Nato nel 1987 a Bologna, sesto figlio illegittimo di un cardinale norvegese membro del consiglio pastorale diocesano, viene adottato da una umile famiglia contadina locale, dalla quale apprende presto le abitudini frugali e il duro lavoro nei campi. Impara a suonare come autodidatta, esercitandosi nel fienile con il pianoforte a gatti del padre. Raggiunge una certa notorietà quando compone i brani 'Bambola, non piangere', 'vivere e morire a Burzanella' e 'le manopoline dell'amore' 
magistralmente eseguiti dal cantante italoamericano dell'epoca Tony Bobotti. Successivamente si specializza in campo culinario, la sua pasta con le zucchine e la pancetta è considerata tutt'ora un capolavoro senza tempo. Ad oggi si dedica alla musica sperimentale, collaborando con musicisti da ogni angolo dello spazio-tempo e suonando la batteria nella band Progressivo-Surreale Acrilico su Tela, dove spesso suona fuori tempo. La sua passione per le sonorità sperimentali e per la musica suonata male lo spingono ad un approccio alla musica non canonico, simile a quello di band di outsider music come 'The Shaggs' e la 'Portsmouth Sinfonia', e più in generale a tutto l'universo di composizioni bizzarre, emotive e schizofreniche che la follia umana ha potuto concepire.

"Un progetto musico-letterario con il quale  i Balzi del Mulo rivestono di un setoso abito musicale, 
dalle scarne ed acustiche trame folk, una selezione di poesie facenti capo all'opera omonima.[..]
Balzi, vortici, tempeste, e dolci ritorni a casa, per un viaggio da farsi a mente dannatamente sgombra."

Extra Music Magazine – Marco Poggio 
recensione di  "Scintille", primo album dei Balzi del Mulo


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