato alla musica. Emerge poi dal testo un senso di frustrazione, originato dal fatto di non aver raggiunto i risultati sperati con le canzoni precedenti, sentimento annullato però dal fatto che io non faccio musica per i numeri o per i soldi, ma per me stesso, perché me lo sento dentro e perché è il modo più facile e più appagante per dire quello che penso senza filtri, nonostante la mia vita privata, quella sociale e le spese rendano difficile esercitare questa mia passione, alla quale vorrei dedicarmi a tempo pieno. Tutti gli ostacoli e le difficoltà che cito nella canzone non sono abbastanza, quindi, per farmi smettere di fare musica, perciò continuo sulla mia strada lasciandomi alle spalle quello che pensa la gente, investendo in quello che mi piace fare e che vorrei fosse il mio futuro senza nessuna paura, guardando soltanto dritto davanti a me per cercare di raggiungere i miei sogni, consapevole che un giorno, tutto questo, avrà un senso.

Non Ho Paura

“Troppo Tardi” è una canzone che parla fondamentalmente delle scelte che ognuno di noi è costretto a compiere in diversi momenti della propria vita, nel mio caso nel passaggio dalla scuola superiore all'università. Racconta la mia indecisione e la mia paura di sbagliare, ma anche la mia voglia di camminare su due percorsi paralleli: la musica e l’ingegneria meccanica, sebbene questo abbia comportato una lunga serie di dubbi ed esami di coscienza che ruotavano sostanzialmente intorno a due sole domande, cioè: “sarei stato all’altezza?”, e poi: “queste decisioni mi avrebbero vincolato a vivere obbligatoriamente quel presente?”, mi avrebbero impedito cioè di tornare indietro? Sarebbe stato troppo tardi appunto? Ci sono poi numerosi riferimenti alla velocità, riferiti al mio voler essere sempre iperproduttivo e al voler cercare di realizzare i miei sogni prima che per causa di forze maggiori sia troppo tardi e non possa più farlo, per quanto riguarda sia la musica che il mio piano B. La vita è corta, e ce n’è solo una, perciò cerchiamo di non rimandare sempre perché molti “poi” diventano “mai” e di cercare di raggiungere i nostri obiettivi grazie a tutte le risorse di cui siamo in possesso, e di farlo il prima possibile, finché siamo ancora in tempo, prima che sia, appunto, troppo tardi.

Troppo Tardi

“Inutile” è una canzone rap dai suoni freschi e moderni che esprime il mio dissenso nei confronti di chi intraprende la strada della musica solo per imitare i propri idoli, perché “va di moda” o peggio ancora per fare soldi, senza che ci sia alla base una reale passione, un reale amore per la musica. È una sorta di “dissing”, per usare un termine moderno, contro la nuova generazione di artisti, in particolare contro chi perde di vista il senso di fare musica e si concentra unicamente nello screditare gli altri, compiacersi della propria condizione o trasmettere messaggi negativi che possano essere fraintesi dal pubblico più giovane, facendo sì che questo porti a brutte conseguenze. 
Oppure ancora me la prendo contro chi falsifica la propria identità per cercare di assomigliare ad altri, chi si finge chi non è negando le sue origini o ancora peggio sostituendole con quelle di qualcun’altro. 
E poi “Inutile” è una riflessione, una presa di posizione e una meditazione sulla attuale situazione musicale e su come potrà trasformarsi in futuro.

Inutile

Sono sempre stato appassionato di musica, e fino ai 10 anni, non avendo i mezzi per comporre e per registrare le canzoni che già avevo in mente, registravo le bozze sul telefono di mia mamma o prendevo delle basi da YouTube e improvvisavo. A 10 anni mi è stato regalato il mio primo iPad, ho scoperto "Garageband" e ho iniziato a produrre le mie prime canzoni, prima decine, poi centinaia, ma non avendo i mezzi né le possibilità di registrarle con una buona qualità, col tempo si sono accumulate. Il secondo anno di superiori mi sono ritrovato in classe con Diego, un ragazzo che suona il pianoforte, e abbiamo deciso di unirci per creare un duo musicale, i "PolterGuys", nato il 7 settembre 2020 con l’uscita dell’album “Carta Straccia” (la prima edizione). Da allora ho iniziato a studiare canto e a pubblicare insieme a Diego prima delle basi (3, poi ritirate dalle piattaforme), e poi vere e proprie canzoni, a partire da “Sopra I Poster” e in seguito “Affare Fatto” (durante la cui realizzazione è nato il nome PolterGuys), partecipando a numerosi Talent, interviste radiofoniche e televisive e serate live locali. Abbiamo deciso però di rimuovere l’album da tutte le piattaforme per perfezionarlo e migliorarlo non appena abbiamo avuto i mezzi per farlo e con l’uscita della seconda versione di questo, avvenuta il 2 dicembre 2022, il duo si è sciolto e ci siamo messi in proprio, conferendo all’album un valore simbolico di inizio e fine allo stesso tempo. Da allora continuo la mia carriera da solo, facendo uscire una canzone al mese e pensando io alla base, al testo, alla voce e alla copertina, affidandomi a uno studio di registrazione esterno solo per la fase di mix & mastering. Ho scritto e composto anche delle canzoni per altri artisti e prodotto solo delle basi per altri ancora. Il genere che faccio prevalentemente è il Pop-Rap, ma mi piace sperimentare. Le mie influenze musicali sono Justin Bieber, The Weeknd e Chris Brown.

Inutile

Tommy Rosa

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