Tupac Amaru - La Deconquista, il Pachacuti - (1997) opera musicale di Luigi Ceccarelli su testo di Gianni Toti - voce recitante Giovanna Mori

TupacAmaru - La Deconquista, il Pachacuti

"l'uccellino del freddo" (2003) - da "4 pezzi elettroacustici su poesie di GIovanni Pascoli - voce recitante Sonia Bergamesco

L'uccellino Del Freddo - da 4 pezzi su poesie di G.Pascoli

"Notte d'Inverno" (2003) da "4 pezzi elettroacustici su poesie di Giovanni Pascoli" - voce recitante Sania Bergamsco

Notte D'inverno - da 4 pezzi su poesie di G.Pascoli

donato epiro - RUBISCO ROSSA (private press, 2007)

BolognaSound vol. 3

Jacopo Casasola - Senthang

Camouflage - Jacopo Casasola
2023 - Stereo version

Camouflage is an attempt to relate the electroacoustic language with the harmonic musical elements, treated with electronic thinking, and observed in their existence as sound objects. Mimesis is the force upon which the composition is oriented, camouflaging the harmonic materials that emerge from gestures and textures and demonstrate their emotional versatility, that is, how they are able to strike the listener based on the way they relate to each other, between harmonic and non-harmonic spectrum. 
I am drawn to the ability of the organic world to make its way and generate life in unusual, unexpected and inhospitable environments. A reading of reality that I embrace sees life as the source of a whole of which the whole possible is interconnected, which has generated me and us humans living, existing and understanding this feeling. In this view, life is only an expression of a larger and more complex form, and therefore within itself it blurs, it disguises itself, a small torch of pulsating energy in a sea of forms that to our myopia are noise: together they generate reality and the possible.
The harmonic elements in my piece are meant to be the life that teems in the desert of inorganic events, the lifeblood that twists and blends with the concrete.

Camouflage

Scenario possibile
Jacopo Casasola
2023

Camera d’ascolto / installazione sonora
Fruizione libera e singola

8 altoparlanti (7 + 1 sub) 
1 sedia
telo nero
2 fari dmx

Scenario possibile è un’installazione sonora che cerca di investigare la relazione tra il suono e lo spazio. 
Lo spazio e il suono possono essere letti come elementi interconnessi, interdipendenti.
Partendo dal presupposto che lo spazio rappresenta l’ente con la quale gli umani si confrontano con il reale, ovvero un fenomeno complesso, prodotto dell'insieme di una moltitudine di forze, ecco che il suono, essendo una delle forze che caratterizza e definisce uno spazio, non può essere pensato come una proprietà isolata, in quanto mantiene una stretta e indissolubile relazione con la percezione spaziale.
Dunque mi chiedo, come è possibile creare con il suono pensandolo a priori interconnesso allo spazio in cui prende vita? La magia evocativa del suono elettronico va infatti accordata con il luogo in cui si dispiega, per permettere alla virtualità della riproduzione di abbracciare il reale. Propongo in questo senso un progetto installativo, un’ipotesi creativa, un tentativo di pensare e comporre il suono interconnesso al suo spazio, imprescindibile da esso, inseparabile dai suoi confini espressivi, dal suo spazio ‘vitale’.

Il lavoro è costituito nel seguente modo: prevede 8 altoparlanti di cui un subwoofer, un telo nero, una sedia. Gli altoparlanti sono pensati con una particolare configurazione su due livelli di altezza e circondano un punto di fruizione, indicato dalla sedia, dove chi fruisce è invitato a sedersi. Gli altoparlanti sono nascosti dalla presenza di un telo nero che isola completamente lo spazio osservabile limitandolo alla stessa sedia. Il lavoro prevede il buio pressoché totale, perciò ho utilizzato due fari dmx ad intensità minima di colore blu. Lo spazio è pensato per una fruizione libera e singola, nel senso che può entrare una persona alla volta e permanere al suo interno per il tempo desiderato. Gli altoparlanti riproducono una traccia sonora da me realizzata su supporto della durata di circa 22 minuti, pensata per essere riprodotta a ripetizione con una temporalità acentrica, dunque senza inizio o fine formalmente definite. Per ovvie ragioni di diffusione presento la versione adattata in stereofonia. Il metodo compositivo si è modellato sulla base di diversi fattori: la temporalità non-narrativa, la relazione attiva tra il suono e lo spazio di diffusione, il tipo di fruizione e la configurazione degli altoparlanti. Dunque, la scelta dei materiali sonori è ricaduta su elementi semplici, minimali, con evoluzioni lente, contrapposte a materiale residuale più articolato, nell’ottica di distendere il tempo e spargersi nello spazio. L’idea è quella di generare ambienti sonori organici in continuo lieve mutamento, che mostrandosi e nascondendosi possano dimostrare una propria vitalità, di modo da ‘abitare’ lo spazio.
Il luogo su cui si è modellato il lavoro è un ripostiglio del Conservatorio di piccole dimensioni (2x4x3), spazio a cui parte è sottratto da una scalinata di cinque pedate che fanno scendere la superficie rispetto al pianerottolo dalla quale si accede
Ciò che ne risulta, è una sorta di camera d’ascolto, uno spazio vitale per il suono, un luogo dove ci si può immergere nella sua illusione. A questo punto lo spazio è percezione, è ricerca dei confini fisici e irreali evocati dal suono. Abbandonarsi all’udito diviene fondamentale per orientarsi in un luogo le cui coordinate sembrano continuamente cambiare forma. Il mio intento è di creare gli estremi per dare spazio alla magia del suono, poterlo proiettare,  immergersi nelle sue sfaccettature.

Scenario possibile rappresenta il mio progetto di tesi di diploma accademico di I livello in Musica Elettronica, realizzato al Conservatorio di Musica G.B.Martini di Bologna, dal titolo ‘Il suono e lo spazio. Indagini e ipotesi creative sulle interazioni tra suono, spazio e soggetto’.

Scenario possibile (riduzione stereofonica)

Scenario possibile (acousmatic version) 
Jacopo Casasola
2024

This is an acousmatic version of a track I composed for a sound installation.
I created a slightly different version, shorter and with more articulation, and I moved sound in space with a 3rd order Ambisonics. This is a stereophonic version.

Scenario possibile (acousmatic version)

This is a piece made for Acousmonium and the Acusmoniae festival 2.1

DiegoRatto_2015_©

StormBreath

Commissioned by Visiones Sonoras Festival CMMAS (Mexico).
The piece is an imaginary abstract soundscape of a crystal glass. The sounds that have been used for the composition derive from hits on the surface of a crystal glass and co-exist with some recordings of a saxophone, a piano and a breath. Thanks to Andreas Mniestris for the saxophone recordings, to Maria Metaxaki for the piano, to Olga Vassiou for the breath and to Victoria Martini for the glass. Instant of a crystal glass has been commissioned by the Visiones Sonoras 2007 Festival in Mexico.

Lustro 01-CMMAS

Instant Of A Crystal Glass

To Annette Vande Gorne

- Commission: Musiques & Recherches
- Premiere: October 2, 2002, L’Espace du son — M&R (Brussels, Belgium)

In classic mythology, and even in more ancient legends, sibyls were female prophets whose ecstatic utterances were inspired by Apollo. According to those legends, some sibyls could interpret dreams, and others could make their voices heard after death. Their oracles were taken seriously and with special care. Virgil, in his Aeneid (book 6, 42-51), describes the Cumaean Sibylla, the most famous of all sibyls, thus: “She changes her features, and the colour of her countenance; her hair springs up erect, her bosom heaves and pants, her wild heart beats violently, the foam gathers on her lips and her voice is terrible.” Their simplest words were covered up by the most complicate and misleading ecstatic screams. Therefore, it was extremely difficult for someone to understand the meaning of the oracles.
When Annette Vande Gorne asked me to compose a multi-channel piece, the idea of covering up simple musical ideas into complicate and obscure textural morphologies was pestering my mind. Sibylla’s Voice uses heavily treated instrumental (violin) and vocal recordings, in order to produce a strange ‘vocal’ feel (due to convolution between the violin and the vocal sounds). It is not a piece about movement in terms of displacement between loud speakers. It is rather about the co-existence of diverse spatial environments. It is also about how the same simple musical elements, an interval of a second for example, behave under different and constantly changing and contrasting spatial environments. Like Sibylla’s words, those elements are sometimes covered up by thick and often obscure spectral textures. People in our days also use to seek advice from ‘sibyls.’ It is possibly the unknown and unforeseen future that lent colour to their prophecies.

Sibylla’s Voice was realized in 2001 at the Métamorphoses d’Orphée studio in Ohain (Belgium) and the studio of City University in London (England, UK) and premiered on October 2, 2002 during the 9th International Acousmatic Festival L’Espace du son (Brussels, Belgium). The piece was commissioned by Musiques & Recherches. Thanks to Eleni Mpratsou for her voice. The present version is a stereo mix of the original 8-track piece. Sibylla’s Voice was a finalist at the 2nd Biennal Acousmatic Composition Competition Métamorphoses (Brussels, Belgium, 2002). It has been recorded on the compact disc Métamorphoses 2002 (MR 2002, 2003).
(electrocd.com)

Epoque de l'eau

Sibylla's Voice

Jacopo Casasola (2000) is a musician and composer from Udine, based in Bologna. His activity moves in the direction of acousmatic music, with a particular focus on the relationship between space and sound. 
He is particularly interested in timbre, what sounds can offer in their immediate complexity and internal evolution. Acousmatic music, as well as minimalist and drone music, offer him the cue for an aesthetic based on patient temporal relaxation, capable of allowing to enter 'inside' the sound.
As a musician, he plays electric bass, guitar, rattles and bells, as well as various instruments hybridised with electronic processing.
There is also a strong interest in multimedia, installation art, performance art, theatre, video art, as well as in any hybridisation between sound and other expressive characters, to touch on terrain that is difficult to qualify. 
He is currently attending a two-year course in Sound design at the Giovan Battista Martini Conservatory of Music in Bologna, after graduating from the three-year course in Electronic Music.

Scenario possibile (acousmatic version)

Jacopo Casasola

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